Così (come aveva previsto Houellebeck nel suo Soumission) l’Europa ufficiale si rende da sé una terra di dhimmitudine, invitando i profughi stessi a trattarci come dhimmi (lo status giuridico inferiore che nelle terre dell’Islam spetta ai non-musulmani). Ed questo atteggiamento ufficiale che provoca la rivolta, e l’ascesa politica dei “partiti di destra”, e il rigetto della “accoglienza”- classico caso di eterogenesi dei fini. In Svezia, nel settembre 2015, a rifiutarla erano il 29 per cento; già a novembre, il rifiuto è salito al 49. Due terzi dei tedeschi rifiutano di dare un ulteriore mandato alla Merkel. Dal 41 al 48 per cento degli europei vogliono un referendum per decidere se stare nella UE o no.
In Usa, Donald Trump ha dichiarato che non farà entrare nemmeno un musulmano, lui presidente. E “anche se non vince la Casa Bianca”, si è allarmato il Financial Times, “ha sdoganato delle idee che eravamo riusciti a tener fuori dallo spazio pubblico”, delegittimandole.
L’articolo L’Europa che si rende Dhimmiland è tratto da Blondet & Friends, che mette a disposizione gratuitamente gli articoli di Maurizio Blondet assieme ai suoi consigli di lettura.
Tuttavia l’Unione Europea non sente le voci di allarme che si sono più volte sollevate da parte dei servizi di intelligence austriaci, tedeschi ed ungheresi e si piega ai ricatti della Turchia che vuole ingresso libero per i suoi cittadini e l’Italia in particolare dispone l’ accoglienza indiscriminata per tutti i migranti che varcano il Mediterraneo dalla Libia, incoraggiando di fatto il traffico e gli sbarchi. Risulta ben noto che il traffico dei migranti dalla Libia viene gestito dai gruppi dell’ISIS che sono in quel paese e che si finanziano con quel traffico di carne umana che fornisce loro svariati miliardi ogni anno, utili anche per acquistare armi e per infiltrare i loro elementi in Europa.
http://www.controinformazione.info/missili-usa-consegnati-ai-terroristi-utilizzati-contro-aerei-di-linea-aereo-egiziano-colpito-e-scomparso/
La portaerei russa Admiral Kuznetsov parteciperà, dal primo di Luglio, alle operazioni di difesa della Siria contro i gruppi terroristi patrocinati dall’estero. Questo il comunicato del Comando russo che ha confermato che la portaerei sta navigando alla volta delle acque del Mediterraneo, verso le coste siriane, dove si andrà a posizionare a largo della base russa di Tartous. Dal momento in cui sarà disponibile la forza aerea imbarcata sulla portaerei, formata da caccia Su-33, Su-25, Mig.25 3 Mig-29, oltre agli elicotteri K-27, K-29, la nuova base aerea di Hamimim, nella zona di Latakia, attrezzata di recente dai russi, non sarà più indispensabile per l’Esercito russo e siriano
http://www.controinformazione.info/la-portaerei-russa-admiral-kuznetsov-si-dirige-verso-la-siria-per-difendere-la-siria-dagli-attacchi-dei-terroristi-e-dei-loro-patrocinatori/
Coloro che praticano con solerzia il disincanto verso il “complottismo antioccidentale” sono proprio coloro che, poi, si mostrano maggiormente disposti a bere, senza critiche, la bufala del buonismo occidentale. Per comprendere la selettività “antropologica” con la quale le nazioni nordeuropee guardano all’ondata migratoria – i muri servono anche a questo, a selezionare, sulla base della loro utilità per il capitale, chi può passare e chi no – basta chiedersi cosa succede in un mercato quando sopraggiunge un ingegnere straniero con ottime competenze tecniche ma disposto a lavorare per la metà di un suo collega indigeno.
http://www.maurizioblondet.it/brevi-riflessioni-dattualita-sulloccidente-terminale-luigi-copertino/