Si scaldano i motori

Dietro questa incredibile pressione di civili guerrafondai contro i militari esitanti, c’è ovviamente il potentissimo War Party,  che aspetta con ansia di mettere Hillary alla Casa Bianca. Come ha riportato il Washington Post, la Cia e la fazione bellicista del Pentagono stanno premendo su Obama perché, nei suoi ultimi giorni,  ordini bombardamenti sugli aeroporti  del governo siriano.  Bombardamenti da fare con missili da crociera  da lunga distanza, non per uno scopo strategico di vittoria ormai, per “far pagare un prezzo ad Assad”   (come aveva promesso poche settimane fa  l’ex capo della Cia Michael Morell: “ammazziamo  in Siria militari russi e iraniani, di nascosto”).

Per aggirare l’ostacolo morale che tali attacchi non sarebbero  autorizzati dal Consiglio di Sicurezza Onu, “essi  potrebbero essere fatti di nascosto e senza dichiararlo  pubblicamente, ha detto il funzionario” anonimo che  ha spifferato al Washington Post di tali pressioni.  Conferma della deriva gangsteristica del più armato governo della storia.

Siccome martedì ignoti “islamisti” hanno attaccato l’ambasciata di Mosca a Damasco, ovviamente Putin s’è ricordato delle minacce di Morell e della Cia: armare i tagliagole con armamento pesante e  con l’istruzione di colpire direttamente il personale russo, di nascosto, per “fargli pagare un prezzo” e “ricevere  in patria dei russi in sacchi mortuari”.

Non c’è da stupirsi se Mosca ha piazzato in Siria, per proteggere la sua base a Tartous, i sistemi d’arma missilistici S-300, antiaerei; e soprattutto i nuovissimi missili Gladiator SI-23,   mai prima dispiegati fuori della Russia, specificamente progettati per abbattere missili da crociera.

estratto da http://www.maurizioblondet.it/washington-non-mosca-si-parla-apertamente-guerra/

8 thoughts on “Si scaldano i motori

  1. La dichiarazione di Igor Konashenkov, portavoce del Ministero della Difesa russo, non poteva essere più chiara: “La maggior parte degli ufficiali russi del Centro per la riconciliazione attualmente opera ‘sul terreno’, erogando aiuti umanitari e conducendo i negoziati con i capi villaggi e i gruppi armati nella maggioranza delle province siriane. Ecco perché qualsiasi attacco missilistico o aereo sul territorio controllato del governo siriano sarà una chiara minaccia ai militari russi. Infine, vorrei ricordare alle “teste calde” che, dopo l’attacco alle truppe siriane a Dayr al-Zur da parte dagli aerei della coalizione, il 17 settembre, abbiamo preso tutte le misure necessarie per escludere tali “errori” nei confronti di militari e strutture russi in Siria (riferendosi chiaramente al dispiegamento dei sistemi S-300VM Antej-2500 in Siria – AM). Gli equipaggi di turno difficilmente hanno il tempo di calcolare la rotta di volo del missile o di scoprirne la nazionalità. Sulle illusioni dei profani sull’esistenza degli “aerei invisibili”, affronteranno una realtà deludente“. Konashenkov ha ricordato che le basi russe di Humaymim e Tartus sono protette da “numerosi” sistemi di difesa aerea S-400 e S-300 “…Il cui raggio d’azione può rivelarsi una sorpresa per qualsiasi oggetto volante non identificato“.
    https://aurorasito.wordpress.com/2016/10/07/la-russia-avverte-gli-stati-uniti-attaccate-la-siria-e-abbatteremo-i-vostri-aerei/

    • La portavoce del Ministero degli Esteri russo, María Zajárova, ha sottolineato la doppia morale degli USA, che si dimostrano “preoccupati” per la violenza ad Aleppo ma che si mostrano del tutto indifferenti davanti a quanto accade nella città afgana di Kunduz, dove la situazione non è meno grave. Le battaglie che durano da quattro giorni nella città afgana di Kunduz hanno drasticamente deteriorato la situazione umanitaria della popolazione. I residenti della città, che sono circa 300.000 persone, da vari giorni sono rimasti senza rifornimenti alimentari senza acqua ed elettricità. L’unico ospedale della città, quello di Medici senza Frontiere, dopo essere stato bombardato, ha smesso di funzionare. Nella città si stanno svolgendo feroci battaglie per le strade, ci sono molte vittime tra la popolazione civile. Le case e le infrastrutture sono costantemente esposte agli attacchi elle Forze di Sicurezza afgane, sostenute dagli USA, mentre i talibani combattono contro queste forze. Non esiste modo di fuggire: la città è circondata “, ha scritto la Zajárova sulla sua pagina FB, “tuttavia nè il Dipartimento di Stato, nè la Casa Bianca mostrano alcuna preoccupazione per la situazione umanitaria della popolazione. Loro, gli esponenti dell’Amministrazione Obama, sono troppo occupati a lanciare allarmi per la situazione umanitaria in Aleppo della parte ancora sotto controllo dei terroristi, che riguarda circa 250.000 abitanti presi in ostaggio dai terroristi (appoggiati da USA ed Arabia Saudita) ed a cui viene impedito di fuggire (quelli che lo hanno fatto sono stati trucidati dai terroristi).
      http://www.controinformazione.info/la-portavoce-russa-smaschera-il-doppio-standard-degli-usa-su-aleppo/

  2. A seguito dell’avvertimento che la Russia era pronta ad abbattere aerei e missili degli Stati Uniti che attaccassero la Siria, gli Stati Uniti confermano di aver scartato i piani per un’azione militare contro la Siria. Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest l’ha confermato ai giornalisti il 6 ottobre 2016. “Il presidente ha discusso alcuni dettagli per cui l’azione militare contro il regime di Assad per cercare di affrontare la situazione in Aleppo probabilmente non avrebbe raggiunto gli obiettivi che molti immaginavano per ridurre le violenze. E’ molto più probabile che avrebbero comportato conseguenze non intenzionali chiaramente non nel nostro interesse nazionale”.
    https://aurorasito.wordpress.com/2016/10/08/gli-usa-fanno-retromarcia-sulla-siria-dopo-lavvertimento-russo/

  3. La Russia secondo Stoltenberg e secondo gli ultimi discorsi di Obama, deve essere considerata una “seria minaccia” e la NATO deve fronteggiare una potenziale aggressione contro i paesi baltici e la Polonia, mentre basta guardare una cartina geografica per verificare la quantità di basi militari costituite dalla NATO sotto i confini russi, un vero e proprio accerchiamento progressivo, per capire chi minaccia chi. Alla Russia viene rimproverato di aver innescato la crisi con l’annessione della Crimea, omettendo che la popolazione della Crimea si è pronunciata con un referendum ove il 95% della sua popolazione ha espresso la volontà di ritornare ad integrarsi con la Federazione Russa con cui vi è una storia in comune, non di anni ma di parecchi secoli.
    http://www.controinformazione.info/tuppe-italiane-ai-confini-russi-il-governo-renzigentiloni-dimostra-la-sua-subalternita-al-padrone-usa/

  4. La novità è che questo “stile” cominci a diffondersi in Europa e suggestioni una figura da nulla come Hollande. Possiamo da qui misurare, spero, il livello di barbarie a cui l’America ultima ha fatto scadere l’Occidente, e ciò che continua a chiamarsi (pretendersi), democrazia.
    E accusa Putin di crimini di guerra

    E’ lo stesso Hollande che poche ore fa voleva inasprire le sanzioni contro la Russia accusandola di “crimini di guerra” in Siria; senza una prova e con quella disinvoltura che è appunto propria delle coscienze incallite dei criminali abituali. Attenti perché anche i giornalisti stanno dando sempre più prova avere le coscienze incallite di fronte alla Siria, con sdegni selettivi e complicità reali di omicidi occidentali, o insensibilità di fronte a quel che fanno in Yemen. Ebbene: questo incallire generale delle coscienze è uno dei sintomi, temo, preparatori alla guerra. Si potrebbe dimostrare che stessi calli sulle coscienze collettive si svilupparono nel 1914, nel 1939.
    http://www.maurizioblondet.it/hollande-un-assassino-parigi-fiamme/

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