Il secolo cinese

Il secolo cinese

Secondo William Kaye, un ex della Goldman Sachs che gestisce fondi finanziari a Hong Kong, “la Cina possiede tra 4.000 e 8.000 tonnellate di oro fisico. Non solo i Cinesi sono i più grandi produttori di oro, ma sono anche i maggiori importatori di oro al mondo. La Cina accumula in maniera rapida e massiccia l’oro estirpato all’Occidente. (…) Penso che la Cina non abbia terminato di accumulare oro. Dai forzieri occidentali ne è uscito molto, lo hanno ammesso le grandi banche centrali: la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra”. Kaye afferma che l’oro della Federal Reserve è diventato proprietà della Banca Popolare Cinese e, in parte, anche della Reserve Bank of India e della banca centrale russa. “Nei forzieri della Federal Reserve – dice – non c’è più nulla”2.

2. www.rischiocalcolato.it/2013/11

Una favola per non dormire

Abbiamo già parlato del MES anche in questo blog (trovate in rete anche il testo integrale), ma ci rendiamo conto che la comprensione del medesimo non è certo immediata.

Ci sono però alcuni punti inquietanti: la totale segretezza degli atti, l’immunità giuridica di chi emana i provvedimenti e la possibilità, pagando si intende, di soggetti privati di entrare tra i decisori.

Aggiunto agli altri trattati già approvati dal nostro paese e a quelli in via di approvazione ne esce un quadro che cambia completamente lo scenario in cui noi crediamo di muoverci.

In breve, per cercare di spiegarlo all’elettore dodicenne che è in noi, presto la mamma non sarà più in grado di farti da mangiare, perché il papà non porterà a casa i soldi.

Dovremo arrangiarci.

Il dolore dell’austerità è utile

Il dolore dell’austerità è utile

Nel proteggere l’operazione hanno un ruolo chiave i militanti PD. Quelli rimasti, ormai, sono dei fedelissimi che difendono il Verbo delle riforme strutturali fino alla morte, e come Gondrano lavorano sodo per difendere il progetto, contro ogni evidenza di devastazione in corso in Europa e in Italia. Questo non è uno scherzo ma è un sistema ottimamente organizzato che eredita il modello leninista, presidia il territorio con centinaia di sedi in tutta Italia e si mobilita come un piccolo esercito che si muove compatto ed efficace quando necessario.

Daniele Basciu

Miti e masse

Si chiede Marino Badiale “Perché la gente non si ribella?

A parte le ovvie difficoltà pratiche, abbiamo già avuto occasione di citare in questo blog l’origine del mito delle masse che si ribellano in Sorel; questo significa che, più dell’ignoranza, hanno potere su di noi (ci possiedono dice Fusaro) le fedi.

Qui bisognerebbe aprire un’ampia digressione sul pensiero mitico che non è assolutamente da considerare inferiore a quello c.d. scientifico (che può diventare, a sua volta, scientismo).

Il problema sorge quando, per varie ragioni, accettiamo qualcosa come postulato (ad es. il progresso storico o l’importanza del popolo) senza mai rimetterlo in discussione.

Infatti la maggior parte dei sistemi di controllo esercitati da chi ha o vuole il potere, non fa che rafforzare attraverso la propaganda (istituita originariamente dalla Chiesa Cattolica nel 1622) forme di pensiero pre-confezionate pronte da usare contro gli “avversari” (di solito fittizi, per sviare l’attenzione).

Tornando a noi, ormai abituati a vedere la realtà attraverso uno schermo (TV, computer, smartphone, LIM) non c’è da meravigliarsi della facilità con cui possiamo essere ingannati (e controllati) e della difficoltà di intrecciare normali rapporti umani; figuriamoci poi  fare la rivoluzione!

Si consiglia la lettura di Sherry Turkle, Insieme ma soli. Perché ci aspettiamo sempre più dalla tecnologia e sempre meno dagli altri (anche in e-book a 10 euro) Vedi scheda su IBS

Le scelte di Napolitano

Le scelte di Napolitano

Padoan è stato l’uomo che ha gestito per conto del Fondo monetario internazionale la crisi argentina. Nel 2001, Buenos Aires fu costretta a dichiarare fallimento dopo che le politiche liberiste e monetariste imposte dal Fmi (quindi, suggerite da Padoan) distrussero il tessuto sociale del Paese. In quegli anni il neo ministro si occupò anche di Grecia e Portogallo.  Krugman scrisse in un altro articolo che furono proprio le ricette economiche «suggerite da Padoan a favorire la successiva crisi economica nei due Paesi».

Franco Fracassi

Basta la salute

Basta la salute

Tratto da http://goofynomics.blogspot.it/
dal Velo di Maya ricevo e volentieri pubblico:
La crisi che stiamo vivendo, le cui motivazioni e conseguenze sono assai accuratamente analizzate in questo blog, non solo comporta un duro impatto sulle condizioni socioeconomiche delle persone, ma ha anche gravi conseguenze sulle determinanti della salute della popolazione.
Non parleremo, qui, del drammatico aumento dei suicidi che si sta verificando nel nostro paese o in altri del sud Europa (che costituisce, peraltro, una tragica realtà). Piuttosto, vorremmo porre l’attenzione sulle conseguenze dei tagli indiscriminati messi in atto dagli ultimi governi sul Sistema Sanitario e su quelli, annunciati, ma ancora da venire, e sull’impatto determinato dall’immiserimento delle condizioni di vita sulla salute delle popolazioni.

Continuiamo a far finta di niente

Continuiamo a far finta di niente

Renzi non si rende conto di cosa lo aspetta, ma soprattutto del fatto che la catastrofe dell’economia italiana è un MACROPROBLEMA STRUTTURALE nell’Eurozona, e finché esisteranno i parametri economicidi dell’euro non esiste salvezza. Il governo Renzi è morto prima di nascere. Poi, sapete, uno si stufa di scrivere sempre le stesse cose.

Paolo Barnard