di Luciano Lago Lo ha detto testualmente in Senato Paolo Gentiloni. “Non seminiamo illusioni”, spiega il premier in Aula, “Ma sappiamo che su questa strada, per quanto impervia e arrischiata, possiamo ottenere gli unici risultati che oggi ci consentono non di cancellare il tema immigrazione (perché non lo cancella neanche il mago Merlino), ma per regolare i flussi e gradualmente sostituire l’immigrazione clandestina irregolare, micidiale per i migranti e per il traffico che gli ruota attorno, con flussi e canali più accettabili, ridotti e regolari”. Sbaglia Gentiloni a pensare che neppure le arti magiche del “mago Merlino” potrebbero fermare il traffico dei migranti sulle coste italiane. Gentiloni mente sapendo di mentire perché lui sa bene che non c’è bisogno del “mago Merlino” ma di un Governo sovrano che dia ordine alla Marina Militare di cessare l’indecoroso traghettamento di migranti dalle coste della Libia e di bloccare le navi (anche con l’uso delle armi) e di arrestare i trafficanti delle ONG che hanno affittato le navi per prelevare migliaia di migranti africani a 3/4 miglia dalle coste della Libia per trasferirli in Italia in base ad un piano ben congegnato di invasione della Penisola Italia. In questo modo finirebbe la campagna di menzogne diffuse dai media TV e giornali di regime, con il loro contorno di sceneggiati e commedie TV, con cui sostengono che tutti gli immigrati vengano “salvati” nel Canale di Sicilia (quello fra Tunisia e Sicilia), notizia falsa in quanto la rotta che viene seguita dalle coste della Libia alla Sicilia non è il canale di Sicilia e consiste in 200 miglia nautiche circa che sono percorse dalle navi che illegalmente stanno attuando un piano industriale di spostamento di popolazioni dall’Africa in Italia. Le dichiarazioni di Gentiloni rientrano nella campagna di falsificazione per cui si tende a far credere che l’immigrazione/invasione sia un fenomeno spontaneo e quindi “ineluttabile ed inevitabile” che non sarebbe possibile contenere. Mai un accenno alle cause del fenomeno e tanto meno agli enormi interessi che vi sono dietro. La stragrande maggioranza di migranti che arrivano sulle coste italiane non vengono “salvati “ma piuttosto “prelevati” dalle coste libiche dove le organizzazioni mafiose, finanziate con questo traffico, li organizzano per l’imbarco. Fra salvare e prelevare esiste una bella differenza coperta dalle menzogne del Governo e di Tv come la RAI e gli altri media che diffondono false notizie di “salvataggi” per impressionare l’opinione pubblica e creare un clima di “compassione” che favorisca l’invasione.

Migranti sbarcati in Sicilia
Si tratta della stessa differenza fra accogliere e farsi invadere, quella che un paese serio, con un Governo sovrano, non ammetterebbe per evitare la propria destabilizzazione sociale. Purtroppo ormai siamo consapevoli di non vivere da tempo in un paese serio nè tanto meno di disporre di un Governo sovrano ma di un governo colonizzato ed asservito ad interessi stranieri, che riceve ordini da Bruxelles, da Berlino e da Washington. Vedi il caso Libia con tutte le sue conseguenze. Risulta ormai risaputo che il piano di invasione era stato pianificato da tempo e che sono ONG anglosassoni, emanazioni della “Open Society”di George Soros, le organizzazioni che stanno finanziando e favorendo questo piano di invasione , sono le stesse che inviano i loro emissari nei paesi africani a cercare nuove reclute da trasferire in Italia, attirandole con il miraggio del lavoro e della vita facile in un paese europeo, cofinanziando i trasferimenti , favorendo le organizzazioni mafiose che alloggiano in Libia e sfruttano i migranti e che forniscono gli scafi, collaborando con le cooperative italiane che ricevano i finanziamenti dalla Stato Italiano e le tante figure di mediatori, assistenti ed interpreti che lavorano nel settore. Una enorme rete di interessi. Gli Obiettivi del Piano di Invasione Bisogna considerare che la politica di migrazione di massa verso l’Europa presenta due principali utilità per l’oligarchia economica mondialista: 1) come elemento di trasformazione etnica degli Stati (nel lungo termine) ; 2) come mano d’opera di riserva che sia utile per le multinazionali quale strumento di riduzione dei salari ed incremento dei profitti a medio e lungo termine . L’Italia è notoriamente il “ventre molle” dell’Europa, un paese che non difende i propri confini, abbandona le comunità al loro destino e favorisce la sostituzione della popolazione autoctona. Occorre comprendere che il principale obiettivo di lungo termine delle centrali mondialiste è quello di sostituire le identità nazionali e distruggere la cultura originaria che si oppone al mercato globale e che rivendica l’autonomia delle comunità locali, sostituirla con una massa indifferenziata di varie etnie e culture che risulti più facilmente omologabile al sistema e che non abbia i mezzi culturali per opporsi alla catechizzazione del nuovo ordine. Le conseguenze di questo fenomeno, che risulta ulteriormente accelerato negli ultimi mesi, si faranno presto sentire. Non per nulla il Governo Gentiloni, nonostante sia un governo che non rappresenta alcun mandato popolare, promette di restare ad amministrare la “provincia” Italia per un altro anno in modo da portare a buon punto il piano di invasione con un altro milione di immigrati da far sbarcare nella penisola, così da arrivare ad un punto di non ritorno. L’aveva previsto la nota antropologa Ida Magli, recentemente scomparsa, come piano di “africanizzazione dell’Italia” e risulta che questo si sta attuando prima ancora di quanto fosse possibile vaticinare.
http://www.controinformazione.info/le-menzogne-di-gentiloni-neppure-il-mago-merlino-potrebbe-fermare-limmigrazione/
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