I Rimland

È più utile, per chi volesse capire lo scenario internazionale, lo studio di “The Geographical Pivot of History”, pubblicato nel 1904 da Halford John Mackinder che la lettura di tutta la stampa specializzata attuale. Mackinder, esponente di spicco della talassocrazia per eccellenza, il Regno Unito, osserva il mappamondo ed individua nel cuore dell’Eurasia, zona inaccessibile alle potenze marittime, “l’area pivot” del globo terrestre: quell’area che, se debitamente organizzata dal punto di vista militare, logistico, economico e sociale, può schiudere, per chi la controlla, l’egemonia mondiale. Mackinder, in particolare, osserva con timore la costruzione delle ferrovie russe, capaci di spostare merci e soldati nelle sconfinate pianure come navi sul mare. Guai, dice Mackinder, se la Russia si alleasse alla Germania. Con un’incredibile preveggenza, Mackinder, chiude il suo pensiero con uno scenario ancora più preoccupante: l’integrazione tra la Cina ed il retroterra russo.

Seguiranno due guerre mondiali, che consentiranno agli angloamericani di annichilire la Germania e insediarsi in Europa (NATO-CEE/UE) e in Oriente (CENTO e SEATO, poi sciolte).

Durante lo svolgimento della Seconda Guerra Mondiale, lo stratega olandese, naturalizzato americano, Nicholas J. Spykman (1893-1943), pubblica un’opera (America’s Strategy in World Politics) che vuole aggiornare ed integrare il lavoro di Mackinder, per adattarlo alla prossima realtà geopolitica: poco importa, dice Spykman, chi controlla l’Heartland (URSS e la Cina che diverrà presto comunista), l’importante è che le potenze marittime “contengano” il nemico, circondandolo con una serie di Stati-satelliti così di depotenziarlo. A fianco dell’Heartland, nasce così il “Rimland”, rappresentato da tutti quegli appigli (dall’Italia al Giappone, passando per l’India) con cui le talassocrazie possono aggrapparsi alla masse terrestre. Non è, in realtà, un pensiero nuovo: già Mackinder, infatti, aveva evidenziato l’importanza di queste “teste di ponte”, indispensabili per le potenze marittime. Tra le teste di ponte citate da Mackinder nel 1904… c’è anche la Corea!

Iosif Stalin, ben consapevole dell’importanza di questo lembo di terra lungo 950 km, piuttosto brullo ed inospitale, decide di sfrattare gli americani dal condominio che si è creato dopo la sconfitta del Giappone: sovietici ed americani, infatti, si incontrano al 38esimo parallelo ed ognuno, nella propria metà, ha installato un governo amico. All’alba del 25 giugno 1950, l’esercito nordcoreano attraversa il 38esimo parallelo, travolgendo le difese sudcoreane. Caduta Seul, il 30 giugno, il presidente Truman autorizza il generale Douglas MacArthur ad intervenire: comincia così la guerra che si protrarrà fino al 1953 e si concluderà con un sostanziale pareggio (il confine tra le due Coree rimane fissato al 38esimo parallelo), grazie al massiccio intervento della Cina. Il regime di Kim Il Sung (1912-1994) supererà la Guerra Fredda senza altri particolari colpi di scena, grazie al costante appoggio cinese.

http://federicodezzani.altervista.org/assalto-alleurasia-la-corea-del-nord-e-solo-lantipasto/

One thought on “I Rimland

  1. La Cina ha proposto di riattivare la Via della Seta, l’antica via commerciale che una volta si estendeva dalla Cina ad occidente, all’impero romano, con cui la seta orientale arrivò per la prima volta in Europa. È attraverso questo corridoio di scambi di risorse energetiche e materie prime, che il Presidente Xi Jinping cerca di riaprire i canali tra la Cina e l’Asia centrale, il Medio Oriente e l’Europa. La Belt and Road Initiative (ICR) fu lanciata nel 2013. Comprenderà le rotte terrestri (la Cintura) e marittime (Via) in modo che il Paese sia meno dipendente dal mercato statunitense per le esportazioni e migliori le relazioni commerciali nella regione, principalmente attraverso investimenti infrastrutturali volti a rafforzare la leadership economica della Cina. La Cina presterà 8 miliardi di dollari per le infrastrutture in 68 Paesi, dalla popolazione totale di 4400 milioni di abitanti (il 65% della popolazione mondiale) e il 30% dell’economia mondiale. Ciò è pari a sette volte il Piano Marshall degli USA per ricostruire l’Europa dopo la Seconda guerra mondiale. La cintura copre sei corridoi economici: il nuovo ponte continentale eurasiatico, il corridoio Cina-Mongolia-Russia, il corridoio Cina-Asia centrale-occidentale, il corridoio della penisola d’Indocina, il corridoio Cina-Pakistan e i corridoi Bangladesh-Cina e Cina-India-Birmania. Sarà anche estesa all’America latina via mare. Oltre ad esportare prodotti in eccedenza, con l’ICR il governo cinese prevede di esportare l’eccedenza produttiva col trasferimento industriale nei Paesi periferici, lungo i vari corridoi dell’iniziativa. Realizzando prodotti industriali di fascia alta, commercializzerà treni ad alta velocità, centrali energetiche e apparecchiature per telecomunicazioni.
    https://aurorasito.wordpress.com/2017/10/31/russia-e-cina-sventano-lopzione-militare-degli-usa-contro-il-venezuela/

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