Io mi posi questo primo obiettivo di denuncia [nello scrivere” I padroni del vapore (1955)], non per una esigenza moralistica, ma per un fine eminentemente politico: per far meglio intendere la necessità di frenare la concentrazione in poche mani del potere economico e di contenere entro più saldi argini giuridici quelle forze plutocratiche che – finanziando giornali e partiti, corrompendo uomini politici ed alti burocrati ministeriali, facendo leva sui sentimenti nazionalistici diffusi in larghi strati della nostra popolazione – continuamente minacciano di rovesciare, in difesa dei loro particolari interessi, le garanzie costituzionali dei diritti di libertà di tutti i cittadini.
Ernesto Rossi (1897-1967)