Un programma concreto e dettagliato, in 144 punti: presentiamo qui la traduzione degli impegni diffusi in un documento pubblico dalla candidata alla Presidenza della Repubblica francese, Marine Le Pen. Nel programma troviamo, al primo punto, il tema centrale del recupero della sovranità monetaria, legislativa, territoriale, economica – giustamente definito chiave di un progetto europeo che rispetti l’interesse dei popoli. E poi molti altri temi che dovrebbero appartenere a una sinistra degna di questo nome: dalla abolizione della Loi Travail (punto 53) alla difesa delle 35 ore (punto 63), dal rifiuto dei trattati di libero scambio (punto 127) al ritorno del finanziamento diretto del Tesoro da parte della Banca di Francia per liberarsi della dipendenza dai mercati finanziari (punto 43).
Ancora una volta, nel difficile compito di commentare l’atteggiamento follemente autodistruttivo (proprio perché lesivo degli interessi dei propri elettori) di una ormai sedicente sinistra superata a sinistra dalla destra, ci aiuta una frase di chi ha da anni previsto e messo in guardia contro questi eventi: “Siamo arrivati all’odioso momento della storia in cui il dissenso è incarnato da forze ‘reazionarie’” (Alberto Bagnai).
Leggi il programma su http://vocidallestero.it/2017/03/07/il-programma-di-marine-le-pen-un-progetto-presidenziale-in-144-punti/
di Adriano Scianca Roma, 7 mar – Mettiamola giù semplice semplice: se non fai più figli e nel frattempo continui a far entrare stranieri con una natalità debordante, alla fine sei destinato a essere sostituito da questo ultimi. Davvero non si capisce cosa ci sia di difficile o di “complottista” nella tesi della Grande Sostituzione, che si limita a fotografare la tendenza in atto nelle società europee. In quella italiana in particolare, soprattutto dopo gli ultimi dati Istat, che vedono la natalità italiana toccare il suo minimo storico, pari a 486 mila nascite. Confrontiamo questo dato con i numeri che escono dal Rapporto Orim su “L’immigrazione in Lombardia -2016”. in una delle regioni più grandi, popolose e strategicamente importanti d’Italia 167 scuole (il 2,1% del totale) sono già a maggioranza straniera e 789, pari al 10% del totale, hanno una percentuale di alunni stranieri superiore al 30%. Si tratta di una quota doppia di quella registrata nel complesso del territorio italiano (5,1%). Nella città di Milano gli immigrati sono il 21,5% della popolazione. Più di uno su cinque.
http://www.controinformazione.info/ci-stiamo-estinguendo-ma-il-problema-della-nostra-estinzione-a-che-pagina-dellagenda-politica-si-trova/