I menu filosofici

Il noto filosofo e gourmet ha ideato un percorso gastronomico che verrà proposto per tre giorni in quasi 60 ristoranti ed enoteche di Modena, Carpi e Sassuolo. Tradizione e ironia ispirano anche la “razionsufficiente”, il cestino del festival per pranzare e cenare a 4.50 euro

La natura è l’ingrediente principale dei nove “menu filosofici” ideati da Tullio Gregory che verranno proposti dal 16 al 18 settembre in quasi sessanta ristoranti ed enoteche di Modena, Carpi e Sassuolo. L’iniziativa, ormai consolidata, sottolinea la centralità del convito nella civiltà umana e ne celebra gli artefici di cucina e di bottega.

Tullio Gregory firma la sezione “cucina filosofica” del festivalfilosofia fin dalla prima edizione. Professore di Storia della Filosofia alla “Sapienza” di Roma, fondatore del Centro Studi del Cnr sul Lessico intellettuale europeo, direttore dell’Enciclopedia Italiana di scienze, lettere e arti, edita dall’Istituto Treccani, membro del Comitato scientifico del festivalfilosofia e noto gourmet, Gregory ha ideato menu per pranzi e cene filosofici all’insegna della tradizione e a partire dai prodotti tipici modenesi e della cucina dell’Emilia-Romagna (menu completi e indirizzi dei ristoranti si possono consultare nel sito http://www.festivalfilosofia.it).

“Costruire dei menu attorno al tema della “natura” – spiega Gregory – è compiere un’operazione innaturale: essendo la tavola un fatto di cultura, essa è fortemente antagonista della natura o quanto meno trova la sua realizzazione trasformando i prodotti cosiddetti naturali per renderli commestibili e soprattutto gradevoli”. Da qui l’idea di articolare i menu filosofici sottolineando l’attività dell’homo faber che trasforma i prodotti naturali secondo i propri gusti, sempre più complessi ed esigenti. Ecco dunque servite in tavola le nature liquide, diversi tipi di pesce proposti in umido, fritti, salati, essiccati o sott’olio, le nature vegetali, con verdure e tuberi a uso esclusivo dei vegetariani, le nature animali, dedicate a chi ama la carne e le nature volatili, a base di pollo, faraona e piccione. Si prosegue con il teatro delle meraviglie, dove trionfano i saporitissimi grassi emiliani e le tigelle con il pesto e il cotechino, mentre nel crudo e cotto si alternano primi caldi, secondi stracotti, verdura e frutta freschissime. Dalla natura alla storia propone il brodo come ingrediente principale, che accompagna tortellini e passatelli e che viene ricavato dal gran bollito misto, servito come secondo; la natura enciclopedica è invece la declinazione della carne di maiale: prosciutto, arrosto, piedini e cotiche per finire col salame, stavolta di cioccolato. Un menù più semplice ma altrettanto saporito è quello pensato per le enoteche, dove i pasti sono più rapidi, all’insegna di formaggi e lambrusco, anch’essi prodotti “innaturali”, nati dal lento maturare di latte, caglio e uva.
Non manca una soluzione veloce ed economica per pranzare e cenare, che permette di seguire i ritmi delle lezioni magistrali e di assaporare piatti e prodotti tipici della provincia di Modena. È la “razionsufficiente”, in vendita a 4,50 euro nei giorni del festivalfilosofia: un primo caldo, un secondo di carne o pesce, un contorno di verdura o legumi, pizze o panini con misti di formaggi o di affettati, frutta, dolce e acqua: tanti mix secondo la fantasia della bottega. Il cestino del pranzo è in vendita a Modena al mercato coperto Albinelli, vicino a piazza Grande, a Carpi al Circolo culturale Mattatoio, vicino a Piazzale Re Astolfo, e a Sassuolo in diversi esercizi tra Piazzale della Rosa e Piazza Garibaldi.

One thought on “I menu filosofici

  1. In occasione del festivalfilosofia 2011 (Modena, Carpi, Sassuolo, 16-18 settembre) la Collezione Maramotti è stata invitata a proporre un’opera-emblema per l’edizione di quest’anno sul tema della Natura.

    La scelta di Mortar and Pestle [Mortaio e Pestello] (1987) di Tony Cragg è motivata dal forte impatto sensoriale e fisico generato nell’osservatore, che l’opera pone di fronte alla comune realtà materiale e corporea dell’essere umano e del suo ambiente. Manifesto è l’interesse di Cragg per la scelta del materiale, da cui subisce una sorta di “fascinazione”, con un forte apprezzamento per la superficie e la trama, che in questo lavoro si rivela nel contrasto tra il peso del materiale, l’alluminio, e la sua morbidezza.
    Qui si ritrova, oltre all’oggetto in sé – uno strumento all’apparenza del tutto rudimentale, ma funzionale alla gestione del mondo – l’idea sottesa di “macinare le forme” e “sbriciolare i volumi” trasformandoli in materiale grezzo. La frammentazione si lega strettamente all’idea di trasformazione nel suo aspetto creativo e non distruttivo. Sottesa è una ricerca alchemica, di cui il mortaio è simbolo, ricerca che riduce la forma materiale a un’assenza di forma, la “Materia Prima”, preludio necessario al cambiamento, alla ricomposizione, in un processo infinito che ci riporta al continuo rinnovamento, un’infinitezza di realtà da ricomporre, ad opera dell’artista, in unioni temporanee.

    L’opera sarà in mostra nell’atrio del Palazzo dei Musei di Modena, dove venerdì 16 settembre alle 18.30 si terrà la presentazione.

    L’esposizione proseguirà nei giorni e negli orari di apertura del festival (17 set. ore 8.00 – 02.00; 18 set. ore 8.00 – 24.00) e in seguito fino al 23 ottobre con i seguenti orari: lun – sab 7.30 -19.30; dom 8.30 – 19.30.

    Sabato 8 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, Collezione Maramotti e festivalfilosofia proseguono la loro collaborazione promuovendo una visita speciale alla Collezione, un percorso guidato attraverso opere in cui gli artisti si sono confrontati con il tema della Natura nelle sue molteplici declinazioni: la vita vegetale e l’utilizzo di materiali organici, le metamorfosi del corpo, i fenomeni fisici, la nascita e le leggi del cosmo, la generazione e la trasformazione di energia, la rappresentazione visiva ed emozionale del paesaggio, i sistemi di classificazione delle scienze naturali.

    Opere di: G. Anselmo, R. Bleckner, H. Bhabha, S. Chia, F. Clemente, E. Cucchi, M. Dion, A. Kiefer, O. Licini, E. Mattiacci, M. Merz, M. Morley, L. Ontani, G. Penone, M. Ritchie, K. Smith, R. Smith, E. Swenson, P. Taaffe, C. Tacchi, T. Winters, G. Zorio.

    Visite al mattino e al pomeriggio, durata 1h30. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria.

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