Nè ha detto che le 24 banche che sono attualmente nel territorio occupato da Daesh e attraverso le quali il Califfato ricicla i suoi profitti criminali, specie ma non solo da petrolio, continuano ad operare sui mercati internazionali perché non è stata esclusa dal sistema SWIFT, da cui invece fu esclusa la banca vaticana per far sloggiare lo sgradito papa Ratzinger. Forse Bruxelles, risparmiandoci le scenografiche “cacce all’uomo in città”, potrebbe più decisamente contribuire all’azzeramento del terrore ordinando a Swift di bloccare i conti delle 24 banche.
Sarebbe poco faticoso, perché la sede di SWIFT è a Bruxelles.
Il Cremlino e la Casa Bianca si sono intesi nel voler tagliare i finanziamenti di Daesh. Hanno bombardato in Iraq e in Siria le autocisterne della società di Bilal Erdoğan e hanno isolato le banche di Daesh.
Dopo l’annessione dei campi petroliferi di Kirkuk nel giugno 2014, Israele e Francia sono giunti a continuare l’espansione del territorio del Governo regionale curdo dell’Iraq (annessione dei Monti Sinjar) e a lanciare la conquista del territorio non curdo della Siria settentrionale da parte dell’YPG, ora chiamato «Forze democratiche in Siria». Intendono alla fine unire le due entità e proclamare l’indipendenza di uno Stato presunto curdo.
La creazione di uno pseudo-Kurdistan in aree non-curde non ha legittimità rispetto al diritto internazionale. Mira unicamente, con quella del Sud Sudan, a prendere a tenaglia i maggiori stati arabi (Egitto, Siria e Iraq) per realizzare il sogno di una potenza israeliana che va dal Nilo all’Eufrate. http://www.maurizioblondet.it/la-francia-e-israele-lanciano-una-nuova-guerra-in-iraq-e-in-siria/
Secondo il Presidente (Putin) , l’incidente del Su-24 in Siria va oltre la lotta al terrorismo, è “una pugnalata alla schiena della Russia inferta dai complici del terrorismo. La perdita di oggi è dovuta alla pugnalata alla nostra schiena inferta dai complici del terrorismo. Non riesco a definire altrimenti quanto successo oggi“, ha detto il leader russo. “Il cacciabombardiere russo è stato abbattuto sulla Siria da un missile aria-aria sparato da un caccia F-16 turco, quando l’aereo era a una quota di 6000 metri e a 1 km dal confine turco“. Putin ha osservato che i contatti tra Turchia e Stati membri della NATO, dopo l’attacco all’aereo russo, sembrano un tentativo di mettere l’alleanza al servizio dei terroristi. Il leader russo ha detto che invece di stabilire immediatamente contatti con la Russia dopo l’incidente, “i turchi chiedono ai loro partner della NATO di discutere del problema, per quanto ne sappiamo. Sembra che avessimo abbattuto noi un aereo turco, non viceversa“, ha detto il presidente russo. “Quindi, ciò significa che vogliono che la NATO protegga lo Stato islamico?“ ha osservato Putin. Il presidente ha detto che l’attacco al jet russo avrà conseguenze tragiche per i rapporti tra Russia e Turchia. https://aurorasito.wordpress.com/2015/11/24/putin-la-russia-non-tollerera-crimini-come-lattacco-allaereo-su-24/
Cosa vuole la Nato?
Di fatto si tratta di frantumare Siria e Iraq e a seguire anche gli altri stati dell’area per renderli fragilissimi, in continua guerra fra loro quindi ottimi acquirenti di armi, ma sostanzialmente in stato coloniale e dipendenti dell’occidente, incapaci di sviluppare politiche proprie e dunque di inserirsi nel gioco della multipolarità planetaria. Last but no least incapaci di costituire un problema serio per Israele pur rimanendo un problema di forza sufficiente a garantire il potere dell’elite di Tel Aviv tramite la permanenza della mentalità da assedio. Dunque una sorta di spartizione etnica come quella avvenuta nei Balcani, intersecata arbitrariamente con quella religiosa e con gli interessi economici delle multinazionali del petrolio. Come si vede è previsto anche un Kurdistan, con un territorio molto più vasto di quello effettivamente popolato da maggioranza curde, per il quale si è già provveduto ad annientare il partito curdo siriano marxista-leninista YPG (ormai denominato «Forze democratiche di Siria») per costringerlo al dominio del curdo ultra servo di Washington, Massoud Barzani. Ci sarà poi un ‘area sunnita, il Sunnistan sotto tutela anglo francese, un’area sciita, il Shiitistan di competenza diretta Usa, diviso dall’Arabia Saudita da uno stato Nord Arabo derivante da una esplosione del regno di Riad considerata prima o poi inevitabile. Della Siria rimarrebbe la fascia costiera e un po’ di territorio interno ai confini del Libano che farebbe di Damasco poco più di una città stato. https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/11/24/la-terza-guerra-siriana/
Cosa vuole Erdogan?
Era l’8 ottobre 2014, il generale tedesco (ora a riposo ) si chiama Harald Kujat, e in qualità di membro della Commissione Militare NATO denunciava – durante una trasmissione ARD-TV, Anne Will – che Ankara stesse cercando di invocare la clausola articolo 5 (che obbliga i membri della NATO ad intervenire a fianco di un suo membro minacciato) per i suoi interessi loscamente locali.
…
Perché il Sultano di Ankara non ha affatto rinunciato al suo caro progetto di zona-cuscinetto proteggi-ribelli. Il 9 novembre scorso, il suo primo ministro, Davutoglu, sé fatto intervistare da Christiana Amanpour (CNN) ed ha rilanciato la proposta di una invasione militare di terra per crearla: “…Truppe di terra è qualcosa di cui dobbiamo parlare insieme (con gli alleati, ndr.) e condividere…occorre una strategia con campagna aerea e truppe al suolo integrate…non possiamo farlo da soli”. http://www.maurizioblondet.it/tutti-in-guerra-contro-lisis-come-voleva-erdogan/
Il Ministero russo ha comunicato che si stanno adottando un insieme di misure per evitare il verificarsi di incidenti similari a qullo dell’aereo abbattuto. La base aerea russa di Jmeimim, in Siria, avrà in dotazione il sistema antiaereo S-400.Tale sistema missilistico di lungo raggio è il più avanzato sistema in dotazione alla Russia e consente di centrare più bersagli in movimento alla velocità di 4.500 Mt. al secondo. Il sistema S-400 può tenere sotto tiro fino a 36 obiettivi aerei di qualsiasi tipo (aerei o missili) e contrattaccarli lanciando fino a 72 missili. Nel contempo sarà fortificata la presenza marittima con l’invio dell’incrociatore lanciamissili Moskwa, equipaggiato con sistemi lanciamissili tipo S-300. L’unità navale sarà schierata al largo della costa di Latiaka ed avrà la missione di abbattere qualsiasi obiettivo aereo che dovesse essere ritenuto un pericolo per le forze aeree russe. “Avvisiamo che qualsiasi obiettivo che rappresenti un pericolo potenziale per le nostre forze verrà distrutto”, ha dichiarato il capo del Dipartimento dello Stato Maggiore russo, Serguéi Rudskói. Inoltre è stato comunicato che, da questo momento, tutte le operazioni degli aerei da bombardamento russi saranno fatte con la scorta di caccia intercettori.
Nota: L’adozione di queste misure significa che in pratica sarà la Russia a decretare su tutto il territorio siriano la zona di interdizione al volo (“no fly zone”) che era nelle aspirazione della Turchia di Erdogan e nelle intenzioni degli Stati Uniti, per la protezione dei presunti “ribelli moderati” addestrati dalla CIA e riforniti dalla Turchia. Dopo questo episodio la maschera è definitivamente caduta e si è visto che la Turchia, paese membro della NATO, costituisce il retroterra ed il paese protettore dei gruppi terroristi che operano in Siria. Fonti: Veterans Today RT Actualidad Traduzione e nota: Luciano Lago http://www.controinformazione.info/erdogan-e-obama-hanno-mentito-nessuna-sorpresa-per-alcuno-lo-hanno-sempre-fatto/
La Fars News Agency iraniana presentava le immagini del primo T-90MS Tazhil arrivato ad Aleppo presso la 4.ta Divisione. È la versione più avanzata del T-90, prodotta dal 2012 e impermeabile ai missili TOW. L’Esercito arabo siriano intende utilizzare i carri armati T-90MS per ripulire Rasm al-Abad e Dayr Hafar e raggiungere Lago Assad per avanzare a nord fino alle rive dell’Eufrate, raggiungendo il confine con la Turchia. Dopo la riuscita di questa manovra, il gruppo dello SIIL che occupa i giacimenti petroliferi a sud di Raqqa (circa 2500 terroristi) sarà isolato dall’altro gruppo dello SIIL operante nella regione di Aleppo. Lo SIIL non potrà accedere ai valichi di frontiera ad Ayn al-Arab e Jarablus, tra Siria e Turchia, e si potrebbe anche por finire al contrabbando petrolifero in Turchia, da cui lo SIIL ha ottenuto più di 2 miliardi di dollari negli ultimi due anni.
Il vantaggio del T-90MS Tazhil è la protezione di quattro tipi di scudo che ne impediscono la distruzione con i missili TOW. Il primo è il telaio composto da lastre di acciaio laminato. Il secondo (Kontakt-5) è formato da pacchetti tipo ERA (blindature reattive) incollate sulla blindatura. I razzi anticarro esplodono sui mattoni Kontakt-5 consumando l’energia cinetica prima di toccare la blindatura stessa, senza perforarla, avendo perso efficacia. Il terzo tipo di protezione è l’accecamento del missile anticarro utilizzando due sistemi automatici di lanciagranate fumogeni. Il quarto sistema di protezione (Arena-3) è di tipo attivo, basato su un radar che rileva, intercetta e fa esplodere i missili anticarro ad una distanza di 2-3 m dal carro. Una volta che un missile TOW viene lanciato, ne rivela la posizione di tiro sul terreno. Questo è il motivo per cui il T-90MS Tazhil è dotato di un centro di controllo del tiro che usa un display con visore termico Thales, un telemetro laser, un canale di guida del missile e un sistema caricamento proiettili automatico che consente di aprire immediatamente il fuoco colpendo il preciso punto di lancio del TOW prima che sia smontato. Il cannone 2A46M da 125mm di cui è dotato il T-90 MS Tazhil, può lanciare una serie di proiettili e missili anticarro https://aurorasito.wordpress.com/2015/12/02/il-t-90ms-il-carro-armato-antimissile/
Un attacco improvviso dell’aviazione USA in Siria, diretto contro una postazione dell’esercito siriano a Deir ez Zor, nel sud est del paese arabo, ha ucciso quattro soldati e ferito altre 16 persone, causando la distruzione di alcuni mezzi dell’Esercito ed il danneggiamento di un deposito di munizioni. La postazione militare rientra in quelle create dall’Esercito siriano che sta operando per espellere dalla zona i miliziani dell’ISIS, che godono della protezione di alcuni paesi che fanno parte della coalizione internazionale diretta dagli USA.
L’attacco si è verificato proprio mentre gruppi dell’ISIS stavano conducendo una offensiva terrestre contro le postazioni dell’Esercito siriano. Questo attacco è sembrato di fatto una operazione di appoggio aereo a favore dell’ISIS, un attacco effettuato proprio dalla coalizione che a parole afferma di voler combattere il terrorismo dello Stato Islamico.
I soldati uccisi, tutti militari di leva, sono i primi caduti dell’Esercito siriano per mano della coalizione occidentale, visto che fino ad ora i bombardamenti erano diretti verso le posizioni dei terroristi e contro i mezzi che trasportavano il petrolio , dietro autorizzazione dello Stato Islamico, nella regione di Deir Ezzor. Ancora non si conoscono i motivi che hanno determinato l’attacco né la ragione per cui la postazione dell’Esercito sia stata considerata un obiettivo dalle forze aeree della coalizione internazionale. http://www.controinformazione.info/la-coalizione-diretta-dagli-usa-in-siria-colpisce-a-deir-ez-zor-un-avamposto-dellesercito-siriano-che-combatte-contro-i-terroristi-dellisis/?lang=it
I profitti del Califfo
Nè ha detto che le 24 banche che sono attualmente nel territorio occupato da Daesh e attraverso le quali il Califfato ricicla i suoi profitti criminali, specie ma non solo da petrolio, continuano ad operare sui mercati internazionali perché non è stata esclusa dal sistema SWIFT, da cui invece fu esclusa la banca vaticana per far sloggiare lo sgradito papa Ratzinger. Forse Bruxelles, risparmiandoci le scenografiche “cacce all’uomo in città”, potrebbe più decisamente contribuire all’azzeramento del terrore ordinando a Swift di bloccare i conti delle 24 banche.
Sarebbe poco faticoso, perché la sede di SWIFT è a Bruxelles.
http://www.maurizioblondet.it/joeb-biden-dice-la-verita-sullisis-senza-volere/
Il Cremlino e la Casa Bianca si sono intesi nel voler tagliare i finanziamenti di Daesh. Hanno bombardato in Iraq e in Siria le autocisterne della società di Bilal Erdoğan e hanno isolato le banche di Daesh.
Dopo l’annessione dei campi petroliferi di Kirkuk nel giugno 2014, Israele e Francia sono giunti a continuare l’espansione del territorio del Governo regionale curdo dell’Iraq (annessione dei Monti Sinjar) e a lanciare la conquista del territorio non curdo della Siria settentrionale da parte dell’YPG, ora chiamato «Forze democratiche in Siria». Intendono alla fine unire le due entità e proclamare l’indipendenza di uno Stato presunto curdo.
La creazione di uno pseudo-Kurdistan in aree non-curde non ha legittimità rispetto al diritto internazionale. Mira unicamente, con quella del Sud Sudan, a prendere a tenaglia i maggiori stati arabi (Egitto, Siria e Iraq) per realizzare il sogno di una potenza israeliana che va dal Nilo all’Eufrate.
http://www.maurizioblondet.it/la-francia-e-israele-lanciano-una-nuova-guerra-in-iraq-e-in-siria/
Secondo il Presidente (Putin) , l’incidente del Su-24 in Siria va oltre la lotta al terrorismo, è “una pugnalata alla schiena della Russia inferta dai complici del terrorismo. La perdita di oggi è dovuta alla pugnalata alla nostra schiena inferta dai complici del terrorismo. Non riesco a definire altrimenti quanto successo oggi“, ha detto il leader russo. “Il cacciabombardiere russo è stato abbattuto sulla Siria da un missile aria-aria sparato da un caccia F-16 turco, quando l’aereo era a una quota di 6000 metri e a 1 km dal confine turco“. Putin ha osservato che i contatti tra Turchia e Stati membri della NATO, dopo l’attacco all’aereo russo, sembrano un tentativo di mettere l’alleanza al servizio dei terroristi. Il leader russo ha detto che invece di stabilire immediatamente contatti con la Russia dopo l’incidente, “i turchi chiedono ai loro partner della NATO di discutere del problema, per quanto ne sappiamo. Sembra che avessimo abbattuto noi un aereo turco, non viceversa“, ha detto il presidente russo. “Quindi, ciò significa che vogliono che la NATO protegga lo Stato islamico?“ ha osservato Putin. Il presidente ha detto che l’attacco al jet russo avrà conseguenze tragiche per i rapporti tra Russia e Turchia.
https://aurorasito.wordpress.com/2015/11/24/putin-la-russia-non-tollerera-crimini-come-lattacco-allaereo-su-24/
Cosa vuole la Nato?
Di fatto si tratta di frantumare Siria e Iraq e a seguire anche gli altri stati dell’area per renderli fragilissimi, in continua guerra fra loro quindi ottimi acquirenti di armi, ma sostanzialmente in stato coloniale e dipendenti dell’occidente, incapaci di sviluppare politiche proprie e dunque di inserirsi nel gioco della multipolarità planetaria. Last but no least incapaci di costituire un problema serio per Israele pur rimanendo un problema di forza sufficiente a garantire il potere dell’elite di Tel Aviv tramite la permanenza della mentalità da assedio. Dunque una sorta di spartizione etnica come quella avvenuta nei Balcani, intersecata arbitrariamente con quella religiosa e con gli interessi economici delle multinazionali del petrolio. Come si vede è previsto anche un Kurdistan, con un territorio molto più vasto di quello effettivamente popolato da maggioranza curde, per il quale si è già provveduto ad annientare il partito curdo siriano marxista-leninista YPG (ormai denominato «Forze democratiche di Siria») per costringerlo al dominio del curdo ultra servo di Washington, Massoud Barzani. Ci sarà poi un ‘area sunnita, il Sunnistan sotto tutela anglo francese, un’area sciita, il Shiitistan di competenza diretta Usa, diviso dall’Arabia Saudita da uno stato Nord Arabo derivante da una esplosione del regno di Riad considerata prima o poi inevitabile. Della Siria rimarrebbe la fascia costiera e un po’ di territorio interno ai confini del Libano che farebbe di Damasco poco più di una città stato.
https://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2015/11/24/la-terza-guerra-siriana/
Cosa vuole Erdogan?
Era l’8 ottobre 2014, il generale tedesco (ora a riposo ) si chiama Harald Kujat, e in qualità di membro della Commissione Militare NATO denunciava – durante una trasmissione ARD-TV, Anne Will – che Ankara stesse cercando di invocare la clausola articolo 5 (che obbliga i membri della NATO ad intervenire a fianco di un suo membro minacciato) per i suoi interessi loscamente locali.
…
Perché il Sultano di Ankara non ha affatto rinunciato al suo caro progetto di zona-cuscinetto proteggi-ribelli. Il 9 novembre scorso, il suo primo ministro, Davutoglu, sé fatto intervistare da Christiana Amanpour (CNN) ed ha rilanciato la proposta di una invasione militare di terra per crearla: “…Truppe di terra è qualcosa di cui dobbiamo parlare insieme (con gli alleati, ndr.) e condividere…occorre una strategia con campagna aerea e truppe al suolo integrate…non possiamo farlo da soli”.
http://www.maurizioblondet.it/tutti-in-guerra-contro-lisis-come-voleva-erdogan/
Il Ministero russo ha comunicato che si stanno adottando un insieme di misure per evitare il verificarsi di incidenti similari a qullo dell’aereo abbattuto. La base aerea russa di Jmeimim, in Siria, avrà in dotazione il sistema antiaereo S-400.Tale sistema missilistico di lungo raggio è il più avanzato sistema in dotazione alla Russia e consente di centrare più bersagli in movimento alla velocità di 4.500 Mt. al secondo. Il sistema S-400 può tenere sotto tiro fino a 36 obiettivi aerei di qualsiasi tipo (aerei o missili) e contrattaccarli lanciando fino a 72 missili. Nel contempo sarà fortificata la presenza marittima con l’invio dell’incrociatore lanciamissili Moskwa, equipaggiato con sistemi lanciamissili tipo S-300. L’unità navale sarà schierata al largo della costa di Latiaka ed avrà la missione di abbattere qualsiasi obiettivo aereo che dovesse essere ritenuto un pericolo per le forze aeree russe. “Avvisiamo che qualsiasi obiettivo che rappresenti un pericolo potenziale per le nostre forze verrà distrutto”, ha dichiarato il capo del Dipartimento dello Stato Maggiore russo, Serguéi Rudskói. Inoltre è stato comunicato che, da questo momento, tutte le operazioni degli aerei da bombardamento russi saranno fatte con la scorta di caccia intercettori.
Nota: L’adozione di queste misure significa che in pratica sarà la Russia a decretare su tutto il territorio siriano la zona di interdizione al volo (“no fly zone”) che era nelle aspirazione della Turchia di Erdogan e nelle intenzioni degli Stati Uniti, per la protezione dei presunti “ribelli moderati” addestrati dalla CIA e riforniti dalla Turchia. Dopo questo episodio la maschera è definitivamente caduta e si è visto che la Turchia, paese membro della NATO, costituisce il retroterra ed il paese protettore dei gruppi terroristi che operano in Siria. Fonti: Veterans Today RT Actualidad Traduzione e nota: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/erdogan-e-obama-hanno-mentito-nessuna-sorpresa-per-alcuno-lo-hanno-sempre-fatto/
La Fars News Agency iraniana presentava le immagini del primo T-90MS Tazhil arrivato ad Aleppo presso la 4.ta Divisione. È la versione più avanzata del T-90, prodotta dal 2012 e impermeabile ai missili TOW. L’Esercito arabo siriano intende utilizzare i carri armati T-90MS per ripulire Rasm al-Abad e Dayr Hafar e raggiungere Lago Assad per avanzare a nord fino alle rive dell’Eufrate, raggiungendo il confine con la Turchia. Dopo la riuscita di questa manovra, il gruppo dello SIIL che occupa i giacimenti petroliferi a sud di Raqqa (circa 2500 terroristi) sarà isolato dall’altro gruppo dello SIIL operante nella regione di Aleppo. Lo SIIL non potrà accedere ai valichi di frontiera ad Ayn al-Arab e Jarablus, tra Siria e Turchia, e si potrebbe anche por finire al contrabbando petrolifero in Turchia, da cui lo SIIL ha ottenuto più di 2 miliardi di dollari negli ultimi due anni.
Il vantaggio del T-90MS Tazhil è la protezione di quattro tipi di scudo che ne impediscono la distruzione con i missili TOW. Il primo è il telaio composto da lastre di acciaio laminato. Il secondo (Kontakt-5) è formato da pacchetti tipo ERA (blindature reattive) incollate sulla blindatura. I razzi anticarro esplodono sui mattoni Kontakt-5 consumando l’energia cinetica prima di toccare la blindatura stessa, senza perforarla, avendo perso efficacia. Il terzo tipo di protezione è l’accecamento del missile anticarro utilizzando due sistemi automatici di lanciagranate fumogeni. Il quarto sistema di protezione (Arena-3) è di tipo attivo, basato su un radar che rileva, intercetta e fa esplodere i missili anticarro ad una distanza di 2-3 m dal carro. Una volta che un missile TOW viene lanciato, ne rivela la posizione di tiro sul terreno. Questo è il motivo per cui il T-90MS Tazhil è dotato di un centro di controllo del tiro che usa un display con visore termico Thales, un telemetro laser, un canale di guida del missile e un sistema caricamento proiettili automatico che consente di aprire immediatamente il fuoco colpendo il preciso punto di lancio del TOW prima che sia smontato. Il cannone 2A46M da 125mm di cui è dotato il T-90 MS Tazhil, può lanciare una serie di proiettili e missili anticarro
https://aurorasito.wordpress.com/2015/12/02/il-t-90ms-il-carro-armato-antimissile/
Un attacco improvviso dell’aviazione USA in Siria, diretto contro una postazione dell’esercito siriano a Deir ez Zor, nel sud est del paese arabo, ha ucciso quattro soldati e ferito altre 16 persone, causando la distruzione di alcuni mezzi dell’Esercito ed il danneggiamento di un deposito di munizioni. La postazione militare rientra in quelle create dall’Esercito siriano che sta operando per espellere dalla zona i miliziani dell’ISIS, che godono della protezione di alcuni paesi che fanno parte della coalizione internazionale diretta dagli USA.
L’attacco si è verificato proprio mentre gruppi dell’ISIS stavano conducendo una offensiva terrestre contro le postazioni dell’Esercito siriano. Questo attacco è sembrato di fatto una operazione di appoggio aereo a favore dell’ISIS, un attacco effettuato proprio dalla coalizione che a parole afferma di voler combattere il terrorismo dello Stato Islamico.
I soldati uccisi, tutti militari di leva, sono i primi caduti dell’Esercito siriano per mano della coalizione occidentale, visto che fino ad ora i bombardamenti erano diretti verso le posizioni dei terroristi e contro i mezzi che trasportavano il petrolio , dietro autorizzazione dello Stato Islamico, nella regione di Deir Ezzor. Ancora non si conoscono i motivi che hanno determinato l’attacco né la ragione per cui la postazione dell’Esercito sia stata considerata un obiettivo dalle forze aeree della coalizione internazionale.
http://www.controinformazione.info/la-coalizione-diretta-dagli-usa-in-siria-colpisce-a-deir-ez-zor-un-avamposto-dellesercito-siriano-che-combatte-contro-i-terroristi-dellisis/?lang=it