Che l’Europa fosse unita non lo abbiamo mai creduto: era solo un ben congegnato sistema di prevaricazione degli stati più forti su quelli più deboli “la diplomazia (e i trattati) costituivano la continuazione della guerra con altri mezzi”.
La cosa è diventata evidente con la Grecia, spolpata e invasa, e adesso con la questione migranti su cui condividiamo il pensiero di Eugenio Orso:
La mancata solidarietà europea, evidente in un’Italia che è stata lasciata sola ad affrontare l’”invasione” dal mare, non porterà all’uscita dall’unione per salvarsi. Chi si oppone è schedato come populista, fascista, razzista. Se Orban, in Ungheria, erige un muro allora è contrario all’accoglienza, è fascista e razzista, un vero bruto. Salvini tuona contro gli immigrati clandestini – per ragioni elettorali, di sondaggio e di consenso – e pur essendo sostanzialmente innocuo per il sistema, si dipinge come un mostro. Se lo fa Grillo, in procinto di tornare ai fasti televisivi allentando la presa su un cinque stelle utile solo al sistema, apriti cielo!
Il neocapitalismo ha “creato le condizioni” per spingere in Europa masse di disperati in fuga dalle ultime guerre, dalla barbarie sunnita (molto utile alle élite del denaro e della finanza), dalla devastazione cui è stata scientemente sottoposta buona parte dell’Africa. Dopo aver preparato il terreno – con centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi – si tratta semplicemente di “scagliare la bomba” contro le popolazioni del vecchio continente, per vincerne le resistenze, modificare l’organizzazione sociale e la loro stessa composizione. Una formidabile iniezione di instabilità, miseria, disperazione priva di coscienza politica, che metterà la parola fine al vecchio ordine sociale e farà prevalere una nuova plebe senza pretese, gradita a questo capitalismo finanziario e dimentica di ogni diritto.
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La cosa più divertente (si fa per dire) è la sortita dell’Inghilterra che accusa noi italiani di migrare là per lucrare sul loro favoloso welfare (ma guai se lo diciamo noi riguardo agli africani)!
Come avevamo già anticipato, la spoliazione programmata continua con sempre gli stessi metodi, gli stessi interpreti e le stesse vittime: noi!
Paolo Savona scrive una lettera aperta al Presidente Mattarella sull’incombente accordo europeo di “Gestione in comune“, un progetto che prevede la creazione di un Fondo Comune Europeo per affrontare le crisi degli Stati membri, da finanziare tramite la cessione di una quota delle entrate fiscale di ogni stato (o in alternativa con tasse addizionali).
La gestione del Fondo verrebbe delegata a una nuova figura di alto dirigente comunitario, una specie di superministro delle Finanze dell’Eurozona, che si incaricherebbe di reperire e gestire i fondi con le stesse modalità operative che caratterizzano l’agire di tutti gli alti tecnocrati europei: indipendenza, discrezionalità, nessuna sindacabilità a cui sottostare, soprattutto se di tipo democratico. (Questo vale solo ovviamente nei confronti degli Stati privi di significativo peso politico-economico, a spanne 18 su 19).
Uno degli aspetti inquietanti è che questa nuova figura di superministro sta assumendo le sembianze minacciose di Mario Monti
http://www.appelloalpopolo.it/?p=14167
Per ribadire il loro potere tirannico, il Gruppo di Bruxelles (ex-Troika) ha fatto sapere che: ” qualsiasi nuovo governo che emerga dalla consultazione di questo mese deve rispettare i termini del salvataggio in corso al fine di poter ottenere i 3 miliardi di euro in sospeso della prima tranche del finanziamento e hanno già avvertito il governo ad interim perché prosegua con l’attuazione delle azioni previste per settembre “.
http://vocidallestero.it/2015/09/02/zero-hedge-terzo-salvataggio-greco-improvvisamente-in-pericolo/
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