Ma è chiaro che, all’inizio, agivano anche nel Donbass <le quattro forze che si erano stratificate da tempo su tutto il territorio ucraino> interviene Samojlov: <gli oligarchi, in lotta tra sé per la spartizione delle proprietà; le bande criminali, anch’esse con proprie formazioni armate, ma sostanzialmente in guerra tra sé; gli “ucrainisti” filonazisti, una componente che, nel Donbass, è allo stato latente; il popolo insorto, ma ancora non ben definito in quanto realtà compatta>.
[…]
Ma, anche se non ben definito, sottolinea Gurjanov La situazione è in movimento ed è imprevedibile>.
http://contropiano.org/internazionale/item/28958-la-sinistra-russa-che-sostiene-il-donbass
Data l’origine promiscua delle mie informazioni, requisito essenziale è non fare il tifo per una parte, ma cercare di essere un lettore equilibrato. Ciò non vuol dire che il mio cuore non stia dalla parte degli aggrediti, degli umiliati e degli offesi. L’osservatore puramente razionale e neutrale è una mostruosa finzione al servizio del pensiero dominante. Essere equilibrato nell’osservazione e nell’analisi non vuol dire essere indifferente, bensì analizzare con disincanto il maggior numero possibile di linee di forza in gioco per poter intervenire a vantaggio degli aggrediti, degli umiliati e degli offesi.[…]
La NAF (forze armate della Novorussia n.d.r.) si è mossa molto lentamente, evitando di utilizzare tutta la sua potente artiglieria perché la città è piena di civili. Civili russofoni, quindi considerati sottouomini dalla junta. Non dimentichiamo che la Timoshenko dopo il golpe li voleva eliminare tutti con le atomiche (vedi video nell’articolo originale)
Oggi dovrebbe iniziare l’evacuazione. Un’operazione delicatissima, perché potrebbe essere boicottata dalla UAF assediata, dato che i civili sono l’unica ragione per cui l’artiglieria della NAF non si scatena e perché si presta a sanguinose provocazioni false flag; a noi, al contrario, viene raccontato che Mosca sta spronando la NAF alla conquista dell’Ucraina. Menzogne costruite scientemente e ripetute da media ignoranti.
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=115644&typeb=0
Dopo la riunione dei ministri della Difesa dei Paesi membri a Bruxelles, il segretario generale Nato Jens Stoltenberg ha spiegato che questa spearhead («punta di lancia») avrà il sostegno «delle forze aeree, marittime e speciali» ma soprattutto «sarà pronta all’azione in 48 ore» con il supporto di aviazione, marina e forze speciali.
La novità non è solo la conferma della scelta aggressiva sancita nel vertice del Galles, ma l’accelerazione di un processo di militarizzazione del fianco est della Nato che prevede, ha chiarito il segretario dell’Alleanza Atlantica, di installare «immediatamente» i primi sei gruppi di comando e controllo che faranno da base logistica nell’Est europeo: in Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia, Bulgaria e Romania.
Nel complesso la capacità della Forza “di risposta” della Nato, attualmente composta da 13.000 soldati sarà rafforzata entro il 2016 «per rispondere a tutte le minacce, tanto a est quanto a sud», Medio Oriente compreso, e sarà composta complessivamente da 30mila soldati. I paesi che parteciperanno alla forza come «framework nation», a rotazione, sono Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito. Tre “nazioni quadro” avranno l’incarico di coordinare l’azione. Un paese, detto in “stand-by” assicurerà per un anno la disponibilità delle sue truppe con brevissimo preavviso: da due giorni per i primi elementi a una settimana per gli altri. Le due altre nazioni quadro dovranno garantire di potersi unire in un periodo da quattro a sei settimane. La Gran Bretagna ha annunciato che prenderà il comando di questa forza nel 2017, mettendo a disposizione un migliaio di uomini e tre caccia Typhoon. La Francia e la Germania saranno le prime altre nazioni quadro, secondo fonti Nato.
Stoltenberg ha chiarito che si tratterà del principale rafforzamento della “difesa collettiva” dell’Alleanza Atlantica dalla fine della Guerra Fredda.
http://contropiano.org/internazionale/item/28976-la-nato-vuole-lo-scontro-militare-con-mosca-l-ue-in-allarme