L’Europarlamento revoca a Marine Le Pen l’immunità e così potrà essere giudicata dal tribunale di Nantes. È indagata per un reato orribile e sanguinoso: ha pubblicato su Twitter le foto violente degli eccidi dell’Isis proprio allo scopo di condannare le azioni barbare del network del terrore in Medio Oriente.
I dati su cui riflettere sono due. Da un lato tale provvedimento svuota completamente di ogni significato la nozione stessa di immunità parlamentare. Lungi dall’essere un ombrello sotto cui proteggere scandaletti e scaldavivande, l’immunità nasce per difendere le opinioni dei dissidenti nei confronti degli attacchi – a mezzo giudice – inviati dal potere dominante. Non è fantascienza, archeomistero: l’immunità è una conquista di civiltà che parla la lingua della tutela della libertà. La Le Pen, pubblicando l’esecuzione dei tre ostaggi di Daesh, commette un reato che è troppo simile a quello d’opinione per lasciarsi incantare dalla difesa del buon gusto e dei sentimenti della pubblica opinione che si scandalizza.
C’è poi da registrare che il provvedimento è stato presentato da una parlamentare eletta e militante sotto l’egida del Movimento Cinque Stelle. Che conferma quello che, almeno chi scrive, sperava fosse solo l’ennesima boutade acchiappaclic (e voti) di certa destra (e sinistra). Il M5S, attivandosi in cotal guisa per la scomunica della Le Pen si mostra lontanissimo dalla sensibilità anticasta e antipolitica che invece anima i suoi elettori. Grillo non l’ha mai nascosto: senza di noi, ci sarebbe il trionfo della destra. E adesso i Cinque Stelle si svelano come opposizione di carta a un sistema (quello tecnocratico europeo) di ferro.
l fatto è però che già da dicembre sulla stampa e nelle televisioni Macron il quale pure era un candidato assolutamente secondario aveva più spazio di Fillon (58% contro 42%,) ed oltretutto era ed è rappresentato come personaggio anti sistema, cosa che per un manager della Rothschild è francamente un po’ difficile da credere. Il suo programma è come al solito un intarsio di slogan tra cui però filtra chiarissima l’intenzione di diminuire le tasse per le multinazionali. Ad ogni modo rimane il fatto che il suo movimento En marche, non si sa da dove prenda i finanziamenti e per giunta ha la sede legale presso il domicilio privato del direttore di uno dei maggiori circoli della confindustria francese, l’istituto Montaigne. Tale direttore, Henry de Castries, il quale come ex Ad del gruppo assicurativo Axa prende una pensione di oltre un milione di euro all’anno, è tra i più noti e presenti sostenitori di ogni ricetta di massacro sociale, compresa quelle delle pensioni altrui, è animatore della fondazione Francia – America, vero cavallo di troia del neoliberismo e presiede il comitato direttivo del gruppo Bilderberg. Insomma come dire proprio l’indirizzo giusto per un socialista.
Più chiaro di così si muore.
https://ilsimplicissimus2.com/2017/03/02/drole-de-election-le-grottesche-presidenziali-di-francia/
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Massoneria francese si trasformò in un saldo referente ideologico dei politici francesi. Gli anni ottanta, con Francois Mitterand come presidente, furono l’epoca dorata di questa associazione “discreta”. “I valori del Front National sono contrari all’umanesimo che si trova nel cuore della filosfia massonica”. Sono queste la parole di Pierre Mollier, il conservatore del Museo della Massoneria di Parigi e membro di rilievo del Gran Oriente di Francia, la principale loggia massonica del paese. Questa loggia è talmente importante che lo stesso presidente francese Francois Mitterand (noto massone) si è recato lo scorso Lunedì a rendere omaggio ai suoi “fratelli di compasso” ed ha pronunciato un discorso di quasi una ora in cui ha esaltato la massoneria ed ha detto che “la mia presenza costituisce un riconoscimento di quello che avete sempre fatto per la Repubblica. La Repubblica sa quanto vi deve e come sempre sarete pronti a difenderla”. Appena dopo aver pronunciato queste parole, quando la candidata del Front National alla Presidenza inizia ad essere la sicura candidata a vincere le elezioni della prossima primavera, i portavoce della massoneria (influentissima in Francia) hanno attaccato la formazione identitaria francese.
http://www.controinformazione.info/francia-la-massoneria-attacca-il-front-national/
“Se tutto è assurdo, allora tutto è lecito, ogni cosa è permessa”.
L’urlo disperato di Ivan Karamazov, nato dalla sublime penna del più grande romanziere che l’Europa abbia mai prodotto, Fedor Mickailovitch Dostoevskij, ci ricorda quale immane tragedia sia vivere in un mondo ormai privo di un significato di riferimento. Un mondo, quello nostro attuale, dal quale è stato sottratto il Senso e dove la realtà quotidiana è stata sostituita da una surrealtà imposta dall’oligarchia imperante, squallida impiegata al servizio di una fumosa comunità di finanzieri sovra-nazionali senza scrupoli, il cui piano politico strategico consiste nel definitivo abbattimento delle immense conquiste sociali, esistenziali e culturali, ottenute a fatica dalle quindici generazioni che ci hanno preceduto. Una vittoria, questa, della quale ogni singolo europeo è andato giustamente sempre fiero, consapevole di aver raccolto la doviziosa eredità tramandata negli ultimi 300 anni da pensatori, filosofi, scrittori, scienziati, artisti che, dai tempi di John Locke e Voltaire, hanno posto le basi per fondare la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo” nata dalla rivoluzione francese. Quei tre pilastri della compassione sociale, dell’intelligenza politica e dell’evoluzione psicologica, che sono e rimangono tuttora l’autentico fondamento della nostra cultura: la Libertà, l’Uguaglianza e la Fratellanza, sono stati il fondamento del Diritto Civico dell’Europa che ha dato vita alla democrazia politica.
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.com/2017/03/siamo-un-paese-di-schiavi-o-di.html
Quindi l’oligarchia, sempre fertile di invenzioni giuridiche a proprio favore quando si sente in pericolo, ha anche inventato la impunità parlamentare divisibile, la Le Pen oggi è in parte dotata di inviolabilità, e in parte no.
In quest’ultima fase della campagna presidenziale, la faziosità e la sfrontatezza del Sistema e dei media ha raggiunto vertici a cui si assiste increduli. Forse ricorderete lo scandalo mediatico perché Marine, a cui le banche francesi negano un prestito, s’era fatta prestare alcuni milioni dalla First Czech Russian Bank (FCRB), “banca russa ritenuta vicina al Cremlino” (Nouvel Obs, j) il che ha permesso di strombazzare che Marine “è al soldo di Putin”.
http://www.maurizioblondet.it/provocano-linsurrezione-cosi-ciechi/