Obblighi NATO

Active Fence della NATO è operativa dal 2012: su richiesta della Turchia, che aveva chiesto il supporto  della NATO “per proteggersi dai missili siriani”  –   traduzione dalla neolingua: in preparazione dell’attacco al territorio siriano e nel progetto di costituire una no-fly zone dove potesse essere al riparo Deesh, Al Nusrah, insomma tutti i terroristi islamici racimolati da  mezzo  mondo con i soldi  di Cia e Sauditi.

Gli Usa prontamente accettarono,  e posizionarono al confine turco-siriano  i loro formidabili missili  MIM-104 Patriot , a cui si alternarono poi Patriot olandesi e germanici.  Dopo l’abbattimento dell’aereo russo  – attenzione – il Pentagono ha ritirato i suoi Patriot:  metà per dispetto  (eErdogan non li aveva avvertiti) e per far capire al sultano che non si lasciavano trascinare nelle sue guerre; ma ha ordinato ai suoi vassalli inferiori di fare il lavoro di “protezione dell’alleato turco”.  Così sono subentrati i missili di Madrid, e adesso tocca a noi.  Inseriti nell’immenso apparato di provocazione-intimidazione allestito dagli Usa per i russi:  due portaerei,   cacciatorpedinieri lanciamissili nel Mar Nero,  eccetera.  Insomma “I nostri ragazzi” e i nostri missili sono lì per coprire Daesh, Al Nusrah, e tutti gli altri gruppi terroristici islamisti pagati dagli americani e sauditi, e coltivati da Erdogan, e messi a malpartito dall’aviazione di Putin, onde possano riprendere la guerra al regime siriano e ai suoi alleati, Mosca, Teheran,  Hezbollah.

Siamo in  guerra a fianco dei turchi e dei terroristi islamici, potenziale bersaglio di Mosca. Giusto  per saperlo.

estratto da http://www.maurizioblondet.it/italiani-guerra-turchia/

se la cosa desta un minimo del vostro interesse (impegnati come siete a seguire gli europei di calcio) leggete tutto l’articolo

7 thoughts on “Obblighi NATO

  1. Oltre al Samp –T l’Italia ha inviato anche 130 militari provenienti dal 4° reggimento “Peschiera” di Mantova e dal Comando Artiglieria Controaerei di Sabaudia. Lo stesso ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel corso dell’informativa sulle missioni internazionali che si è svolta dinnanzi alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, ha illustrato le modalità e le ragioni della presenza di soldati italiani in Turchia. Una missione che costerà all’Italia 7.281.146 euro.

  2. Le 3 fregate classe Admiral Grigorovich sono le prime grandi navi da guerra di superficie ad entrare nella Flotta del Mar Nero dal crollo dell’URSS. Tutte le altre grandi navi di superficie in servizio presso la Flotta del Mar Nero furono costruite negli anni ’80, con la più vecchia, il cacciatorpediniere lanciamissili Smetlivij, risalente al 1969. L’arrivo dell’Admiral Grigorovich inverte un lungo periodo di degrado, con lo status della Flotta del Mar Nero in precedenza incerto per via dei dubbi sul futuro della fondamentale base navale di Sebastopoli.
    https://aurorasito.wordpress.com/2016/06/14/la-russia-rafforza-la-flotta-del-mar-nero/

  3. “Gli aerei da guerra russi hanno colpito i terroristi siriani sostenuti dal Pentagono con una serie di attacchi aerei all’inizio della settimana, trascurando diversi avvertimenti dei comandanti degli Stati Uniti in ciò che gli ufficiali statunitensi definiscono l’atto più provocatorio della campagna aerea di Mosca in Siria iniziata lo scorso anno. Gli attacchi hanno colpito una base vicino al confine giordano, lontano dalle zone in cui i russi erano precedentemente attivi, colpendo le forze appoggiate dagli USA che combattono i militanti dello Stato islamico… Questi ultimi attacchi si sono verificati sul lato opposto del Paese in cui di solito vi sono le operazioni russe, presso Tanf, paese vicino laddove i confini di Giordania, Iraq e Siria s’incontrano… L’attacco russo ha colpito una piccola base dei ribelli dove radunavano forze e mezzi, in una desolata zona non popolata, vicino al confine. Circa 180 ribelli vi erano nell’ambito del programma del Pentagono per addestrare ed equipaggiare i combattenti contro lo Stato islamico. Quando i primi attacchi hanno colpito, i ribelli chiamarono il centro di comando degli Stati Uniti in Qatar, dove il Pentagono orchestra la guerra aerea contro Stato islamico”. Gli aviogetti statunitensi arrivarono e gli aviogetti russi se ne andarono. Quando gli aviogetti statunitensi se ne andarono per rifornirsi, gli aviogetti russi tornarono colpendo di nuovo. Presumibilmente 2 terroristi agenti degli statunitensi furono eliminati e 18 feriti. La mattina successiva, un altro attacco ha colpito lo stesso obiettivo. Non era un caso, ma un’operazione ben pianificata e la risposta del portavoce russo lo chiarisce: “Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov confermava l’attacco dicendo ai giornalisti che è difficile distinguere i diversi gruppi terroristi dal cielo”. Traduzione: “Se non è possibile separare le vostre forze da al-Qaida e separarle designando zone esclusivamente”moderate”, non possiamo farci niente“. Le forze presso Tanf sono supportate dall’artiglieria della Giordania e dalla forza aerea degli USA dall’Iraq. Forze speciali inglesi e giordane fanno parte della componente terrestre (e probabilmente sono la maggior parte dei combattenti “siriani”). Non c’è al-Qaida, e i russi lo sanno bene, ma hanno voluto chiarire che o c’è una separazione dappertutto o da alcuna parte. D’ora in avanti finché gli Stati Uniti non separeranno nettamente al-Qaida dalle forze supportate dagli USA, saranno colpite indiscriminatamente ovunque e in qualsiasi momento.
    https://aurorasito.wordpress.com/2016/06/19/siria-lattacco-a-sorpresa-russo-spazza-via-la-tattica-ritardante-di-kerry/

  4. Ma gli Usa stavolta non si sono fermati a questo: la portaerei Dwigth Eisenhower è entrata nel Mediterraneo per affiancarsi per due settimane (la convenzione di Montreux vieta al naviglio militare di Paesi non rivieraschi di rimanere in quelle acque per più di 21 giorni) all’Harry Truman che vi si trova già, con la scusa di condurre operazioni nei cieli siriani ed iracheni contro l’Isis (eterno alibi). Era dal 2003 che un Carrier Strike Group non vi stazionava e la presenza di ben due di essi nelle acque orientali di questo mare è un fatto del tutto eccezionale: una dimostrazione muscolare proprio dove incrociano le navi della Task Force russa. Malgrado gli ovvi accordi preventivi più o meno taciti, per evitare sviluppi imprevedibili, è evidente l’intenzione di montare volutamente la tensione. Sono tutti atti calcolati che hanno l’unico scopo di continuare l’operazione iniziata col golpe di Euromajdan, sviluppatasi con la guerra e le sanzioni alla Russia e che ora procede di provocazione in provocazione per evitare qualunque distensione. Un’operazione mirata a spezzare la vasta area di cooperazione naturale fra Ue e Russia, da cui gli Usa sarebbero stati esclusi, rinfocolando odi e suscitando contrapposizioni, un’operazione che reca costi altissimi riversati tutti sulle spalle dell’Europa. Fa specie vedere un intero Continente assoggettarsi al gioco di Washington, seguendo gli assurdi revanscismi di alcuni Governi e accettando una sudditanza anche quando è puro autolesionismo. Fonte: Il Faro sul Mondo

  5. il Pentagono ha deciso di utilizzare il gruppo curdo YPG per combattere lo Stato islamico e conquistare la città di Raqqa, capitale dello SIIL. 500 forze speciali del Pentagono, con insegne delle YPG (scudo verde con stella rossa al centro), combattono a fianco del gruppo curdo. Gli aerei della coalizione anti-Stato islamico guidato dagli Stati Uniti e basati in Turchia, forniscono il supporto aereo ai combattenti curdi. Ciò rappresenta una sfida di Washington alla Turchia, membro della NATO, dato che i curdi sono nemici mortali dei turchi.
    Secondo la Convenzione di Montreux del 1936 sul Bosforo e i Dardanelli, le navi da guerra dei Paesi non rivieraschi sul Mar Nero, dal dislocamento superiore alle 10000 tonnellate, non possono entrare. Se diverse navi dei Paesi della NATO entrano nel Mar Nero, il tonnellaggio totale non deve superare le 45000 tonnellate e i sottomarini devono navigare solo in superficie. Tutti i vascelli non costieri possono stazionare fino a 21 giorni nel Mar Nero.
    https://aurorasito.wordpress.com/2016/06/21/la-fallita-invasione-nato-della-russia-dal-mar-nero/

  6. “In quanto alla tesi della natura esclusivamente difensiva della Alleanza (NATO), occorre ricordare i drammatici risultati elle operazioni svolte dalla NATO in Yugoslavia ed in Libia, è in grado la Ursula von der Leyen [ministro difesa tedesca] di spiegare a tutti da cosa si difendeva la NATO in questi paesi? Ha domandato il generale Konashénkov alla ministra.”
    http://www.controinformazione.info/risposta-russa-alle-richieste-della-ministra-della-difesa-tedesca/

  7. …la NATO ha trovato un altro pretesto per la guerra, valutando che potrebbe ora avere motivi per attaccare la Russia quando ha annunciato che se un paese membro della NATO diventa vittima di un attacco informatico da parte di persone in un paese non NATO come la Russia o la Cina, le clausole dell’ articolo V della NATO sulla “difesa collettiva” impongono che ogni paese membro della NATO si unisca al paese membro della NATO attaccato, se questo decide di reagire contro il paese attaccante.
    http://vocidallestero.it/2016/07/03/zerohedge-email-trafugate-confermano-che-la-nato-preme-per-lescalation-del-conflitto-con-la-russia/

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