Si tratta dunque di una politica irrazionale e illogica, a meno che ne si colga il vero significato che non è economico non nel senso di risolvere la crisi, ma di gestirla in una precisa direzione: si tratta di distruggere lo Stato sociale, e di convertire il suo sistema di protezioni (dalle pensioni alla sanità, dal limite degli orari di lavoro alla tutela dei soggetti più deboli…), in opportunità di affari per le banche, e i gruppi finanziari, che investono appunto in tali settori. Lo scopo finale è però politico: il grande giornalista Robert Fisk ha sentenziato che oggi “i banchieri sono i dittatori dell’Occidente”. Mentre un altro statunitense, uno studioso, docente universitario, Michael Hudson ha denunciato quella che esattissimamente chiama “la transizione dell’Europa dalla socialdemocrazia alla oligarchia finanziaria”.
Angelo d’Orsi