L’ AlieNato turco

il Simplicissimus

traiettoria dell'aereo russo abbattutoCome al solito l’informazione si ferma alla soglie del potere e quindi alle opinioni pubbliche viene ammannito il solito pater ave e gloria della Nato e dei governi da essa dipendenti: certo ci si rende conto della gravità dell’abbattimento dell’aereo russo, di ciò che esso prefigura, ma ci si nasconde dietro il pretesto di una  presunta violazione dello spazio aereo turco da una parte per cercare di dare un qualche barlume di legittimità alle azioni Ankara, dall’altra per coprire l’evidente intento turco di impedire in tutti i modi quella guerra all’Isis che oggi fiorisce negli intenti degli alleati e nelle sue prefiche mediatiche. Ma la Nato che nasconde anni di ambiguità e bugie, invece di bacchettare il sultano Erdogan, se ne fa portavoce e difensore d’ufficio.

La cosa è ridicola per non dire infame perché stando alle informazioni dei turchi, sintetizzate dalla cartina concessa dalle autorità di Ankara all’ufficio stampa della Nato…

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7 thoughts on “L’ AlieNato turco

  1. La Russia assicura che l’aereo, il SU-24, non stava minacciando la Turchia né aveva violato il suo spazio aereo quando è stato abbattuto dopo aver completato una missione di attacco contro il denominato Stato Islamico nel territorio siriano. Il Ministero della Difesa Russo ha pubblicato questo Martedì un video dei voli dove ha avuto luogo l’abbattimento del Su-24 russo che conferma che l’aereo non aveva violato lo spazio aereo turco come afferma il Governo di Recep Erdogan. Nel video si osserva che il SU-24 non ha violato lo spazio aereo della Turchia, al contrario del F-16 Turco che ha attraversato la frontiera con la Siria per attaccare il caccia bombardiere russo.
    http://www.controinformazione.info/la-russia-smonta-la-versione-della-turchia-sullabbattimento-del-su-24/

  2. Erdogan ha usato molto accortamente le fiumane di rifugiati come mezzo di pressione, ma è la Merkel che li ha chiamati. Infatti, si legeg sul giornale svizzero Le Temps,

    “La Turchia ha promesso la sua piena cooperazione all’Unione Europea nella gestione della crisi dei rifugiati. In contropartita, ha ottenuto lo sveltimento dei negoziati per la sua adesione alla UE. Ma già in un primo tempo i viaggiatori turchi saranno esenti da visti per soggiorni brevi nei paesi europei”: già in un primo tempo, ossia : subito, prima che sia conclusa la pratica di adesione. Inoltre “l’aiuto finanziario europeo destinato all’accoglienza dei rifugiati nel suo territorio sarà aumentato”.
    http://www.maurizioblondet.it/merkel-ha-fatto-entrare-erdogan-nella-ue-e-tutti-zitti/

  3. Se Ankara opta per la missione suicida di buttare giù un altro Su-24, o un Su-34, la Russia semplicemente cancellerà lo spazio aereo lungo tutto il confine con gli S-400. Se Ankara sotto la copertura della NATO risponde lanciando l’esercito turco contro le posizioni russe, la Russia userà missili nucleari, trascinando la NATO in guerra non solo in Siria, ma potenzialmente anche in Europa. E questo implicherebbe l’uso di missili nucleari per mantenere l’uso strategico russo del Bosforo aperto. Ecco perché possiamo fare un parallelo della Siria di oggi come l’equivalente di Sarajevo 1914.
    http://www.controinformazione.info/vuoi-la-guerra-la-russia-e-pronta-alla-guerra/

  4. La NATO diventa quindi palesemente uno strumento di difesa dello “stato canaglia” che sostiene i gruppi terroristi in Siria ed in Iraq, un sistema militare che appoggia la feroce repressione che il governo turco attua contro le popolazioni curde ed i miliziani curdi che combattono i terroristi dell’ISIS. La NATO è di fatto il braccio militare dell’egemonia USA e viene utilizzato per schiacciare tutti coloro che combattono per la propria sovranità, che siano curdi, siriani o iracheni o libici. Non si può scordare che fu proprio la NATO, nel 2011, a sostenere ed appoggiare i gruppi terroristi di Al Qaeda che operavano in Libia per rovesciare il regime del colonnello Gheddafi, la stessa NATO fornì poi l’assistenza logistica per trasferire parte di quei gruppi con i loro armamenti pesanti (saccheggiati dai magazzini libici) in Siria per rovesciare il governo di Bashar al-Assad, dopo aver inscenato un “finta rivolta” per giustificare l’azione armata contro quel paese. In queste operazioni ci fu l’appoggio entusiasta di Hollande, di David Cameron e dello stesso Erdogan che auspicò che Aleppo sarebbe presto divenuta le 82a provincia turca. Il governi europei che sostengono acriticamente tutte le iniziative della NATO, sono ugualmente responsabili , anche se continuano ipocritamente a suonare la “grancassa” propagandistica della “lotta al terrorismo dell’ISIS” mentre inviano aerei, navi, personale ed attrezzature militari ad aiutare l’Esercito turco nella sua opera di repressione.
    http://www.controinformazione.info/la-nato-a-sostegno-della-turchia-mentre-spuntano-altre-prove-della-complicita-di-ankara-con-lisis/

  5. Grecia. Le forze aeree turche hanno violato ripetutamente lo spazio aereo greco nel 2014. Quanto ripetutamente? Solo 2 mila e 244 volte. Secondo i greci, la frequenza di queste violazioni è deliberata, ed ha lo scopo di aggravare la situazione finanziaria di Atene, alleato nella NATO: ad ogni violazione i caccia ellenici devono comunque decollare per ricacciare gli intrusi, e ciò costa, per 2244 volte, centinaia di milioni.

    http://www.politico.eu/article/turkey-buzzes-weakened-greece-military-airspace/

  6. Katar: il felice principato che arde dalla voglia di vendere a noi europoidi il suo gas, superando la ragguardevole distanza con un facile accorgimento: rovesciare l’attuale governo della Siria, ha in allestimento sul proprio territorio una base militare turca permanente: tremila uomini, e forze aeronavali adeguate. Nel darne l’annuncio a dicembre ambasciatore turco in Katar, Ahmet Demirok: “Non stiamo costruendo una nuova alleanza, ma riscoprendo gli storici e fraterni legami” (di quando il Katar era parte dell’impero Ottomano, che andava dalla Bosnia a Golfo Arabico). E’ appena il caso di ricordare che il Katar non è solo uno dei massimi finanziatori di DAESH, ma che è anche sede della più grossa base Usa nell’area, con 10 mila soldati, ad Al Udeid. Domanda: Washington avrà dato il suo placet all’insediamento turco? E come domandarsi se Washington a dato il suo assenso all’abbattimento del Sukhoi russo da parte dell’aviazione turca: silenzio. Magari sarebbe il caso di chiedere al nostro massimo alleato nella NATO, la sola Superpotenza rimasta – che ci protegge e difende – se per caso ha deciso di lasciare in gestione a Erdogan e al reuccio wahabita l’area medio-orientale, dopo averla ridotta ad un grumo di devastazioni e di sangue? Giusto per sapere a cosa ci serve stare nella NATO, a noi, e così ci guadagniamo ad obbedire agli ordini euro-occidentali.

    http://www.reuters.com/article/us-qatar-turkey-military-idUSKBN0TZ17V20151216

  7. Membro della Nato dal 1952, è uno dei cinque stati che fanno parte della politica di condivisione nucleare dell’alleanza, assieme a Belgio, Germania, Italia e Paesi Bassi. Un totale di 90 bombe nucleari B61 sono ospitate presso la base aerea di Adana, di cui 40 sono assegnate per l’uso da parte dell’aviazione turca, un programma di modernizzazione dal valore di 160 miliardi di dollari iniziato nel 1998 e spalmato su un periodo di 20 anni e dunque tuttora in corso, una spesa militare che nel 2014 è stata pari al 2,2% del Pil , quando la media dei paesi Nato in Europa è dell’1,6% , la Turchia risulta insieme agli Stati Uniti tra le più grandi forze armate della Nato e la più forte potenza militare del Medio Oriente oltre ad Israele.
    http://www.controinformazione.info/uno-strano-attentato-ad-istambul-sara-questo-il-pretesto-che-cercava-erdogan-per-procedere-allinvasione-della-siria/

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