Kaliningrad
Ora,la Nuland, venerdì 15 gennaio, “meno di 24 ore dopo che era stato annunciato l’incontro tra Sergei Lavrov e John Kerry per il 20, e solo un giorno prima che lo sanzioni sull’Iran venissero levate, l’aereo della Nuland fa’ una improvvisa deviazione dalla rotta da Vilnius a Berlino e atterra nella base russa preso Kaliningrad” (l’antica Koenigsberg, enclave russa dalla seconda guerra mondiale, praticamente in Polonia). La megera dell’Apocalisse aveva chiamato pochi giorni prima il Kremlino per chiedere un incontro personale con Putin. Putin aveva di meglio da fare, ma manda all’incontro il suo più influente assistente, Surkov. Il quale atterra a Kaliningrad il 14; la Nuland atterra il 15. I due hanno un colloquio di quattro ore a porte chiuse, senza alcun testimone. Secondo la versione ufficiale, avrebbero parlato dell’applicazione di Minsk II per l’armistizio nel Donbass: cosa smentita dai fatti, visto che Kiev ha subito dopo violato ancor più platealmente gli accordi.
Tutti i partiti che in Europa sono critici della NATO, i leader che hanno posizioni euroscettiche o hanno biasimato l’imposizione di sanzioni alla Russia saranno posti sotto indagine dai servizi degli Stati Uniti. Il Congresso sospetta che siano “pagati da Putin” e ha incaricato il coordinatore di tutti i servizi d’intelligence Usa, James Clapper, di condurre una profonda indagine. “E’ evidente l’ingerenza russa” ha detto un anonimo alto funzionario Usa al Telegraph, volta a “minare la coesione politica euro-atlantica, favorire l’agitazione contro i programmi di difesa missilistica della NATO minare gli sforzi per trovare alternative all’energia russa”. Evidentemente al soldo di Mosca sono anche quelli che disgregano l’unità europea”.
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