Siete andati tutti al mare? Bene allora, come previsto, si può dare inizio alle grandi manovre di svendita del patrimonio pubblico (immobili di pregio, monumenti, e, perché no, spiagge, poi passeremo ad intere isole; chissà quanto può costare Capri, per esempio).
Pessimismo? Leggete l’articolo di Valerio Lo Monaco, tratto da http://www.ilribelle.com, al link: http://www.oltrelacoltre.com/?p=16797
“Prima ci hanno “creato” il debito, poi ci hanno fatto aumentare i tassi di interesse, quindi ci hanno imposto le condizioni per ripagarlo, e adesso ci requisiscono il patrimonio a prezzi da “monte dei pegni”. Una operazione di strozzinaggio legalizzato insomma”.
Chi vede nel capitale estero la soluzione dei problemi vuole semplicemente la definitiva schiavizzazione dei paesi periferici. L’Italia priva delle sue aziende diventerebbe semplicemente un serbatoio di manodopera molto qualificata e sempre più a buon mercato. Chiunque vi parli di vendere ai creditori esteri anche solo un sasso del nostro paese coopera, che lo sappia o meno, a questo progetto. E quindi va isolato e fatto riflettere, naturalmente con le buone. Io ci ho provato in tempi non sospetti, denunciando credo per primo in modo esplicito la svendita del nostro paese. Certo, questo ha dato fastidio a molti difensori dell’euro “da sinistra”. Non si può dispiacere a tutti. Ma io vivo in Italia e non voglio trovarmi a vivere in un deserto.
http://goofynomics.blogspot.it/2013/07/la-svendita-pud-pagina.html?m=1
fate sentire la vostra voce… Devono sapere che sappiamo cosa ci stanno facendo, e sappiamo perché ce lo stanno nascondendo. Fate circolare