Tutte le strade portano al Jazz

Sessanta musicisti, dodici concerti, due notti di musica dal vivo ?per far rivivere a Comacchio il secolo del jazz. Nei giorni 21 e 28 luglio ?la città si trasforma nel grande palcoscenico di “Tutte le Strade Portano al Jazz”, storia vivente di un genere, che ha attraversato il ventesimo secolo ed è entrato nel Terzo Millennio senza mostrare segni di stanchezza. La seconda edizione della manifestazione ideata dal sassofonista Beppe Boron, organizzata dall’associazione culturale Cantieri Creativi, promossa dal Comune con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ferrara, è dedicata alla canzone e alle influenze che ha avuto nella storia del jazz. L’edizione 2012, intitolata “…la via della Canzone” dal direttore artistico, il musicologo Luca Bragalini, si svolge in due tempi e si sviluppa secondo 12 capitoli sonori rappresentativi di altrettanti stili jazzistici, affidati nell’esecuzione alle formazioni musicali invitate. Le formazioni sono nate dalla collaborazione con i conservatori di Ferrara, Adria, Rovigo e Vicenza i cui migliori musicisti partecipano alla realizzazione dei concerti storici indicati dal direttore artistico di Tutte le Strade Portano al Jazz. I musicisti hanno avuto a disposizione un budget per confezionare progetti a cui aderiscono tra gli altri nomi di spicco della scena jazz italiana quali Paolo Birro e Pietro Tonolo.

Un programma tra storia e divertimento
Cinque piccoli palchi trasformati in “stazioni” di un diverso periodo e stile jazz ospitano un concerto ogni 20 minuti. Sono le “fermate” del percorso in due tempi previsto dall’edizione 2012. Ogni tappa, come il quadro di un’esposizione, sarà accompagnata dalla propria didascalia con la spiegazione del singolo “viaggio” nel jazz.
Il primo itinerario (21 luglio) va alle radici del Blues, tocca Tin Pan Alley e i grandi maestri da Irvin Berlin a George Gershwin a Cole Porter fino alle fastose atmosfere di Broadway. La serata chiude con un concerto nella suggestiva piazza Trepponti, dove dal palco affacciato sul canale l’Orchestra Maniscalchi propone la grande musica italiana dagli anni ’20 ai ’40, anch’essa fortemente influenzata da ciò che avveniva oltreoceano.
Il secondo itinerario (28 luglio), vede protagonisti il grande schermo e le sue colonne sonore, i commenti musicali dei cartoons di Walt Disney, l’interpretazione in chiave jazz di autori italiani come Luigi Tenco eGino Paoli, che hanno ispirato jazzisti di differenti nazionalità, le canzoni anni ’40 e ’50, i brani di popolarimusical e della musica leggera internazionale. L'”esplorazione” si conclude in piazza Trepponti con il concerto di una big band, chiamata a riassumere le tappe dell’intero percorso della serata.
Una due giorni di viaggio a ingresso gratuito, didascalica quanto divertente, fatta da jazzisti che raccontano con la musica, suonata e cantata ad ogni angolo di strada, un momento particolare di una storia meravigliosa.

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