Ultime battute per JazzAscona

Novità tutta da scoprire è Davina & the Vagabonds, quintetto molto affiatato proveniente dal Minnesota che propone una musica fine e coinvolgente in cui il blues si mescola gioiosamente al jazz, al dixieland, al ragtime e al soul. La band, nata nel 2005 e composta da artisti provenienti da ogni parte degli USA, si è imposta come una delle giovani rivelazioni più ascoltate in tutto il nord America. Capitanata dalla cantante e pianista Davina Sowers, la formazione ha saputo strappare sin da subito molti applausi ad ogni performance, sbancando in particolare al Bayfront Blues Festival per 3 anni di seguito (2006-2008) con il maggior numero di album venduti. Nella band spicca in particolare il talento della cantante,  che un critico ha definito “un moderno Louis Armstrong in gonnella”. Finalista nel 2009 dell’International Songwriting Competition for Song, Davina, ha già avuto l’onore di esibirsi al fianco di mostri sacri come Buddy Guy e Irma Thomas.  Da notare pure che il bassista della band, Michael Caravale, è membro della Minnesota Rock & Roll/Country Hall of Fame. Interessante debutto a JazzAscona 2012 dunque per un gruppo che comincia a mettersi in mostra anche sulla scena musicale internazionale.

Davina Sowers, vocals & piano
Ben Link, trombone
Daniel Eikmeier, trumpet
Michael Carvale, bass
Connor McRae, drums


Estival alla radio

Estate per molti vuol dire Estival Jazz, che si conferma anche nel 2012 tra gli appuntamenti musicali più prestigiosi offerti dai programmi radiofonici e televisivi della RSI. In altre parole, anche quest’anno la rassegna – giunta alla 34.esima edizione – potrà essere seguita non solo dal vivo nei suoi due teatri ormai storici – Piazzale alla Valle di Mendrisio (29 e 30 giugno) e Piazza della Riforma a Lugano (5-7 luglio) – ma anche a distanza, ciò che contribuisce ad allargarne ulteriormente la fama e la diffusione.

Estival Jazz e RSI: un partenariato consolidato e vincente che abbina la varietà trasversale della proposta musicale (dal jazz alla world al funk) alla professionalità delle riprese audiovisive RSI permettendo anche a chi se ne sta a casa di usufruire al meglio della manifestazione.

Nei due week-end di Estival, la copertura radiofonica (per la produzione di Paolo Keller) è distribuita sulle tre Reti: Rete Uno inizia già alle 14.30 con le anticipazioni sul programma delle singole serate e con i commenti alla serata precedente. Rete Due offre, alle 16.35, Echi da Estival, un appuntamento quotidiano della durata di 25 minuti, con collegamenti in diretta, ascolti commentati dei concerti della sera precedente, anticipazioni e interviste ai protagonisti. A partire dalle 20.30, poi, la diretta dei primi concerti di ogni serata. Rete Tre assume la parte del leone a partire dalle 22.30 circa (le 23.30 il 30 giugno), proponendo in diretta concerti sino alle ore piccole, preceduti da uno Speciale Estival previsto attorno alle 19.20, con le ultime novità a pochi minuti dall’inizio di ogni serata.

In sintesi

  • Estival Jazz
  • 29 e 30 giugno 2012 – Mendrisio
  • 5, 6, 7 luglio 2012 – Lugano

Voci e luci in Lessinia

Domenica 1 luglio 2012, ore 15.00
Bosco de La Regina (Sega di Ala)
GIORGIO CONTE
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 16.00 nel Teatro di Bosco Chiesanuova
Ingresso libero
Domenica 8 luglio 2012, ore 15.00
Malga Derocon (Erbezzo)
FANFARA TIRANA
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 16.00 nel Teatro di Bosco Chiesanuova
Ingresso € 10
Domenica 15 luglio 2012, ore 21.00
Villa della Torre (Fumane)
MAURO PAGANI, HULAN
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 21.00 nel Teatro di Fumane
Ingresso € 10
Sabato 21 luglio 2012, ore 21.00
Pesciara di Bolca (Vestenanova)
RAPHSODIjA TRIO
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 21.00 nell’auditorium del Museo di Bolca
Ingresso libero
Domenica 22 luglio 2012, ore 21.00
Ex Cementificio (Tregnago)
THE KLEZMATICS
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 21.00 nel Teatro Tenda di Tregnago
Ingresso € 10
Sabato 28 luglio 2012, ore 17.00
Cóvolo di Camposilvano (Velo Veronese)
MUSICA OFFICINALIS
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 18.00 nel Teatro di Velo Veronese
Ingresso € 10
Domenica 29 luglio 2012, ore 18.00
San Moro (San Mauro di Saline)
ARTS QUARTET
Ingresso € 10
Martedì 31 luglio 2012, ore 21.00
Villa Arvedi (Grezzana)
PEPPE SERVILLO, JAVIER GIROTTO, NATALIO MANGALAVITE
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 21.00 nel Teatro di Grezzana
Ingresso € 10
http://www.vocieluciinlessinia.it
Sabato 4 agosto 2012, ore 15.00
Stalla del Modesto (Roveré Veronese)
CLAUDIA BOMBARDELLA, SILVIO TROTTA
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 16.00 nel Teatro di Bosco Chiesanuova
Ingresso libero
Domenica 5 agosto 2012, ore 15.00
Malga Riondera (Sega di Ala)
GUITAR REPUBLIC
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 16.00 nel Teatro di Ala
Ingresso € 10
Sabato 11 agosto 2012, ore 15.00
Orti Forestali (Selva di Progno)
ALFIO ANTICO
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 16.00 nella Sala Conferenze del Centro di
Cultura Cimbra di Selva di Progno
Ingresso libero
Domenica 12 agosto 2012, ore 15.00
Malga Podestaria (Bosco Chiesanuova)
EUGENIO FINARDI
In caso di maltempo il concerto si terrà alle ore 16.00 nel Teatro di Bosco Chiesanuova
Ingresso libero
Martedì 14 agosto 2012, dalle ore 7.00 alle 13.00
Da Cima Sparavieri al Monte Àgus (Bosco Chiesanuova / Ala)
IL CAMMINO DELLA GRANDE GUERRA
Emanuele Zanfretta, Silvio Castiglioni, Raffaella Benetti
Thomas Sinigaglia, Alessandro Anderloni
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà mercoledì 15 agosto 2012
Ingresso libero
Info
UFFICIO I.A.T. LESSINIA
Piazza della Chiesa, 34
37021 Bosco Chiesanuova (Verona)
tel. +39 045 7050088
http://www.vocieluciinlessinia.it
info@vocieluciinlessinia.it

Cinema all'aperto

Venerdì 29/06/2012, The Artist

L’iniziativa “Arena Parco Diamanti”, realizzata da Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara con la collaborazione  di Ferrara Arte, dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara, propone questa sera alle 21.30, in Arena Parco Diamanti via Dosso Dossi n.8, The Artist di Michel Hazanavicius.

Hollywood 1927. George Valentin è un notissimo attore del cinema muto. I suoi film avventurosi e romantici attraggono le platee. Un giorno, all’uscita da una prima, una giovane aspirante attrice lo avvicina e si fa fotografare sulla prima pagina di Variety abbracciata a lui. Di lì a poco se la troverà sul set di un film come ballerina. È l’inizio di una carriera tutta in ascesa con il nome di Peppy Miller. Carriera che sarà oggetto di una ulteriore svolta quando il sonoro prenderà il sopravvento e George Valentin verrà rapidamente dimenticato. Al grande schermo si chiede di raccontare una storia in cui degli attori all’altezza si trovino davanti una sceneggiatura e un sistema di riprese che consentano loro di ‘giocare’ con i ruoli che gli sono stati affidati. Se poi il film può essere letto linguisticamente anche a un livello più alto (come accade in questa occasione in particolare con l’uso della colonna sonora di musica e rumori) il risultato può dirsi completo. Per una volta poi si può anche parlare con soddisfazione di un attore ‘cane’. Vedere per credere.

Biglietto intero: 6 euro, ridotto: 4 euro. La riduzione è valida per i soci Arci, gli studenti dell’Università degli Studi di Ferrara.

In caso di maltempo la proiezione si terrà presso la Sala Boldini, in via Previati, 18.

Sabato 30/06/2012, Pina

L’iniziativa “Arena Parco Diamanti”, realizzata da Ferrara sotto le stelle e Arci Ferrara con la collaborazione di Ferrara Arte, dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Ferrara, propone questa sera alle 21.30 , in Arena Parco Diamanti via Dosso Dossi n.8, Pina di Win Wenders.

Nel 1985 Wim Wenders vede per la prima volta “Café Müller”, nel quale la coreografa tedesca capofila del teatrodanza, Pina Bausch, danza per 40 minuti insieme ai suoi ballerini sulla musica di Henry Purcell. Ne nasce un’amicizia lunga vent’anni e il progetto di un film insieme, che comincia a concretizzarsi nel 2008, con la scelta del repertorio da filmare (‘Café Müller’, ‘Le Sacre du Printemps’, ‘Vollmond’ and ‘Kontakthof’) ma s’interrompe un anno dopo, con la morte di cancro della stessa Bausch.

Domenica 01/07/2012, Crazy stupid love

Sposato con la fidanzata del liceo, dalla quale ha avuto due splendidi figli, Cal Weaver, quarantenne, nonostante la sua vita perfetta, cade in disperazione quando scopre che la moglie, dopo averlo tradito, vuole divorziare. Ormai solo e fuori dal “giro”, Cal, trascorre le sue giornate al bar, sino a quando fa amicizia con Jacob, un trentenne donnaiolo che gli fa aprire gli occhi regalandogli nuove speranze

Scarica il programma completo

SCEC

Banche del Tempo e SCEC insieme. Perché no?

SCEC significa “Solidarietà o Sconto ChE Cammina”. È un’economia che si contrappone all’economia globalizzata creata sul debito infinito ed insostenibile. Un modo per essere protagonisti e non subire il tracollo del vecchio sistema.

È tempo di crisi e il futuro si prospetta grigio per tutti. Per i giovani come per i pensionati, per i cinquantenni come per le giovani coppie. Salvi solo i grandi manager e le ricche professioni, oltre ai privilegiati della politica e le mafie. In un quadro senza troppe speranze, ognuno deve offrire il suo contributo. Mentre alcuni hanno già buttato la spugna, sopraffatti dai debiti e dalla disperazione, altri reagiscono rivendicando il diritto di non pagare debiti fatti da altri.

E noi cosa possiamo fare?

Accontentarsi del sopravvivere quotidiano, non può bastare. Ricordate il testo del Pastore protestante Martin Niemöller : “Prima vennero ad arrestare i comunisti, ma io non ero comunista e non dissi nulla. Poi vennero per i socialdemocratici, ma io non ero socialdemocratico e non feci nulla. Poi vennero per i sindacalisti, ma io non ero sindacalista. Poi vennero per gli ebrei, ma io non ero ebreo e feci pochissimo. E allora, quando vennero a prendere me, non c’era più nessuno che si levasse a difendermi.” Ovvero: non chiediamoci se spetta proprio a noi fare qualcosa in più. Tutti dobbiamo responsabilizzarci davanti alle emergenze. È un nostro dovere, non una semplice possibilità.

Le Banche del Tempo sono una bella realtà, ma che incide marginalmente nella società. L’economie bancarie invece si uniscono per condividere le competenze e diventare più grandi. Perché allora anche noi non sognare in grande. Un sogno possibile perché già sperimentato da altre realtà, in Italia ed all’estero. L’Argentina è uscita dalla recente crisi economica, che l’aveva portata al default, anche grazie ad una moneta locale chiamata “CREDITO”, simile allo SCEC. Attualmente in Argentina usano il “CREDITO” come moneta alternativa 1.500 gruppi e circa due milioni di persone…

Ma come funziona lo SCEC?

Lo SCEC è un buono sconto perfettamente legale. Il valore stampato sul buono va da mezzo SCEC fino a 20 SCEC. Un negozio o un professionista che lo riceve in pagamento, abbuona il valore degli SCEC come un normale sconto. Quindi emette lo scontrino o la fattura al netto dello sconto. Lo sconto in SCEC comunemente offerto va dal 10% al 30%, ma può essere anche maggiore. Spendere gli SCEC in un acquisto significa spendere di meno. Chi accetta gli SCEC fa uno sconto che non è a fondo perduto, ma che può essere speso presso altri negozi o professionisti associati.

All’iscrizione ogni nuovo socio riceverà gratuitamente i suoi primi cento SCEC e potrà cominciare a scambiare: in ore o in sconti. Allora lo SCEC è un buono sconto con una particolarità: una volta emesso può continuare a girare e, girando, rafforza l’economia locale piuttosto che quella globalizzata.

Ma quando finiscono i primi cento SCEC, come si fa? Se non si ha una attività che incassa SCEC offrendo sconti, si rischia di rimanere al palo. Qui entra in aiuto la Banca del Tempo. I suoi soci hanno dei valori da scambiarsi in grado di aprire la partecipazione a tutti.

Come può una Banca del Tempo utilizzare gli SCEC?

Cos’è la Banca del Tempo è presto detto. Tutti noi abbiamo delle competenze e delle capacità che desideriamo condividere. Iscrivendosi alla Banca del Tempo si può offrire le proprie competenze e richiedere di usufruire delle competenze degli altri soci. Ogni competenza ha lo stesso valore: il tempo. Man mano che aumentano i soci della Banca, aumentano le competenze e le abilità offerte. Si può arrivare così a coprire ogni esigenza di una famiglia, con un semplice “do et des”, un dono reciproco che fa a meno del denaro e, alla lunga, potrebbe rivoluzionare il nostro concetto di società.

Attualmente gli scambi di servizi fra soci della Banca del Tempo sono espressi in ore ed emessi tramite assegni. Questo strumento funziona: permetterà infatti di accumulare un monte ore che a sua volta può essere speso in servizi. Ma gli assegni che i soci della Banca del Tempo si scambiano, non servono ad altro che per essere contabilizzati. È un processo lento, che non incentiva gli scambi. Diverso sarebbe se i pagamenti fra i soci della Banca del Tempo si facessero in SCEC.

Basta stimare il valore di ogni ora spesa o ricevuta per una qualsiasi prestazione fra i soci della Banca del Tempo, in “sei SCEC all’ora”. Chi riceve gli SCEC avrà così due possibilità: o di spenderli per un’altra prestazione fra soci della Banca del Tempo, oppure di spenderli presso un negozio o un professionista convenzionato col circuito SCEC. Altra comodità sarà la snellezza burocratica. Nessun bisogno di recarsi alla banca del Tempo per contabilizzare le proprie ore. I buoni sconto sono immediatamente fruibili.

Che fare adesso per promuovere l’idea?

Premetto che non è necessario abolire completamente gli assegni: chi vuole può continuare tutto come prima. Ma chi vuole osare il passo del cambiamento, perché negarglielo? Le Banche del Tempo insieme al progetto SCEC, possono infatti coinvolgere molte più persone. Restare ancorati al passato, timorosi di ogni novità, tradisce gli stessi principi della Banca del Tempo, che è nata come soffio di novità in una società consumistica ed egoista.

Possiamo anche fare un incontro con esperti delle due realtà per chiarirci tutti i dubbi. Poi bisognerà darsi da fare per raccogliere adesioni, sia come soci che come negozi e professionisti.

Per contatti Banca del Tempo di Modena: Guido Guidotti 334-1732927 Per Arcipelago SCEC Emilia Romagna: Massimiliano De Cò 348-2253503

Nota: Anche l’associazione culturale Araba Fenice aderisce al progetto

Italia allo specchio

In programma oggi al Pesaro Film Fest:

GIOVEDì 28
Ore 10,30
Il cinema documentario oggi: l’Italia allo specchio
COME UN UOMO SULLA TERRA
Andrea Segre, Dagmawi Yimer, Riccardo Biadene (Italia, 2008, 60’)
Ore 11,30
Il cinema documentario oggi: l’Italia allo specchio
MAGOG [O EPIFANIA DEL BARBAGIANNI]
Luca Ferri (Italia, 2012, 67’)
Alla presenza del regista
Ore 15,00
Il cinema documentario oggi: l’Italia allo specchio
A NORD EST
Milo Adami, Luca Scivoletto (Italia, 2010, 44’)
Alla presenza dei registi
e a seguire
Il cinema documentario oggi: l’Italia allo specchio
LAND OF JOY
Laura Lazzarin (Germania, 2011, 78’)
Alla presenza della regista
Ore 17,15
Il cinema documentario oggi: l’Italia allo specchio
GIALLO A MILANO
Sergio Basso (Italia, 2009, 75’)
Alla presenza del regista
Ore 18,45
Il cinema documentario oggi: l’Italia allo specchio
JU TARRAMUTU
Paolo Pisanelli (Italia, 2010, 89’)
Alla presenza del regista

Festival in streaming

Inaugura domani, giovedì 28 giugno 2012 la IX edizione del Festival Letterario della Sardegna che si apre – presso il Giardino Comunale – con lo spettacolo Il trombettiere di David Riondino, versatile protagonista del panorama culturale italiano accompagnato sul palco dal musicista jazz Riccardo Pittau.

Sempre domani vengono presentate le tre mostre realizzate in occasione del Festival e ospitate nelle sale del Museo Comunale (ex Casa Lai) di Gavoi, in via Margherita, che sono aperte al pubblico dal 28 giugno al 1 luglio dalle 10 alle 22.

Conosciamoci Meglio – Visioni, Memorie e Storie di Sardegna, il progetto di Banca di Sassari –  da tempo sostenitrice convinta dell’Isola delle Storie – che firma le iniziative a sostegno della creatività e delle eccellenze sarde, porta, invece, a Gavoi la mostra Tessiture Sarde. I fili che s’intrecciano sono quelli tra un grande architetto e designer come Aldo Rossi e la civiltà arcaica sarda, che Rossi conobbe a fine anni Ottanta, quando venne coinvolto in un progetto, Taccas, promosso da Bimbia Fresu, Peter Pfeiffer A.R.P. Studio e Giovanni Battista Erby. Da tale esperienza nacquero appunto le Tessiture Sarde, numerosi bozzetti trasformati in tappeti dalla Cooperativa Tessile di Zeddiani, disegni e tappeti che Conosciamoci Meglio mette in mostra durante il Festival, a testimonianza dell’intreccio tra contemporaneo e arcaico, tra grande architettura e grande artigianato locale.

La rinnovata collaborazione con il Museo MAN di Nuoro porta a Gavoi una selezione significativa di opere – disegni, xilografie, grafica e acquaforte – della Collezione Permanente del Museo, in un percorso espositivo che presenta al pubblico i capolavori di artisti che hanno fatto la storia dell’arte sarda attraverso l’utilizzo di tecniche ingiustamente ritenute secondarie. Tra questi, alcuni lavori di Bernardino Palazzi e Salvatore Fancello che testimoniano l’assoluta contemporaneità di due figure entrate in contatto con le maggiori correnti sviluppatesi nel resto della penisola. Del primo sono presenti una serie straordinaria di disegni sulla figura femminile, mentre del secondo, scomparso prematuramente a venticinque anni, sono esposte alcune opere grafiche appartenenti alla serie delle figure femminili e del bestiario. Della mostra fanno parte anche Mario Delitala, Giovanni Dotzo, Remo Branca e Giovanni Pisano. Oltre agli artisti citati viene reso omaggio a Giovanni Maria Pelleu, nato a Gavoi, con alcune opere in acquaforte e acquatinta rappresentanti paesaggi urbani.

L’associazione culturale Su Palatu_Fotografia presenta il progetto a cura di Salvatore Ligios e Sonia Borsato Su Palatu_Fotografia dall’esilio. Giovane collezione fotografica, una selezione di fotografie originali di giovani autori sardi, italiani ed europei esposte nel tempo presso gli spazi di Su Palatu ‘e sas iscolas e donate all’associazione.

Infine, grazie a  Tiscali, partner affezionato del Festival – e con il supporto tecnico di Moovioole – sul canale Streamago dedicato alla Web Tv del Festival – http://www.streamago.tv/general/8122 – è possibile non solo seguire le dirette dei principali eventi della kermesse che si susseguiranno da venerdì mattina a domenica sera, ma anche vedere le interviste agli ospiti nazionali e internazionali, realizzate dalla redazione del portale Tiscali.it. Inoltre, i contenuti della diretta saranno diffusi suoi principali social network e l’utente possono interagire con alcuni degli ospiti inviando le proprie domande su falla pagina facebook di Tiscali o su twitter attraverso l’ashtag #gavoifest.

L’inaugurazione di domani, giovedì 28 giugno, è posticipata alle ore 22.30 circa, al termine della semifinale degli Europei di calcio tra Italia e Germania. Nello spazio del Giardino Comunale è allestito un maxi schermo per poter seguire la partita tutti insieme e fare il tifo ciascuno per la propria nazionale, è infatti prevista la presenza della delegazione tedesca di autori ospiti, insieme ai rappresentanti del Goethe-Institut, uno dei principali collaboratori del Festival.

Dignità e identità

DIGNITÀ E IDENTITÀ
MERCOLEDÌ 27 GIUGNO
MASSIMO DONÀ A CASTREZZATO (BS)
Dopo gli illuminanti interventi di Paolo Becchi e di Luigi Zoja – l’uno teso a una ricostruzione della storia del concetto, a partire dal De officiis di Cicerone per arrivare alla grande trattazione di Kant nella Fondazione della metafisica dei costumi e, dopo un arco di tempo inspiegabilmente silenzioso, al suo ritorno in auge al termine del la seconda guerra mondiale con la sua legittimazione giuridica nella Dichiarazione Universale dei Diritti umani e nelle altre Carte Costituzionali (cruciale la comparazione tra la nostra Carta Costituzionale e quella tedesca, che all’art.1, comma 1, recita: «La dignità dell’uomo è intangibile»); l’altro teso a mostrare come ci si trovi dinnanzi ad un progressivo svuotamento del doppio comandamento che ha retto per millenni la morale ebraico cristiana: ama Dio e ama il prossimo tuo come te stesso; svuotamento che sembra preludere alla minaccia del postumano accelerata da un’urbanizzazione selvaggia da un cattivo uso della tecnologia che salta la relazione e sostituisce al volto la mera immagine –prosegue il fitto calendario del Festival.
Mercoledì 27 giugno, a partire dalle ore 21.15, nell’intima cornice di Piazzetta Pavoni  a Castrezzato (Bs) – in caso di pioggia presso il Teatro dell’oratorio Pio XI, in via A. Gatti, 28 – toccherà a Massimo Donà, ordinario di Filosofia teoretica all’Università Vita-Salute del  S. Raffaele di Milano, indagare le implicazioni tra soggetto e dignità, con una lectio dal titolo: Dignità è identità: quale dignità per quale soggetto?
«La progressiva problematizzazione del concetto – ha dichiarato il Direttore scientifico del Festival, Francesca Nodari – ci fa toccare con mano la complessità di un termine la cui comprensione non può certo esaurirsi nella mera trattazione del suo “che cosa”, ma spingersi alla disamina delle connessioni con le categorie con le quali la dignità ha, necessariamente, a che fare. Di qui anche il costante richiamo nelle riflessioni che  fin’ora si sono succedute  del cruciale rapporto identità-alterità e la denuncia di un rischio palpabile di una deriva egologica dell’umano».

CHI È MASSIMO DONÀ
Laureatosi nel 1981 con Emanuele Severino, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Venezia, Massimo Donà inizia a pubblicare diversi saggi per riviste e volumi collettanei. A partire dalla fine degli anni ’80, collabora con Massimo Cacciari presso la Cattedra di Estetica dello IUAV (Venezia) e coordina per alcuni anni i Seminari dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Venezia. Sempre a partire dalla fine degli anni ’80, inizia la sua collaborazione con la rivista di Architettura Anfione-Zeto, della quale dirige ancora oggi la rubrica Theorein. In quegli stessi anni, fonda, con Massimo Cacciari e Romano Gasparotti, la rivista Paradosso. Negli anni ’90, invece, insegna Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia; sino a quando diventa Professore Ordinario di Teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano. È inoltre curatore, sempre con Romano Gasparotti e Massimo Cacciari, dell’opera postuma di Andrea Emo. Collabora con numerose Riviste, Settimanali e Quotidiani. Tra le sue opere ricordiamo: Sull’assoluto (Per una reinterpretazione dell’idealismo hegeliano), Einaudi, Torino 1992;Aporia del fondamento, La Città del Sole, Napoli 2000;Aporie platoniche. Saggio sul ‘Parmenide’, Città Nuova, Roma 2003;Filosofia del vino, Bompiani, Milano 2003;Magia e filosofia, Bompiani, Milano 2004;Sulla negazione, Bompiani, Milano 2004;Serenità. Una passione che libera, Bompiani, Milano 2005;Sulla negazione, Bompiani, Milano 2004;La libertà oltre il male. Discussione con Piero Coda ed Emanuele Severino, Città Nuova, Roma 2006;Filosofia della musica, Bompiani 2006;Il mistero dell’esistere. Arte, verità e insignificanza nella riflessione teorica di René Magritte. Mimesis, Milano 2006;L’essere di Dio. Trascendenza e temporalità, Albo Versorio, Milano 2007;Dio-Trinità. Tra filosofi e teologi, con Piero Coda, Bompiani, Milano 2007;Arte e filosofia, Bompiani, Milano 2007;L’anima del vino. Ahmbè (cofanetto – libro + cd), Bompiani, Milano 2008;Non uccidere, con Enrico Ghezzi, Albo Versorio, Milano 2008;L’aporia del fondamento, Mimesis, Milano 2008; I ritmi della creazione. Big Bum (cofanetto – libro + cd), Bompiani, Milano 2009; La “Resurrezione” di Piero della Francesca, Mimesis, Milano 2009; Il tempo della verità, Mimesis, Milano 2010;Non avrai altro Dio al di fuori di me, con Khaled Fouad Allam, Albo Versorio, Milano 2010;PANTA decalogo (a cura di Massimo Donà e Raffaella Toffolo), Bompiani, Milano 2010;Filosofia. Un’avventura senza fine, Bompiani, Milano 2010; Santificare la festa (Con S. Levi Della Torre), Il Mulino, Bologna 2010; Abitare la soglia, Cinema e filosofia, Mimesis, Milano 2010; Eros e tragedia, AlboVersorio, Milano 2010; Vita compiuta. Alla ricerca del senso perduto, in F. Nodari (a cura di)Felicità, «Filosofi lungo l’Oglio», pp. 115-150, Massetti Rodella Editori, Roccafranca (Bs) 2011;La terra e il sacro, Il tempo della verità (a cura di L. Taddio), Mimesis, Milano 2011; Il vino e l’ombra intorno. Dialoghi all’ombra della vita (con L. Maroni), Aliberti, Reggio Emilia 2011; La verità della natura, AlboVersorio, Milano 2011; Filosofia dell’errore. Le forme dell’inciampo, Bompiani, Milano 2012.

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francesca nodari – direttore scientifico
http://www.filosofilungologlio.it
info@filosofilungologlio.it
segreteria@filosofilungologlio.it
Francesca Nodari 338/6984088