Semplifichiamo

E’ ora di cominciare ad alzare il livello dello scontro politico e delle analisi: quelle sincere.
Il problema italiano è IL PARTITO DEMOCRATICO nella sua interezza. I peggiori attacchi alla Costituzione e alla nazione non sono arrivati dal Bau-bau-spauracchio della destra al governo ma senza potere, bensì dalla sinistra all’opposizione ma al potere…e poi anche al Governo. La Bicamerale è un parto di D’Alema. La riforma in senso elitista e “americano” delle università comincia con il Ministro Berlinguer. La distruzione della pubblica amministrazione dello Stato e dell’interesse nazionale è opera del golpe costituzionale a colpi di maggioranza (proprio come Renzi) operato da Bassanini e compagni (Riforma del Titolo V). I decreti “ammazzaprecari” sono di Prodi. Le liberalizzazioni selvagge che stanno distruggendo il tessuto storico e commericale delle nostre città consegnadole alle multinazionali e al racket Cina-Bangladesh grazie ai decreti Bersani. La distruzione delle tutela pubblica e delle Soprintendenze grazie alla “riforma” Franceschini…Potrei continuare ma preferisco fermarmi qui.
Dunque, a ben vedere, l'”eccezionalismo antropologico” dei sedicenti eredi del comunismo e della sinistra cattocomunista ha imposto all’italia un ventennio di attacchi all’assetto costituzionale ed amministrativo senza precedenti. SENZA MAI CHIEDERE SCUSA E SENZA CHE NESSUNO DI QUESTI ABBIA MAI LONTANAMENTE PENSATO DI FARLO, il Paese è stato utilizzato dai nipotini di Togliatti come un brogliaccio per gli appunti d’ogni tipo di avventura politica e sociale, sulla pelle dei più deboli, confidando su una egemonia culturale costituita da rendite di posizione all’interno di corpi dello Stato, dei mass-media oppure grazie ai nuovi “capitani” (avventurieri) arruolati all’occasione. Dell’antica “dottrina” di questi comunisti senza comunismo rimane solo la memoria genetica leninista della prassi cinica del “tutti necessari ma nessuno indispensabile” e dell’utilizzo strumentale dello Stato e delle istituzioni per le finalità di un “gruppo compatto e organizzato”. COSA SONO STATE INFATTI LE PRIMARIE DEL PD SE NON UN MEZZO CHE HA CONSENTITO AD UN VERTICE DI CAMBIARE LA PROPRIA BASE EVITANDO INVECE DI ESSERE GIUDICATI E CONDANNATI DAI TESSERATI STORICI?
RENZI E’ FIGLIO DI TANTE COSE…SENZA OMBRA DI DUBBIO, MA LA MADRE “SEMPER CERTA” DELLA SUA FORTUNA POLITICA SONO STATE LE PRIMARIE APERTE DEL PD, che han consentito a forze esterne e interessate (anche straniere) di dare l’assalto al vecchio partito. Ricordiamocelo bene. Se lo ricordino tutte le altre forze politiche che oggi starnazzano di “primarie”.

Andrea Costa su Facebook

5 thoughts on “Semplifichiamo

    • Sì certo, però su FB, quello stesso giorno e dopo mesi che si discuteva di referendum, la lamentela più diffusa era che l’incarico a Gentiloni fosse stato dato dal Presidente della Repubblica e non dall’elettorato!

  1. Archiviata l’inchiesta sul sindaco di Crevalcore, Claudio Broglia, che ipotizzava collusione di reato con una ventina di indagati per truffa, famiglie in gran parte straniere. Ne dà notizia lo stesso Broglia, che scrive “Con i tempi della giustizia, che mi limito ad osservare, e nel più totale silenzio dei media, il Gip del tribunale di Bologna, ha depositato l’atto di archiviazione nei miei confronti per una indagine che mi vedeva coinvolto su presunti contributi erogati a famiglie terremotate. Due anni, possono essere un tempo corto o un tempo lungo per il non luogo a procedere, ognuno può pensarla come vuole. Per me sono stati due anni passati in compagnia di un sottile e subdolo sentirsi un po’ a disagio. Un disagio che in alcuni momenti si è fatto sentire un po’ di meno e in altri un po’ di più”.

    Il sindaco, che è anche senatore del Pd, posta su Facebook anche una lettera che scrisse al comico Maurizio Crozza.

    “Forse il momento più difficile – ricorda il sindaco – fu quando un comico molto apprezzato apri’ una puntata del suo spettacolo con la mia foto come Indagato del P.D. Era il 10 ottobre del 2015

    A quel comico scrissi allora questa lettera che non ho mai reso pubblica e che so per certo gli sia stata consegnata.
    Lettera che non ha mai avuto una risposta.
    Ecco, solo perché se qualcheduno lo sente, potrebbe chiedergli se potesse cortesemente e provvisoriamente depennarmi dall’elenco degli indagati del P.D. ?
    Buon Natale a tutti”

    Carissimo Maurizio

    Questa mattina guardando il cellulare ( rigorosamente acceso, un sindaco non spegne mai il suo cellulare) ho trovato un sacco di sms e wzap di persone che mi esprimevano la loro solidarietà. Ci ho messo un po’ a capire di cosa parlavano fino a quando uno di loro ha allegato la fotografia degli “indagati PD” che tu hai mostrato ieri sera a tutto schermo.
    Allora sono andato a vedere lo spezzone della puntata.
    Beh, debbo dire che hai perfettamente ragione, io sono un senatore del Pd soggetto ad indagini.
    Anzi, ti dirò di più sono un Senatore che fa anche il sindaco di un paese dell’Emilia. Pensa, ho anche il doppio incarico. Ma di più, sono orgoglioso di essere un senatore del PD, sono orgoglioso di essere un Sindaco del PD, e sono anche ostinato nel lavoro che sto facendo sia come senatore che sindaco. Ma di più ancora l’indagine che mi vede coinvolto, verte su una ipotesi di reato, per la quale, ancorché io sia fermamente convinto di non aver commesso il reato, anzi, di avere agito nel pieno rispetto della legge, non solo non provo vergogna ma rivendico anche sotto il profilo etico,morale prima ancora che di diritto la linearità dei miei comportamenti. In ogni modo ci sono le opportune sedi e gli opportuni organismi chiamati a chiarire tutto ciò’. Certo, perché si potrebbe obiettare ” dicono tutti così”. Vedi Maurizio, ti vorrei raccontare una storiella. C’era una volta un modesto sindaco di un paesino della bassa bolognese, sconosciuto ai più, che come tanti altri sindaci cercava di fare il possibile per la sua comunità. Poi una domenica mattina si svegliò di soprassalto, un boato sordo e poi scricchiolii sinistri e tutto che tremava. Penso’ che stesse per crollare la casa e che sarebbe morto. E invece dopo pochi secondi riuscì ad alzarsi gridare alla sua famiglia di uscire e scappare in strada. Erano le 4 di mattina del 20 maggio del 2012. Era il terremoto. Da quel giorno la mia vita non è più stata la stessa. Il mio pensiero fisso era e rimane risollevare la mia comunità e le terre emiliane da quella tragedia. Seguirono settimane fatte di notti in bianco, di assunzioni di responsabilità enormi, di fatiche, di paure, di dubbi, di forza di quella forza che ti viene dal prenderti cura degli altri, dal cercare di preoccuparsi di tutti e di ciascuno. Dopo alcuni mesi il PD mi chiese di candidarmi per le elezioni nazionali. Io, che non avevo mai avuto un ruolo attivo nel PD, che non ero legato a nessuno ma mi chiesero di fare questo passo per andare a rappresentare le istanze di queste terre terremotate a Roma. Con molti dubbi e solo dopo alcuni mesi decisi di accettare, non prima di averlo condiviso con la mia comunità. Decisi di accettare perché mi sembrava che rifiutare la possibilità di dimostrare che nel parlamento ci potessero essere persone normali, magari piene di dubbi nel sentirsi adeguate ma sicuramente oneste sarebbe stato sbagliato. Questi tre anni sono stati per me molto intensi, molto duri, pieni si soddisfazioni nel vedere una comunità risollevarsi ma anche di amarezze per gli attacchi mediatici che ho dovuto affrontare. A questi si è aggiunta questa indagine nei miei confronti e nei confronti del mio vicesindaco che si sostanzia nel reato di “omessa denuncia di reato” per non avere denunciato alla procura della repubblica alcune famiglie ritrovate dentro ad abitazioni inagibili nel 2013. Reato che ritengo di non aver commesso e che comunque per il quale mi auguro la giustizia voglia procedere in tempi rapidi nei suoi pronunciamenti. Potevo dimettermi? Dovevo dimettermi? Io credo di no, e se vorrai venirci a visitare puoi parlare tu stesso con la comunità che ho il piacere di amministrare, perché qui ci si conosce tutti e puoi chiederlo a loro cosa pensano di Claudio prima ancora che del loro sindaco. Ma tutto questo non conta, quello che conta è in nome dello spettacolo e non certo dell’informazione sbattere dei volti sullo schermo. Già gli indagati.
    Quanta delusione Maurizio, io che ero con Fazio in piazza maggiore a luglio 2012 quando fu organizzata la raccolta fondi per le scuole del mio paese e tu intervenisti in video con l’imitazione di Montezemolo. Quanta delusione Maurizio nel constatare in prima persona la superficialità e la spudoratezza con le quali metti alla berlina le persone. Tu hai detto riferito a me gli altri “indagati” Renzi facci sognare cacciali. Abbi il coraggio di fare pulizia! Quanta delusione Maurizio se proprio tu metti nel frullatore tutto e tutti per un punto di audience. Io non mi lego alla schiera di chi minaccia le vie legali, né tanto meno voglio mostrare i muscoli che non ho. Ti chiedo solo se ti va di riflettere un po’ su quello che è successo. Sputtanare, nulla sapendo, le persone, in questo caso me, una delle figure che più è esposta e che simboleggia un po la ricostruzione emiliana e’ uno dei più grandi favori che puoi fare ai populisti, a quelli che vorrebbero dirci che siamo come l’Aquila a quelli che non si fidano delle istituzioni, alle mafie. Sì alle mafie. Non pretendo e non chiedo pistolotti riparatori ci mancherebbe, né repliche o chiarimenti, per favore no. Ho premesso io che sono indagato e quindi formalmente non hai detto una bugia, hai solo detto un frammento di verità privo di ogni contesto. Ma se ti assalirà per un momento il rimorso di avere fatto una cazzata e il tarlo che si possono anche ferire affetti persone, comunità , sarà già qualcosa di importante, perché la satira non può e non deve avere censure ma il rispetto per le vite delle persone che non si conoscono un po’ si
    Ti lascio con le parole di un amico e mio cittadino onorario scritte all’indomani del terremoto.
    ” quando tutto sarà finito, i morti sepolti e i muri riparati, quando non sarete più di intralcio ai soccorsi, andate a Crevalcore e ditemi se non è bella “. Michele Serra
    Ecco adesso non è ancora tutto finito ma molti muri sono già riparati e se vuoi puoi venirci a prendere un caffè a Crevalcore, forse comprenderesti meglio le mie parole.
    Adesso hai due scelte, ascoltare la tua coscienza o il tuo ego, decidi tu.
    Buona vita
    Claudio Broglia”

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  2. Il ministro degli Interni Marco Minniti, dalemiano d’acciaio, ha enunciato la nuova politica della Sinistra sui migranti: raddoppio delle espulsioni. A questo scopo è andato in Libia a trattare con uno dei caporioni che hanno sostituito Gheddafi per ottenere un nuovo accordo sui “rimpatri”. E reprimere il traffico dei barconi, impedendo il più possibile ulteriori arrivi dei barconi e dei gommoni dalla Libia.

    Quando le stesse cose le faceva da ministro degli interni Roberto Maroni, siccome era leghista, le stesse identiche azioni erano per la Sinistra incivili, odiosamente neandertaliane, inumane, inutili e anzi dannose.
    Minniti

    Grazie a Vendola, è diventato “di sinistra” sfruttare una donna povera, pagarla perché si faccia ingravidare da un estraneo, e poi strapparle il bambino per darlo a una coppia di ricchi omosessuali, che su quel bambino non hanno altro diritto che quello che viene dal denaro e dal potere.

    E questo fenomeno è evidente a livello mondiale. Barack Obama ha fatto più assassini, stragi, guerre con false scuse etiche, e sovversioni interne di paesi, di quanto abbia fatto il precedente Bush jr.: eppure le opinioni pubbliche progressiste non cessano di considerarlo un uno dei loro, un modello luminoso della sinistra, persino un pacifista. Anche il fatto che abbia ordinato di ammazzare coi droni degli individui sconosciuti da una lista preparata dalla Cia non ha scosso, agli occhi del “popolo di sinistra”, la sua bella fama di essere dalla parte del progresso contro l’oscurantismo; per contro, attribuiscono scopi guerrafondai a Trump.

    Parimenti, nessuna delle rivoltanti rivelazioni su Hillary Clinton ha infiltrato nelle sinistre del mondo occidentale il dubbio sul suo essere “democratica”. Non il fatto che abbia detto con gioia incontenibile,a proposito di Gheddafi, “Veni, vidi, e lui morì!”. Non il fatto appurato che la sua Clinton Foundation era il raccoglitore delle mazzette gigantesche, grazie alle quali regimi reazionari e impresentabili come i sauditi potevano storcere secondo i loro desideri la politica estera Usa: fra cui la distruzione della Siria per insediarvi, al posto di un regime laico, una cosca wahabita decapitatrice; o di bombardare i bambini del paese più povero dell’area, lo Yemen. Non la coscienza che Hillary era pronta a preparare le forze Usa a sferrare il primo colpo nucleare contro la Russia per annichilirla, come ha proclamato pubblicamente in innumerevoli interviste televisive, laddove Donald Trump ha negato con forza questa eventualità.

    Niente: agli occhi dei suoi fan, ma anche delle Botteri, Boldrini, delle Mogherini, come dei Gentiloni, come dei lettori di Repubblica e del Manifesto, Hillary Clinton è “di sinistra”, dunque ammirevole, e Trump “di destra”: quindi idiota, rozzo e spietato. Hillary ha dato enormi prove della sua inumanità, corruzione, marciume morale, totale assenza di scrupoli – e disprezzo del popolo lavoratore: eppure lei è illuminata, illuminista, razionalista, moralmente superiore al rozzo idiota maschilista che palpa le donne e deride un giornalista invalido… Putin è riuscito a pacificare il carnaio siriano che Obama e Hillary avevano provocato e finanziato: eppure Putin è antidemocratico e pericoloso, mentre quei due sono per la pace.

    E non basta: ormai anche lo smantellamento dello stato sociale, l’asservimento dello Stato ai poteri finanziari speculativi, il filo-americanismo, ’imperialismo delle multinazionali, contro cui precedenti generazioni di sinistra scagliavano i loro strali propagandistici, adesso è “progressista”. E chi è contro è “populista”; antisemita, e va escluso perciò dal dibattito pubblico. Anche, se necessario, con la violenza.

    E’ evidente che esiste qui un problema di antropologia – anzi peggio. Basti vedere le scene di disperazione degli snowflakes, i pianti durante l’addio ad Obama presidente che assicurava senza alcuna incertezza quanto fosse stata meravigliosa la sua presidenza, il dolore e odio espresso senza ritegno dalla “giornalista” Rai Botteri, per intravvedere qui una turba psichiatrica. Estremamente pericolosa perché, essendo la Sinistra collettiva quella che dà le patenti di superiorità morale, essa sta imponendoci come santa ed etica la nuova versione di dittatura europea, la dittatura flaccida delle tecnocrazie ed oligarchie; insonne nel sorvegliare che all’orizzonte non sorga un improbabile Hitler, “di destra”, non ha visto arrivare l’Hitler del nostro tempo, che non ha baffetti né divisa militare. Anzi s’è messa al suo servizio. Perché la prigione de popoli chiamata UE è “progressista”.

    Come fanno gli esseri umani “di sinistra” a mantenere la coscienza di sé come “progressisti” nonostante approvino politiche belliciste e imperialiste, anti-popolari e usurarie? Come mai per loro Minniti dalemiano fa una buona politica anti-immigrazioni, mentre quella di Maroni era disumana e repressiva?
    http://www.maurizioblondet.it/nel-cervello-progressista-sempre-ragione/

  3. E’ evidente che questa gente ha ormai perso qualunque contatto con la realtà.
    Non li sfiora nemmeno l’idea che possono aver perduto il referendum perché hanno bloccato per un anno un Paese assetato di lavoro, sicurezza, stabilità economica ed emotiva, giustizia sociale, qualità della vita sostenibile, su una riforma costituzionale vista come una priorità solo dal 4% degli italiani, una cazzata monumentale interessante solo per il PD renziano e per i loro mandanti della JP Morgan!
    http://angeloconsoli.blogspot.it/2016/12/renzi-e-quella-maledizione-del.html

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