Ma l’uso delle valute nazionali al posto del dollaro non riguarderà solo Russia e Cina. Lo ha fatto capire chiaramente il governatore della Banca centrale russa, che ha dichiarato: “Stiamo discutendo con la Cina ed i nostri partner BRICS un sistema di scambi multilaterali che permetterà di trasferire le risorse a uno o ad un altro Paese, se necessario. Una parte delle riserve valutarie può essere diretto al nuovo sistema”.
Ed è di ieri, 10 luglio, la notizia giunta da Mosca dell’intenzione dei BRICS di creare una propria Banca per lo Sviluppo, che avrà sede a Shangai. Il capitale del nuovo Istituto di credito dovrebbe essere di dieci miliardi di dollari, con possibilità di erogare prestiti complessivi fino a cento miliardi di dollari. Si ipotizza inoltre la creazione di un Fondo valutario comune.
E chissà perché gli Stati Uniti stanno al momento spiando la Germania: hanno scoperto una spia e le relazioni diplomatiche stando andando nel cesso…