NEL PROGRAMMA DEL 2013 DODICI DIVERSI CORSI TRA CUI SCEGLIERE | ||
Concentrati prevalentemente nei fine settimana e con base a Modena, i workshop sono aperti a studenti, artisti, professionisti e a tutti gli appassionati di fotografia e arti visive. Alcune eccezioni prevedono percorsi di maggiore durata, come i cinque giorni di workshop con Mauro Boscarol sul digital color management, Politics of Remembrance dell’artista serba Milica Tomiæ che dedica quattro giorni all’elaborazione di eventi del passato attraverso la pratica artistica, e infine il workshop estivo di una settimana a Stromboli condotto dal fotografo Daniele De Lonti. Spaziando dalla fotografia di ritratto al paesaggio sociale, dalla camera oscura tradizionale alle antiche tecniche di stampa, dalla fotografia notturna a quella di nudo, il programma offre un’ampia scelta di corsi tra i quali individuare la proposta più conforme alle proprie attitudini. 19-20 gennaio, 20 aprile 2013 1-3 febbraio 2013 6-10 marzo 2013 23-24 marzo 2013 13-14 aprile, 8 giugno 2013 25-26 maggio 2013 8-9 giugno 2013 24-30 giugno 2013 6-8 luglio 2013 28-29 settembre, 23 novembre 2013 24-27 ottobre 2013 15-17 novembre 2013 Dettagliate informazioni su contenuti, costi e modalità di iscrizione sono disponibili nelle pagine dei singoli workshop sul sito di Fondazione Fotografia. Ogni workshop prevede un numero minimo e massimo di partecipanti e le iscrizioni sono accettate in ordine di arrivo, fino ad esaurimento posti. Fondazione Fotografia ha base a Modena. Nata nel 2008 per accompagnare la costituzione delle collezioni di fotografia contemporanea e video d’artista della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è attiva da diversi anni nell’ambito della formazione. Oltre ai workshop ha dato vita nel 2011 al master di alta formazione sull’immagine contemporanea, un corso biennale finalizzato alla formazione di giovani artisti nel campo della fotografia e delle arti visive. _________________________________
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Archivio mensile:dicembre 2012
Negare la realtà
In questo articolo riprendiamo alcune considerazioni di Todd (Il declino dell’impero americano), stavolta centrate sull’aspetto economico. La tesi di Todd è che si è passati da una ideologia sostanzialmente egualitaria,affermatasi negli anni ’60, ad una profondamente disugualitaria e questo deriva dall’imporsi della teoria del libero scambio.
“Come si è visto, le conseguenze disugualitarie del libero scambio sono immediate, evidenti, facili da prevedere. Volere o accettare il libero scambio equivale a volere o accettare la disuguaglianza. È la conversione della società americana all’ideologia antiugualitaria, derivante dalla sua nuova stratificazione culturale, che ha determinato la scelta e la persistenza dell’apertura commerciale. Il liberoscambismo, con la sua passione per i redditi elevati e la riduzione della progressività della tassazione, non è che uno dei mezzi con i quali la società americana realizza il suo nuovo ideale di disuguaglianza. È per questo che l’ideologia antiugualitaria non si esprime soltanto nel libero scambio, né in semplici fenomeni economici: gli anni 1963-1970 costituiscono una svolta nella storia ideologica della società americana. È in quegli anni che si sgretola l’ideale di assimilazione ugualitaria e ha inizio la rivendicazione multi-culturalista, che insiste sulla natura insormontabile delle differenze etniche. Beyond thè Melting Pot di Nathan Glazer e Patrick Moynihan, che lancia questo tema confrontando gli irlandesi, gli ebrei, gli italiani, i neri e i portoricani di New York, risale al 1963. L’offensiva culturale contro l’ideale di uguaglianza precede l’affermazione del libero scambio assoluto. La disuguaglianza economica non è che una manifestazione fra le altre, la più cosciente, quella meglio misurabile, dell’ascesa del nuovo subconscio disugualitario.” E.Todd, L’illusione economica, p.179
Inutile dire che questo discorso, col consueto scarto temporale, vale anche per L’Italia e naturalmente quello che rende sopportabile questa idea è “l’illusione” di essere tra i privilegiati o di potervi rientrare, anche se i dati oggettivi testimoniano chiaramente di uno slittamento verso il basso dei redditi delle classi medie. Senza contare che l’affermarsi della teoria della disuguaglianza porta a una lotta di tutti contro tutti che isola l’individuo rendendolo insicuro e la mancanza di valori collettivi condivisi sgretola qualsiasi istituzione: lo stato, la scuola, la famiglia…. Quello che meraviglia Todd, a questo punto, è la cecità degli individui (pur sviati dei media) di fronte ad uno stato di cose sicuramente deleterio per loro e ne individua la causa nel subconscio umano.
“L’uomo è dunque l’animale che vuole sapere. Ma è anche, per una fondamentale, inestricabile ambivalenza, l’animale che non vuole sapere, che per vivere tranquillamente l’esistenza terrena deve dimenticare l’essenziale: l’ineluttabilità della sua stessa morte. L’uomo è capace di negare in qualsiasi momento la realtà, di mentire a se stesso, per “funzionare” in modo soddisfacente. È per questo che l’inconscio, come ha sottolineato Freud, ignora la propria morte. Un uomo efficiente è fatto, psicologicamente e biologicamente, in modo da non pensare quasi mai all’essenziale, la propria scomparsa. Sarebbe dunque del tutto assurdo considerare straordinario, inverosimile, stupefacente il fenomeno della cecità. Si deve al contrario ammettere l’esistenza, nell’intimo dell’essere umano, di una sorta di predisposizione genetica alla negazione della realtà, capace di generare l’illusione necessaria alla vita. Distolta dal suo fine principale, questa predisposizione così utile autorizza altre negazioni della realtà. Ogni situazione percepita come troppo complessa, troppo penosa, troppo minacciosa, viene aggirata, vanificata, negata. La crisi di civiltà che viviamo è una situazione di questo tipo, che attiva potentemente, in seno all’elite occidentale, la predisposizione biologica e intellettuale a negare la realtà. Il declino delle credenze collettive, in quanto l’isola l’individuo nella sua paura, rivela questa sostanziale fragilità. Si può perfino dire che l’accresce. Ogni credenza collettiva è una struttura di eternità che definisce un gruppo capace di perpetuarsi al di là della vita individuale. Una delle sue funzioni essenziali è il superamento del senso di finitezza dell’individuo. Se il gruppo viene eliminato, l’individuo ricade in preda dell’intollerabile consapevolezza della propria fine ineluttabile, e deve entrare in azione la predisposizione umana a fuggire dalla realtà. Al di fuori delle credenze collettive, il lungo termine non ha più senso. Può prevalere la preferenza degli uomini, delle società e delle economie per il breve termine. Nel cuore della crisi dobbiamo dunque individuare l’affossamento delle credenze collettive e, in particolare, dell’idea di nazione. Possiamo constatare nella realtà che il tracollo dell’inquadramento sociale e psicologico non ha condotto gli individui alla liberazione e allo sviluppo ma, al contrario, a una condizione in cui sono schiacciati da un senso di impotenza”.
Itinerari ferraresi
Domenica 30 Dicembre
ore 10.30 Nel Medioevo ferrarese – La Cattedrale, il Museo della Cattedrale e l’antico porto di Ferrara. Appuntamento e partenza della visita guidata ore 10.30 presso il portale maggiore della Cattedrale in Piazza della Cattedrale.
ore 15.00 Nel Rinascimento ferrarese – Palazzo Costabili, il Museo Archeologico Nazionale e l’Addizione di Borso d’Este. Appuntamento e partenza ore 15.00 presso l’ingresso del Museo Archeologico Nazionale, via XX Settembre 122
Lunedì 31 Dicembre
ore 10.30 e ore 15.00 Este Viva !? – Passeggiata culturale tra Castello e Palazzo Ducale di Ferrara. Appuntamento ore 10.30 e ore 15.00 davanti al Portale maggiore della Cattedrale di Ferrara in Piazza della Cattedrale. (il biglietto d’ingresso al Castello Estense è di Euro 6)
Martedì 1 Gennaio 2013
ore 10.30 Nel Rinascimento ferrarese – Palazzo Costabili, il Museo Archeologico Nazionale e l’Addizione di Borso d’Este. Appuntamento e partenza ore 10.30 presso l’ingresso del Museo Archeologico Nazionale, via XX Settembre 122
ore 15.00 Ferrara Città Aperta – Visita guidata alla scoperta di Ferrara Città patrimonio dell’Umanista protetta dall’Unesco – Appuntamento ore 15.00 davanti al Portale maggiore della Cattedrale di Ferrara in Piazza della Cattedrale. Partecipazione rigorosamente ad offerta libera Rinascimento ferrarese
Mercoledì 2 Gennaio 2013
ore 10.00 Alla ricerca della Città sacra – Il Polesine di Sant’Antonio e i Borghi Vado e di Sotto – Visita guidata alla Monastero di Sant’Antonio in Polesine e ai luoghi sacri dei medioevali Borgo Vado e di Sotto. Appuntamento e partenza della visita guidata ore 10.00 presso il sagrato del Monastero di Sant’Antonio in Polesine (via Beatrice d’Este, angolo via Gambone).
Ore 15.00 Nel Rinascimento ferrarese – Introduzione all’Addizione Erculea ed alla Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti Appuntamento e partenza della visita guidata ore 15.00 presso l’ingresso di Palazzo dei Diamanti. Partecipazione rigorosamente ad offerta libera
ore 17.00 Nel ‘900 ferrarese – Visita guidata della Mostra di Palazzo dei Diamanti “Boldini, Previati e De Pisis” ed alla mostra: Arianna Fantin/Artisane “Il filo pericoloso delle cose”.MLB Home Gallery. Appuntamento ore 17.00 presso l’ingresso di Palazzo dei Diamanti
Giovedì 3 Gennaio 2013
Ore 15.00 Nel Rinascimento ferrarese – Introduzione all’Addizione Erculea ed alla Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti Appuntamento e partenza della visita guidata ore 15.00 presso l’ingresso di Palazzo dei Diamanti. Partecipazione rigorosamente ad offerta libera
ore 17.00 Nel ‘900 ferrarese – Visita guidata della Mostra di Palazzo dei Diamanti “Boldini, Previati e De Pisis” ed alla mostra: Arianna Fantin/Artisane “Il filo pericoloso delle cose”.MLB Home Gallery. Appuntamento ore 17.00 presso l’ingresso di Palazzo dei Diamanti
Venerdì 4 Gennaio 2013
Sex in The City – Aperitinerario (cioè aperitivo itinerante + visita guidata) alla scoperta della storia della sessualità attraverso il centro storico di Ferrara. Appuntamento ore 17.00 presso Il Mercatino del Libro e del Fumetto, in via delle Scienze, 12. Partecipazione rigorosamente ad offerta libera
Sabato 5 Gennaio 2013
ore 10.30 Alla ricerca della Città Sacra – Le origini – Visita guidata alla Basilica (ex Cattedrale) di San Giorgio. Appuntamento e partenza della visita guidata ore 10.30 presso il sagrato della Basilisa di San Giorgio.
ore 15.00 Donne estensi – Marfisa, Bradamante, Lucrezia, Renata, Polissena, Caterina, Isabella, Stella, Laura, Margherita, Lippa, Giovanna, Giulia, Eleonora . . . Appuntamento e partenza della visita guidata ore 15.00 presso la Palazzina di Marfisa
Domenica 6 Gennaio 2013
ore 10.30 Nel Medioevo ferrarese – La Cattedrale, il Museo della Cattedrale e l’antico porto di Ferrara. Appuntamento e partenza della visita guidata ore 10.30 presso il portale maggiore della Cattedrale in Piazza della Cattedrale.
ore 15.00 Ferrara Magica – Itinerario liberamente ispirato a “A Ferrara nei luoghi del mistero” di M. T. Mistri Parente e “I luoghi magici di Ferrara” di M. Poltronieri ed E. Fazioli. Appuntamento ore 15.00 presso Il Mercatino del Libro e del Fumetto, in via delle Scienze, 12
Una storia di altri tempi
di Carlo Bertani
Anno nuovo, imposte nuove
di Italo Romano
La Tares, così si chiama la nuova imposta sui rifiuti, sostituirà la vecchia Tarsu, ovvero la tassa sui rifiuti solidi urbani. Il debutto della Tares avverrà ad Aprile 2013, dopo le elezioni politiche nazionali, in modo da non influenzare la deficienza di voto. Meglio stare tranquilli, dopo la batosta dell’Imu, anche quella sullo smaltimento dei rifiuti sarebbe stata troppo, forse.
Anche la Tares prende come base imponibile la superficie degli immobili, un’unità di misura convenzionale per stabilire le “quantità e qualità medie ordinarie” di rifiuti prodotti. Il calcolo verrà fatto sull’80% della superficie catastale ma non da subito: non essendo ancora un dato disponibile per i comuni, all’inizio l’applicazione della Tares si baserà sulle superfici dichiarate ai fini Tarsu o Tia, in attesa che l’Agenzia del territorio trasferisca i dati catastali alle amministrazioni comunali.
La Tares sarà più alta rispetto alla Tarsu.
Ma il maggior peso della Tares non è dovuto a questo, bensì ad altri due fattori:
• si tratta di una “tariffa” e non di una tassa, cioè di un prelievo che copre per intero un costo dell’amministrazione e non solo di un contributo parziale com’è ad esempio l’attuale Tarsu (ma non la Tia, che è già una tariffa);
• copre anche altri costi oltre allo smaltimento dei rifiuti.
“Tares” sta infatti per “tributo comunale sui rifiuti e sui servizi” e finanzia due tipi di spese comunali:
• la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa dai comuni;
• i cosiddetti “servizi indivisibili” (illuminazione pubblica, manutenzione strade ecc.) attualmente non compresi nella Tarsu né nella Tia.
La Tares si pagherà in 4 rate: gennaio (ma nel 2013 la prima rata slitta), aprile, luglio e dicembre. Le prime rate saranno ancora commisurate agli import di Tarsu o Tia nel 2012 ma entro dicembre i comuni decideranno i conguagli.
E’ assurdo come nell’epoca del vanaglorioso progresso, produciamo immensi quantitativi di rifiuti, snaturando con efficacia e distaccandoci sempre più dalla nostra vera natura.
Ci propongono la merda e ce la fanno pagare due volte: quando la compriamo e quando la buttiamo.
Sono dei geni. Siamo degli idioti. Una civiltà senza senso.
Itinerari ravennati
1012-2012 Ravenna e il Millenario camaldolese
Itinerari in città e visite guidate alle collezioni camaldolesi
Durante le festività natalizie, il Mar – Museo d’Arte della città in collaborazione
con l’Istituzione Biblioteca Classense e il Museo Nazionale di Ravenna, propone nuove visite
guidate alle collezioni conservate nei luoghi che testimoniano la grande presenza camaldolese, oggi
importanti centri di produzione culturale della città.
Nell’occasione saranno in programma itinerari guidati nella Ravenna dei grandi ordini monastici.
CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI
Venerdì 28 dicembre 2012 e 4 gennaio 2013
ore 11 – Visita guidata alla collezione del Museo Nazionale
ore 15 – Visita guidata alla collezione del MAR Museo d’arte della città di Ravenna
ore 15 – Itinerario guidato in città, il tour terminerà all’entrata della Biblioteca Classense (durata 2 ore circa)
ore 17 – Visita guidata alla mostra I libri del Silenzio della Biblioteca Classense
Sabato 29 dicembre 2012 e 5 gennaio 2013
ore 11 – Visita guidata alla collezione del MAR Museo d’arte della città di Ravenna
ore 15 – Visita guidata alla mostra I libri del silenzio della Biblioteca Classense
ore 15 – Itinerario guidato in città, il tour terminerà all’entrata del Museo Nazionale (durata 2 ore circa)
ore 17 – Visita guidata alla collezione Museo Nazionale
Domenica 30 dicembre 2012 e 6 gennaio 2013
ore 11 – Visita guidata alla mostra I libri del Silenzio della Biblioteca Classense
ore 15 – Visita guidata alla collezione del Museo Nazionale
ore 15 – Itinerario guidato in città, il tour terminerà all’entrata del MAR (durata 2 ore circa)
ore 17 – Visita alla collezione del MAR Museo d’arte della città di Ravenna
I percorsi in città, le visite alle collezioni del MAR e del Museo Nazionale e la visita alla mostra
I libri del Silenzio della Biblioteca Classense
– sono gratuiti
– verranno condotti da una guida
– verranno effettuati in gruppi di max 25 partecipanti
– prevedono la prenotazione obbligatoria (IAT – Tel. 0544.35404/35755)
– le prenotazioni verranno accettate fino al raggiungimento dei 25 partecipanti
Come partecipare
È possibile comporre in modo flessibile il proprio itinerario camaldolese concentrando gli appuntamenti in
un’unica giornata o programmandoli in più date.
L’importante è prenotare ogni singolo appuntamento al quale si intende partecipare.
Ritrovo con la guida
Visite alle collezioni: entrata della sede che ospita la collezione
Itinerari guidati in città: IAT di via Salara, 8/12
Si ricorda che durante le Festività natalizie il MAR osserva i seguenti orari:
martedì, giovedì e venerdì 9.00-13.30/15.00-18.00
mercoledì e sabato 9.00-13.30
domenica 15.00-18.00
lunedì chiuso
La biglietteria chiude mezz’ora prima
chiusure: 25 dicembre e 1 gennaio
aperture festive: 26 dicembre e 6 gennaio dalle 15.00 alle 18.00
Biblioteca Classense
Museo Nazionale
http://www.soprintendenzaravenna.beniculturali.it/index.php?it/126/musei-e-monumenti
Info MAR:
tel. +39 0544 482477
info@museocitta.ra.it
Fantascienza a Bologna
Museo del Patrimonio Industriale
Mercoledì 26 dicembre 2012, il Museo del Patrimonio Industriale effettua un’apertura straordinaria GRATUITA dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Sarà possibile visitare anche la mostra temporanea dedicata alla GIORDANI.
Quando
26 Dicembre 2012
Dove
Museo | Museo del Patrimonio Industriale
Via della Beverara, 123
40131 Bologna
Mario Ceroli al MAMbo
La mostra, a cura di Gianfranco Maraniello, rende omaggio allo scultore di fama internazionale, protagonista di primo piano di quella nuova generazione di autori che a partire dai primi anni Sessanta ha avviato sulla scena italiana una stagione irripetibile di rinnovamento negli indirizzi del linguaggio artistico.
L’ampia rassegna antologica ripercorre l’intera vicenda creativa del maestro di origine abruzzese e romano di adozione, configurando una ricognizione rappresentativa della sua inesauribile vocazione inventiva nella sperimentazione della materia e nell’esplorazione di un universo concettuale costantemente riferito alla tradizione della storia dell’arte.
Le 47 opere presentate al MAMbo comprendono alcune delle più celebri installazioni ambientali di grandi dimensioni, oltre a nuovi lavori presentati appositamente in questa occasione. L’artista ha pensato la mostra come un unico progetto, scultoreo e architettonico al contempo. Capovolgendo il principio ideativo della sua celebre opera-ambiente del 1966 “Cassa Sistina”, Mario Ceroli ha fatto propri gli straordinari volumi della Sala delle Ciminiere del museo e a partire da quella condensata introflessione di elementi architettonici ha proiettato la sua arte nello spazio estroflesso, esaltandone l’impatto visivo e la forza espressiva.
La mostra diventa così un solo corpo in cui attraverso un attento gioco di rimandi e connessioni le opere costituiscono la versione ‘esplosa’ di uno spazio inventato dall’artista: nel percorso espositivo i lavori storici dialogano e si confrontano dialetticamente con i più recenti sfuggendo a criteri cronologici e storiografici.
Il titolo “faccia a faccia” fa riferimento al confronto tra l’umano e il divino che proprio il grande salone centrale del MAMbo, così simile a una cattedrale, ha ispirato.
Quando
Dal 21 Dicembre 2012 al 1 Aprile 2013
martedì, mercoledì e venerdì: 12-18
giovedì, sabato, domenica e festivi: 12-20
Dove
Museo | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni, 14
40121 Bologna