Vespri siciliani

Laura Boldrini, regalandoci il seguente discorso: “Siamo un Paese che invecchia mentre aumenta il numero di giovani che decide di lavorare o studiare all’estero. Se non si invertirà questa tendenza è stato calcolato che per garantire una popolazione di 66 milioni di italiani, il nostro Paese dovrà consentire l’accesso ogni anno a 300-400 mila migranti, altrimenti la popolazione italiana scenderà al di sotto dei 45 milioni”. Qualcuno dovrebbe spiegare alla signora Boldrini – fatta eleggere in Sicilia, grazie al Porcellum, dai signori di Sel – che i giovani siciliani non “scelgono di lavorare o studiare all’estero”. I giovani Siciliani, egregia signora Boldrini, sono costretti ad emigrare perché in Sicilia manca il lavoro. E sa perché manca il lavoro, eminente presidentessa della Camera dei deputati? Perché lo Stato, ormai da più di un decennio, non investe nel Sud i fondi ordinari, come ripetutamente denunciato dalla SVIMEZ. Perché nel 2015 – lei da presidente dell’assemblea di Montecitorio dovrebbe saperlo – il Governo Renzi ha scippato 12 miliardi di Euro al Mezzogiorno e li ha dirottati per oltre il 90% alle imprese del Centro Nord Italia con il Jobs Act dimostratosi fallimentare. Non solo, presidente Boldrini, lo Stato ci nega i fondi ordinari, ma ci ruba anche i fondi PAC (che in maggioranza sono fondi europei destinati alle Regioni ad Obiettivo Convergenza) per ottenere, alla fine un miserabile aumento dell’occupazione del 0,00, millantato come grande vittoria, tra il ridicolo e il grottesco, dall’ISTAT. La Sicilia, poi, signora Boldrini, mentre lei occupa lo scranno di presidente della Camera dei deputati ha subito lo scippo di 915 milioni di Euro nel 2013, di un miliardo e 400 milioni di Euro circa nel 2014, di un miliardo e 250 milioni di Euro circa nel 2015 e di un miliardo e 260 milioni di Euro quest’anno. Più tutte le entrate che, a norma di Statuto, spettano alla Regione, ma che il Governo Renzi ha incamerato, dall’IVA all’IRPEF. Poi arriva lei e ci viene a dire che siccome i giovani “scelgono” di lavorare all’estero, noi siciliani possiamo anche essere sostituiti dai migranti. Ci penseranno loro a prendere il posto di chi sarà costretto a lasciare la Sicilia. Cosa sarebbe, questo, presidente Boldrini, il progetto politico per la Sicilia della Sinistra Italiana di Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre, i due ‘geni’ che hanno intruppato nel loro partito – che visto dalla Sicilia sembra fallito ancor prima di nascere – lei, Sel e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando con tutte le sue clientele? Sa, presidente Boldrini, perché la Sicilia è diventata l’ultima delle colonie italiane? Perché la nostra Regione è governata dagli ‘ascari’ e perché a Roma i Siciliani sono rappresentati anche da personaggi come lei: ovvero da parlamentari nazionali che, in questi anni, non hanno alzato un dito per difendere la nostra Regione dagli scippi del Governo nazionale. Quanto alla solidarietà verso i migranti, egregia presidente Boldrini, questa è il frutto della nostra civiltà. Più che le sue parole, la Sicilia avrebbe bisogno di risorse, dal momento che sono state le nostre città, le nostre strutture sanitarie e tutta la popolazione siciliana a dare ospitalità ai migranti. Ciò posto, se quella vista oggi a Palermo è la sinistra alternativa al PD di Renzi, beh, c’è veramente da ridere! Fonte: I Nuovi Vespri.it

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