Insoddisfatti ma non alternativi

http://contropiano.org/images/Krastev_Aspenia651.pdf

“Le proteste differivano, ma gli slogan erano incredibilmente simili: ai quattro angoli del globo i manifestanti si scagliavano contro la corruzione delle élite, le crescenti diseguaglianze economiche, la mancanza di solidarietà e di giustizia sociale e il disprezzo per la dignità umana. ”

“Oggi, il sistema non interessa quasi più a nessuno. La rivoluzione attuale non è fatta di lettori; gli odierni studenti radicali si preoccupano solo di come essi stessi vivono il sistema, non della sua natura e dei meccanismi che lo governano. Non pensando in termini di gruppi sociali, questi ragazzi hanno un’esperienza comune, ma mancano di un’identità collettiva”.

Masse senza progetto e “cambiatori del mondo” senza masse; impotenti per mancanza di idee o di “risorse umane”. Che potrebbe volere di più, il potere?

http://contropiano.org/documenti/item/24962-per-fortuna-sono-proteste-senza-progetto-parola-di-aspen

 

Esperimento di Milgram

1961: tramite un annuncio su giornale vengono reclutati i partecipanti all’esperimento, ai quali viene dato il ruolo di collaboratore dello sperimentatore. Ogni partecipante viene fatto entrare in una sala insieme allo sperimentatore. La sala è separata tramite un vetro da quella adiacente, dove è ospitata una persona dello staff con il ruolo dell’allievo. Al partecipante viene chiesto di fare l’insegnate: deve rivolgere delle domande all’allievo e ad ogni risposta errata somministrare una scossa elettrica. Ha l’ordine di aumentare l’intensità della scossa in proporzione al numero degli errori. Chiaramente l’allievo dall’altra parte del vetro fingeva delle convulsioni, mentre l’insegnante viene sollecitato dallo sperimentatore a continuare.
Risultati? Il 65% dei partecipanti arrivò ad infliggere una scossa mortale (la persona dello staff fingeva di morire) senza disubbidire all’autorità. Molti ammisero di aver avuto perplessità e di aver provato una forte tensione eppure la maggior parte continuò ad aumentare la scossa sottoposti alla pressione degli inviti come “L’esperimento richiede che lei continui” “E’ assolutamente necessario che lei vada avanti” “Lei non ha scelta, deve andare avanti”.
Quell’esperimento è ritenuto oggi “negativo” sul piano etico ma resta una pietra miliare da un punto di vista della ricerca nella psicologia sperimentale. Le persone obbediscono a figure autoritarie e per paura di disobbedire al sistema dell’autorità arrivano a compiere atti estremamente violenti. È quello che accade ai militari quando si difendono dai crimini commessi contro l’umanità nel caso delle guerre, “abbiamo solo obbedito agli ordini”.
Ma non è forse la stessa dinamica quando l’Unione Europea impone ai Governi di esercitare la violenza economica? Può bastare l’aver chiesto di abbassare (di pochissimo) l’intensità della scossa per parlare di “cambiare verso”? Ci si può definire democratici, progressisti, innovatori sapendo che obbedire agli ordini significa generare dolore. L’esperimento di Miglram dimostrò però una cosa positiva: se nel gruppo dei partecipanti anche solo una persona disobbediva all’ordine “dai scossa elettrica” anche gli altri prendevano in considerazione di disobbedire all’autorità.

Fonte: http://www.retemmt.it/component/k2/item/272-renzi-e-un-ordine-aumenta-la-scossa-quella-elettrica.

Il libberista e il pensionato

Il libberista e il pensionato

Vediamo: pago 211 di pensioni e incasso 190 di contributi. Quindi sono sotto di 21 miliardi. Ma nel mentre pago le pensioni faccio pure 46 miliardi di ritenute fiscali ! quindi, IN REALTA’, pago solo 165 miliardi di pensioni (211-46). E se pago solo 165 miliardi di pensioni ( al netto delle ritenute fiscali) io Stato ci ho guadagnato, nel 2012 – udite udite – ben 25 miliardi di euro (190-165)…
Se tu, caro il mio libberista, volessi fare un confronto reale tra CONTRIBUTI E PENSIONI (ed evitare di sommare banane con pomodori per ottenere melanzane) NON DOVRESTI CONFRONTARE I CONTRIBUTI INCASSATI NELL’ANNO N CON LE PENSIONI PAGATE NELL’ANNO N, ma dovresti sommare tutti i contributi versati da ciascun pensionato precedenti all’anno N (per un numero variabile di anni, 15, 20, 30 ec. ), rivalutarli all’anno N, capitalizzare gli interessi maturati fino all’anno N e tirarci fuori una RENDITA dell’anno N. Cioè dovresti parlare in termini di rendita del montante contributivo rivalutato ( NON con il sistemino truffaldino tipicamente italiano che rivaluta il montante sulla base del PIL nominale degli ultimi 5 anni: al punto che negli ultimi anni i montanti ci hanno rimesso, rispetto all’inflazione, 4/5 punti). …
Dopo le “ragioni” di un libberista tipo, conclude Bagnai:
Ma il fatto è che un sistema finanziario privato che crea valore solo tramite bolle ha bisogno del risparmio intermediato dallo Stato per gonfiarle, queste bolle.

Se darglielo o meno è una scelta politica. Dall’inizio degli anni ’80 è stata fatta la scelta di dargliene progressivamente sempre di più. I risultati, chi voleva vederli, li ha visti. Per gli altri la colpa è di cose che ci sono solo oggi: la Cina, la vecchiaia, i cattivi raccolti…