Nei prossimi giorni inizierà una guerra senza precedenti. I partiti politici USA intendono cancellare la “dottrina Trump”, secondo cui gli Stati Uniti devono svilupparsi più velocemente degli altri per mantenere la leadership mondiale. Intendono invece ripristinare la “Dottrina Wolfowitz” del 1992, secondo la quale Washington deve conservare il proprio vantaggio sul resto del mondo rallentando lo sviluppo di qualsiasi potenziale concorrente.
Solo cinque parlamentari si sono dissociati dalla coalizione e hanno votato contro questa legge: i deputati Justin Amash, Tom Massie e Jimmy Duncan e i senatori Rand Paul e Bernie Sanders.
Non è più nemmeno giusto parlare di “estraterritorialità”; no, qui è il nuovo “diritto universale globale”, parodia del giure romano, che gli Stati Uniti impongono al mondo intero perché essi sono l’Impero del Bene, mentre il resto del mondo si divide fra “corrotti” “terroristi”; e “stati canaglia” . E Berlino, Parigi, Bruxelles (e Roma manco a dirlo) hanno accettato questa “universalità” senza reciprocità, tutti gli atti unilaterali, hanno pagato le multe miliardarie, partecipato alle spedizioni punitive contro gli insubordinati rispetto alla Legge US-niversale. Insomma hanno accettato integralmente, come valore universale, la “filosofia giuridica” americana, se così possiamo chiamare la legge del West e delle pistole applicata al pianeta. Ed oggi scoprono, come il ministero tedesco degli esteri, che “gli Stati Uniti usano le sanzioni come strumento per servire gli interessi dell’industria statunitense”? O come una commissione parlamentare parigina, denunciare “l’uso della legge per servire gli obbiettivi dell’imperium economico e politico onde conseguire vantaggi strategici”?
http://www.maurizioblondet.it/congresso-usa-dato-scacco-matto-alleuropa-merkel/
Questo carattere delle nuove sanzioni, era evidente fin da subito poiché il loro scopo, chiaramente esplicitato, è quello di bloccare l’afflusso di gas dalla Russia all’Europa per sostituirlo con quello liquefatto americano che costa quasi il doppio e oltretutto richiede costosissime infrastrutture. Anche al netto della pretestuosità assoluta delle nuove “punizioni” americane che nascono dentro il folle teorema della manipolazione delle elezioni presidenziali da parte di Putin, non provato, anzi recentemente e autorevolmente contestato nei fatti, è indiscutibile che esse tolgono qualsiasi libertà di azione all’Europa, mostrano senza più belletti la sua funzione di pura e semplice appendice degli Usa che deve stare agli ordini e pongono le basi della guerra a cui evidentemente punta una parte dell’elites americana.
http://ilsimplicissimus2.com/2017/08/04/via-dalla-pazza-america-delle-sanzioni-e-della-guerra/
Cosa ha detto, anzi scritto su Facebook, Medvedev? Che le nuove sanzioni contro la Russia portano “a tre conclusioni. La prima è che bisogna abbandonare ogni speranza di qualunque sia miglioramento dei nostri rapporti con la nuova amministrazione; la seconda, che gli Usa hanno appena dichiarato una guerra economica totale contro la Russia; la terza, che l’amministrazione Trump ha ceduto il potere esecutivo al Congresso nel modo più umiliante e si trova praticamente privata del potere”.
http://www.maurizioblondet.it/accanto-putin-ricomparso-ivanov-forse-un-sintomo/