Oggi in Francia, domani in Italia

Ma queste elezioni potrebbero essere un banco di prova per i 2 nuovi partiti musulmani francesi, che rischiano in futuro di rubare una larga  parte dell’elettorato socialista, anche se per adesso non sembrano molto impiantati localmente. Per ora si presentano solo in 6 province. Per legge in queste elezioni, i due capilista devono essere un uomo e una donna e tutti i partiti hanno creato quindi dei manifesti in cui appaiono fianco a fianco i due candidati. I due partiti musulmani hanno accettato di mettere una donna come capolista per poter partecipare alle elezioni, poi di fatto, nei manifesti compaiono solo i candidati maschi coi loro nomi, nessuna traccia delle capoliste.  La perdità di sovranità, cioè l’irrilevanza della volontà di un popolo nell’amministrarsi o nell’emettere le proprie leggi, la si puo’ perdere dall’alto, delegando i poteri statali a organismi sovranazionali non eletti, ma anche dal basso cambiando i connotati al popolo, inserendo nuovi e numerosi votanti  che neutralizzano e rendono inefficace il verdetto popolare. I francesi si stan rendendo conto ora di questa dublice manovra e il 22 marzo ne vedremo delle belle.

http://www.appelloalpopolo.it/?p=13220

E’ talmente probabile lo scenario descritto, che circola già da noi l’idea di spalmare i 500.000 profughi libici in arrivo in Italia in tutti comuni della penisola.

 

2 thoughts on “Oggi in Francia, domani in Italia

  1. Éric Zemmour, nel suo pamphlet Sii sottomesso, centra perfettamente il valore simbolico di questo comportamento. L’uomo europeo si è femminilizzato. Dopo il frustrato tentativo delle donne di diventare uguali agli uomini contravvenendo alle stesse leggi della natura, gli uomini hanno pensato bene di forzare loro queste leggi e di assomigliare sempre più alle donne. Dalla cosmesi al vestiario, dall’andatura alla gestualità, l’uomo si è svirilizzato, ma soprattutto ha codardizzato la sua mentalità: <>. E a proposito dello spirito con il quale gli allogeni entrano nei nostri paesi, Zemmour inquadra con profondità psicologica il loro atteggiamento, e noi possiamo benissimo sostituire la Francia con l’Italia che le modalità non cambiano: <>.

    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=50654

  2. E Renzi, il “duro” che è andato a chiedere il sostegno di Putin? È semplicemente sparito dalla circolazione. Si occupa di Jobs Act e di rapporti con la minoranza del suo partito, e sembra ignorare completamente il problema del Califfato e del milione di migranti che si apprestano ad invaderci.

    Evidentemente, Qualcuno gli ha tirato le orecchie, e il discoletto ha promesso di non farlo più. Chi potrebbe essere stato questo Qualcuno? Non so. Forse qualche suo amico finanziere particolarmente sensibile alle esigenze di Israele (che non è nemica dell’ISIS); forse qualche personaggio vaticano che sogna una nuova omelia di Papa Bergoglio a Lampedusa; o forse, più semplicemente, qualche tirapiedi dell’Ambasciata americana, o qualche latitante della NATO.

    Fatto sta che il nostro sembra rientrato disciplinatamente nei ranghi. E la Sicilia, rassegnata, aspetta l’invasione di primavera.

    Michele Rallo
    http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=50679

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