Domani, 18 aprile 2015, è stata proclamata la Giornata europea contro il Ttip: cittadini e movimenti della società civile scenderanno nelle piazze di oltre 600 città in tutto il mondo (30 in Italia) sotto lo slogan: “Le persone e il pianeta prima dei profitti”. Le oltre 200 organizzazioni italiane che hanno aderito alla Campagna Stop TTIP parteciperanno alla giornata di azione globale con decine di iniziative in tutto il Paese. Intanto, prosegue la raccolta di firme dopo che quasi un milione e 700 mila cittadini europei hanno sottoscritto la petizione per chiedere alla Commissione l’immediato arresto delle trattative sul TTIP.
Nella scheda seguente, di Nicola Boidi, riportiamo una breve introduzione agli altri trattati già in vigore e ai loro effetti
«Misure per promuovere la crescita: 1) il salario mimino stabilito dai contratti collettivi sarà ridotto del 22%; 2) i giovani sotto ai 25 anni avranno invece i salari stabiliti dai contratti collettivi ridotti del 35%;3) i contratti collettivi non potranno avere una durata superiore ai 3 anni. In tema di riforme fiscali è fatto obbligo al governo greco di compilare una lista degli attivi di proprietà dello Stato incluse partecipazioni in imprese quotate e non, di proprietà immobiliari e fondiarie “commercialmente valide”».
Dal Memorandum della Ue al governo greco, 9 febbraio 2012.
La via maestra sperimentata come la più efficace per combattere una prolungata fase di recessione economica, la «via keynesiana»,nei Paesi dell’Unione Europea è attualmente sbarrata dai trattati e patti ratificati dalle istituzioni europee, a partire dal fondativo Trattato di Maastrich del 1993, passando per il Trattato consolidato di Lisbona del 2007 giù giù attraverso successive ratifiche e modifiche legislative, fino al più recente Trattato sulla stabilità,il coordinamento e la governance nell’unione economica e monetaria ratificato nel marzo 2012 ( più noto come Fiscal compact).
La singolarità della serie di trattati approvati in rapidissima sequenza tra la primavera 2011 e la primavera del 2012 è che ciò è avvenuto con procedure «d’eccezione» che poco hanno a che fare con i consueti meccanismi democratici di consultazione e deliberazione da parte di organismi istituzionali o di votazione tramite consultazione popolare. I suddetti patti Ue sono stati poi a loro volta recepiti, fatti propri e trasformati o in articoli costituzionali o in decreti legislativi, o in entrambe le cose, da parte dei governi e parlamenti nazionali con procedure altrettanto d’eccezione: ne sono esempio le politiche attuate dal precedente governo greco sull’impulso dei diktat e memorandum della Troika europea, o la solerzia «sacerdotale» (da «officiario» dei riti neolilerali) con cui Mario Monti ha fatto applicare e trasformato in leggi dello Stato italiano, o addirittura in modiche di articoli della Costituzione,in tempi rapidissimi, i decreti e articoli di quei trattati. Quelle misure, a livello europeo e all’interno dei singoli stati nazionali, sono tutt’ora in vigore e non hanno ricevuto modifiche sostanziali. Leggi il resto qui
BOLOGNA – via Azzo Gardino 65, mercato della terra.
ore 9:30-14 presidio informativo con coinvolgimento dei produttori
ore 10:30 partenza della bicicletta
ore 10.30 in Piazza Nettuno per flash mob: “ferma le privatizzazioni smaschera il TTIP”
ore 12:00 in Piazza XX settembre con l’arrivo della biciclettata ci sarà il flashmob “smaschera il TTIP”
Per info:3406774588
facebook: STOP-TTIP-Bologna
Insomma, la solita fottitura generale.