N.B. Questo articolo è stato scritto PRIMA dei fatti di Nizza.
Patrick Calvar, capo della Direzione Generale di Sicurezza Interna di Francia, ha dichiarato, nel corso di una udienza ai componenti della Commissione parlamentare francese, che il suo paese “Si trova sull’orlo di una guerra civile”. Calvar ha riferito che la situazione in Francia “si trava tanto sull’orlo del precipizio che soltanto mancherebbe l’episodio di un nuovo attacco terroristico islamico per provocare una reazione a catena che porterebbe beneficio all’estrema destra”. Nelle dichiarazioni rilasciate al giornale francese Le Figaro, Calvar, ha detto che, seguendo il suo criterio: “Questo conflitto civile andrà ad essere quasi inevitabile e basterebbe soltanto un un altro attacco che dovesse accadere ancora sul suolo francese che questo farebbe da scintilla nel provocarlo”. Con riferimeto a questo Calvar ha paventato anche la possibilità di potenziali attacchi con auto bomba. Pertanto, secondo il capo dell’Intelleigence francese, bisognerà bloccare ed anticipare le mosse di tutti questi gruppi , per impedire il possibile scontro, quasi inevitabile, tra i gruppi di estrema destra ed i mussulmani se si produrranno nuovi attacchi islamisti in Francia. Secondo Calvar, questa possibilità prospetta una minaccia maggiore che non quella dello stesso terrorismo. Il capo dell’intelligence ha avvisato che “L’Europa si trova in un grande pericolo e che l’estremismo sta crescendo da tutte le parti”. I commento del capo della Direzione Generale di Sicurezza Interna di Francia, coincide nel tempo con le avvertenze fatte dall’ex capo del M16, , Richard Dearlove, il quale anche lui aveva detto che l’Europa si sarebbe trovata ad affrontare una “sollevazione populista” se i governi non predono il controllo della crisi migratoria. Anhe gli esperti della sicurezza di Germania hanno messo sull’avviso la cancelliera Angela Merkel che la classe media di trova sempre più radicalizzata per causa della crisi migratoria delle frontiere aperte. Tutto sembra indicare che l’Europa potrebbe sperimentare ina ondata di forte tensione in cui la crisi migratoria, il terrorismo e l’estrema destra, si retroalimenterebbero da soli. Nota: Alcuni analisti cercano di capire il senso di questi avvertimenti fatti dal capo dell’Intelligence nella necessità di interpretare questi come segnali del varo di un possibile “stato di pericolo” , con il pretesto di un qualche tragico avvenimento, che consentirebbe al Governo Hollande/Valls di decretare uno stato di emergenza utile per mettere fuori legge alcuni gruppi politicamente ostili, condurre una repressione e limitare la base di consenso del partito della Marine Le Pen, il Front National che sta rapidamente crescendo nei consensi e rappresenta un pericolo per i detentori del potere politico ed economico in Francia. Una strategia della tensione in “salsa francese”,con le opportune varianti, che si svolgerebbe secondo un copione già scritto e sperimentato negli anni ’70 proprio in Italia, come fu poi svelato dall’ex capo della CIA dell’epoca. Fonte: Express.coTraduzione e nota: Luciano Lago
Un particolare ruolo nella strategia della tensione, come già evidenziammo nell’articolo “Attacco al cuore della UE: lo stragismo di Stato è diventato routine”7, è svolto dai servizi segreti israeliani, cui è stata appaltata, almeno in parte, l’esecuzione delle stragi in virtù della loro esperienza in materia di terrorismo “islamico”, risalente ai tempi del Fronte per la Liberazione della Palestina: è chiara la convenienza di Tel Aviv a collaborare con i servizi segreti francesi diretti da Bernard Bajolet, creando un’empatia tra Israele e l’Europa di fronte alla comune “minaccia araba”.
http://federicodezzani.altervista.org/strage-nizza-qualcuno-salvi-la-francia-hollande/
Perché a Francois Molins, procuratore della repubblica di Parigi, è scappato detto il seguente particolare: il corpo dell’assassino è stato “trovato morto sul sedile passeggeri” del camion. Qualcun altro guidava?
in http://www.maurizioblondet.it/perche-sodomiti-diventano-kamikaze-sterminano-francia/
In ogni caso il senso d’allarme si diffonde in ogni parte ed i cittadini europei iniziano a prendere coscienza del pericolo del fanatismo islamista che può’ colpire ovunque in modo inaspettato. Non cosi’ i governanti europei i quali, non più’ tardi di dieci giorni fa si erano riuniti a Varsavia per il vertica NATO in pompa magna, presenti Donald Tusk, Jean C. Junker e l’alto rappresentante Federica Mogherini, per discutere i vari temi dell’alleanza . Fra le tante chiacchiere, i convenuti hanno di fatto consolidato il clima di guerra fredda con la Russia, indicata da segretario generale come la “principale minaccia” per l’Europa. Questo un fatto indubitabile tanto che il ministro degli Esteri russo Lavrov ha richiesto ” spiegazioni” circa le affermazioni fatte nel corso del vertice. I russi non sono stupidi ed hanno ben interpretato la mobilitazione di truppe e mezzi fatta dalla NATO sotto i loro confini, nei paesi baltici come nel Mar Nero, come un atteggiamento aggressivo verso il quale la Russia si sentirà’ obbligata a rispondere. Sembra quindi che la sensazione di minaccia del terrorismo che si percepisce in Europa da parte dei cittadini non sia la stessa che percepiscono i governi europei. Questo si spiega con la totale subordinazione dei governi europei alle direttive degli USA che hanno voluto il rinnovo delle sanzioni e l’impegno alla mobilitazione di truppe.
http://www.controinformazione.info/una-strategia-della-tensione-a-livello-europeo/