Il passato raccontato ai giovani
Ai giovani che eventualmente mi leggessero, faccio notare che chi controlla il presente, oggi, usa i mezzi di informazione appunto per controllare il passato, cioè per riscriverlo, e questo gli serve a controllare il futuro. In che modo? Semplice: cercando in tutti i modi di darvi l’idea che quando l’Italia aveva un minimo di autonomia monetaria, e quindi fiscale, le condizioni di vita dei suoi abitanti fossero disastrose (disoccupazione a due cifre, impoverimento generalizzato delle classi meno abbienti, ecc.).
Quello che vogliono suggerirvi, in questo modo, è che in fondo vi convenga, cari giovani, rassegnarvi a un futuro nel quale l’Italia sia ancora meno arbitra del proprio destino – che poi, se siete giovani, in effetti sarebbe il vostro. Insomma, vogliono inculcarvi subliminalmente l’idea che il popolo italiano debba cedere definitivamente la propria sovranità, l’idea che l’euro abbia sì dei problemi (solo un cialtrone potrebbe negarli oggi), ma che in fondo quando ne eravamo privi si stesse peggio.
Alberto Bagnai
E il futuro previsto per gli elettori:
A due mesi dalle elezioni per il parlamento europeo, anche se qui non è in ballo alcun futuro governo (trattandosi di un parlamento che non ha poteri), il copione si ripete, e le principali case di sondaggi, colluse con il sistema che è il loro vero “committente”, stanno facendo ciò che hanno sempre fatto. Manipolare con buon anticipo il consenso, in funzione filo-europide. Le elezioni europee, per esser prosaici, contano poco più di un cazzo, perché non sta nel parlamento il “motore” dell’organismo sopranazionale (che ha come componenti essenziali i trattati, la bce e la commissione), ma questa volta un certo valore lo hanno, come termometro per misurare le linee di febbre anti-unionista.
Eugenio Orso
http://pauperclass.myblog.it/2014/04/05/vincitori-nei-sondaggi-sconfitti-nel-paese-eugenio-orso/