Da circa 10 anni gestisco anche un blog generalista indirizzato ai cittadini del mio comune (recentemente insignito del titolo di “Città”); ogni tanto mi capita di inserire articoli di economia, molto brevi, il cui succo è:
il nostro debito dipende dalla nostra adesione ai trattati europei (MES, tra gli altri); dagli interessi composti sul debito (anatocismo: un reato per la Corte Costituzionale); e dal signoraggio (per cui paghiamo il denaro al suo valore NOMINALE, all’ente PRIVATO che lo ha emesso).
Tutte cose qui dette e ripetute più in dettaglio, ma sicuramente non facili da digerire per chi di economia sa solo quello che gli raccontano i media ufficiali.
La reazione la potete vedere nel grafico sopra (la parte finale), in corrispondenza della pubblicazione dell’articolo : negare la realtà.
Questo significa che la crisi economica è ormai ritenuta un fenomeno inevitabile, come la morte, davanti alla quale si chiudono gli occhi e ci si lancia in attività vitali (cibo, sesso, consumi).
“L’uomo è dunque l’animale che vuole sapere. Ma è anche, per una fondamentale, inestricabile ambivalenza, l’animale che non vuole sapere, che per vivere tranquillamente l’esistenza terrena deve dimenticare l’essenziale: l’ineluttabilità della sua stessa morte. L’uomo è capace di negare in qualsiasi momento la realtà, di mentire a se stesso, per “funzionare” in modo soddisfacente. –
Ovviamente chi “ha il potere” gestisce la situazione, sia sostenendo la inevitabilità della crisi (non ci sono alternative), sia fornendo un ampio ventaglio di “distrazioni”.
Il problema è che quando anche hai aperto gli occhi di fronte alla realtà, poi che fai?
Intanto non perdi tempo a discutere dei costi della politica, ma semmai di quelli dell’Europa; poi il cinema insegna: http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=58125 ;-)
Mai discusso i costi della politica. Non so se il cinema insegni, ma bisogna tornare a lottare, ma da un lato non sai contro chi e dall’altro non hai un’organizzazione che ti sostiene: i sindacati hanno insaccato le pive almeno da dieci anni.
Prima che qualcuno me lo chieda, preciso che la contrapposizione è tra “ricchi e poveri” (il sorpasso è previsto per il 2016).
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-01-19/entro-2016-l-1percento-popolazione-sara-piu-ricco-resto-mondo–105352.shtml?uuid=ABLP09fC&refresh_ce=1
Quindi se il sistema economico-politico serve a questo, perché dovremmo anche tifare per lui ?
La botte piena e la moglie ubriaca | bondenocom