Exclave di Kaliningrad

Oblast’ di Kaliningrad

Qualora scoppiasse una crisi tra l’Europa e la Russia, Mosca potrebbe instaurare una no-fly zone che si estenderebbe da Kaliningrad fino a coprire un terzo dello spazio aereo polacco. L’asset A2 / AD, Anti-Accesso/Area di Diniego è strutturato su due principali sistemi integrati: gli S-400 Triumph ed i missili balistici Iskander-M. Il Triumph è stato progettato per intercettare le minacce stealth occidentali ad una distanza massima di 400 km ad un’altitudine di 30 km. La velocità massima utile per l’intercettazione è di 4,8 chilometri al secondo. I sistemi S-300 e S-400 rappresentano la punta più alta dei sistemi di difesa terra-aria russi. Sono progettati per proteggere le aree di importanza strategica. Ogni batteria può attaccare più di una mezza dozzina di obiettivi simultaneamente, tracciandone 80. Le brigate missilistiche del Distretto Occidentale equipaggiate con i missili balistici Iskander-M (CEP o probabilità di errore circolare di 10 metri), effettuano rotazioni permanenti su Kaliningrad. L’Iskander è un sistema balistico ad alta precisione, ottimizzato per l’utilizzo a distanza ravvicinata. Verosimilmente, quelli in rotazione a Kaliningrad hanno una gittata estesa di 500/550 km: sarebbero in grado di colpire la Germania. Capace di una velocità massima di 7mila km/h, l’Iskander nella fase terminale del volo si affida ad una guida optoelettronica, compiendo brusche manovre per eludere le difese aeree e rilasciando esche per ingannare i radar nemici. I missili possono essere lanciati in 16 minuti ed in quattro minuti in caso di prontezza operativa. Il secondo missile (solo per la versione interna) può essere lanciato in meno di 50 secondi. Il Cremlino schiera permanentemente a Kaliningrad tre brigate d’élite completamente equipaggiate. Le forze meccanizzate sono supportate da una brigata di artiglieria, basata come potenza primaria su 54 sistemi di grosso calibro. La 7054 Air Base ospita in turnazione circa cinquanta velivoli tra elicotteri pesanti e caccia. Kaliningrad, è ritenuta la fortezza di Mosca in Europa, progettata per colpire il cuore della Nato e per arrecare il massimo delle perdite ad un attacco preventivo dell’Alleanza.

Difendere le capitali baltiche

La geografia militare, nel caso scoppiasse un conflitto convenzionale, favorisce la Russia. Secondo il ben noto rapporto della RAND Corporation, le forze russe riuscirebbero ad entrare nelle capitali baltiche entro 60 ore. L’unico possibilità per la Nato, che non dispone di un vero esercito permanente in Europa, sarebbe quella di ricorrere al nucleare. C’è un ulteriore punto che favorisce Mosca. Entro il gennaio del 2019, gli Stati Uniti dovranno aver distrutto l’intero inventario delle munizioni a grappolo, secondo le linee guida fornite dal governo americano nel 2008 al Dipartimento della Difesa. La fase finale di questa politica priverà gli Usa di una capacità critica, senza alcuna sostituzione.

Le bombe a grappolo

Tecnicamente, le munizioni a grappolo sono ordigni costituiti da un corpo contenente delle sotto-munizioni convenzionali. Sviluppate durante la guerra fredda per saturare le preponderanti forze sovietiche meccanizzate e corazzate che si sarebbero riversate nell’Europa occidentale, la loro potenza eguaglia quella del fuoco di sbarramento degli obici ad alto esplosivo. Rappresentavano un deterrente chiave nella strategia americana. La politica di eliminare le bombe cluster è sancita dalla Convenzione firmata in Norvegia nel 2008, comunemente indicata come il Trattato di Oslo. Il documento, entrato in vigore il primo agosto del 2010, ha due obiettivi: in primo luogo ridurre i danni ai civili (nel 47% dei casi sono bambini) e gli effetti indiscriminati degli incendi sull’area colpita; il secondo obiettivo è quello di eliminare la grande quantità di sub-munizioni inesplose che si trovano comunemente nelle zone in cui sono state lanciate. Il Trattato di Oslo vieta ai 119 firmatari la produzione, l’acquisizione, la distribuzione o l’utilizzo delle munizioni a grappolo. Gli Stati Uniti non hanno firmato il Trattato, ma le amministrazioni Bush ed Obama hanno sostenuto lo spirito del documento. L’ex presidente Bush ha ordinato al Dipartimento della Difesa di attuare una politica per soddisfare l’intento del Trattato, senza però rinunciare alla capacità offensiva delle bombe a grappolo durante il periodo transitorio. Russia, Cina, Israele, India, Pakistan, Turchia, Siria, Yemen, Ucraina e Corea del Sud sono tra i paesi che non hanno firmato il trattato. Nonostante gli Usa detengano il predominio sulle munizioni a guida di precisione, queste ultime non sono particolarmente indicate per contrastare bersagli pesantemente corazzati.

La risposta russa

L’aspetto chirurgico dell’attacco, ipotizzato in un contesto moderno, verrebbe comunque soffocato da milioni di testate termo-bariche che i russi sarebbero in grado di lanciare in una sola raffica. La capacità di una bomba a vuoto di fornire calore e pressione in un unico punto nel tempo, non può essere riprodotto dalle armi convenzionali senza una massiccia distruzione collaterale. Il principio di funzionamento delle munizioni termo-bariche si basa sull’esaltazione delle capacità dell’esplosivo ad alto potenziale attraverso la combustione aerobica identificata nel terzo evento di detonazione. Il miglioramento delle prestazioni è ottenuto principalmente mediante l’aggiunta di metalli in eccesso alla composizione esplosiva. Alluminio e magnesio sono i metalli primari della scelta. Tutti e tre gli eventi esplosivi possono essere personalizzati per soddisfare le esigenze e le prestazioni del sistema. La testata propulsa contiene al suo interno una carica esplosiva e del combustibile altamente infiammabile. Quando il razzo raggiunge la destinazione, il carburante viene disperso. La detonazione successiva incendia il materiale infiammabile nell’aria. L’esplosione irradia un’onda d’urto letale nel raggio di dieci metri. Di per se, l’esplosione termobarica è particolarmente indicata contro bersagli in campo aperto, ma se la stessa esplosione avvenisse in un bunker, la sua potenza potrebbe anche decuplicarsi.

http://www.ilgiornale.it/autore/franco-iacch-105615.html

4 thoughts on “Exclave di Kaliningrad

  1. L’oblast’ di Kaliningrad (in russo: Калининградская область?, Kaliningradskaja oblast’) è un’oblast’ della Russia con un’estensione di 15 100 km² e con una popolazione di 968 200 abitanti, comprendente un territorio pianeggiante e uniforme, exclave della Federazione russa tra la Lituania e la Polonia. Si affaccia sul mar Baltico ed è attraversato dai fiumi Pregolia e Neman. Con l’allargamento dell’Unione europea del 1º maggio 2004 confina interamente con Stati membri dell’Unione europea.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Oblast%27_di_Kaliningrad

  2. L’opinione pubblica negli USA ed in Europa non è stata totalemte informata di questo ma in Russia non è passato inosservato il nuovo progetto di legge approvato dal parlamento ucraino (la Rada suprema) che i russi hanno considerato una vera e propria dichiarazione di guerra. Il rapporto su questa legge passa quindi al giornalista Vesti che si trova a Donetsk. I residenti locali confermano che la nuova legge significa per loro guerra. Vedono il momento attuale sulla prima linea come la “calma prima della tempesta”. I soldati di Donetsk nelle loro trincee dicono di essere pronti a ingaggiare il nemico. Secondo Kiselyov, la nuova legge, che attende la firma di Poroshenko, pone fine alla partecipazione di Kiev agli accordi di Minsk e si prepara alla guerra. La missione nel Donbass non è più descritta come un’operazione “anti-terrorismo”. La missione ora è inviare forze armate contro “formazioni militari della Federazione Russa” nel Donbass. Viene creato un quartier generale militare per coordinare l’operazione militare da condurre nel Donbass. Mentre fino ad ora le repubbliche auto-dichiarate di Donetsk e Lugansk negli accordi di Minsk erano considerate come parti negoziali, d’ora in poi su questi territori ci sono solo “amministrazioni di occupazione” della Federazione Russa. La Russia è identificata come un “aggressore”. Dice Kiselyov: “Questo rende molto più conveniente per l’Ucraina iniziare una guerra.” In questo modo, Poroshenko (il fantoccio degli USA a Kiev), ha preparato la strada per non pagare i debiti esteri del paese. pronto a rimanere al potere per sempre. Il giornalista Kiselyov si tira indietro un po ‘, chiedendosi se non stia esagerando i pericoli. Forse il disegno di legge, che Poroshenko deve ancora firmare, non sarà implementato, come molti altri passato dalla Rada. Ma non è la legge in sé che è il problema. È l’umore quello che risulta a favore della guerra a Kiev. I fatti parlano da soli, ci dice: Poroshenko non ha fatto nulla per attuare gli accordi di Minsk
    https://www.controinformazione.info/la-guerra-che-sta-arrivando-dallucraina-mentre-leuropa-e-distratta/

  3. “Vorremmo rivolgerci al comandante della 67a Task Force della sesta flotta, Bill Ellis, con un promemoria per ricordargli che la Crimea è parte integrante della Russia”. “Inoltre, vorremmo richiamare l’attenzione sul fatto che, agli aerei da caccia della Russia servono gli solo pochi minuti per ” intercettare “i bersagli aerei che si avvicinano al confine di stato con i transponder spenti. Per questo motivo tutte le azioni dell’aereo russo Sukhoi-27, che per più di due ore e venti minuti hanno impedito alì’aereo USA EP-3E di avvicinarsi allo spazio aereo russo e di attuare il suo piano di sorveglianza radioelettronica statunitense vicino alla Crimea, dovrebbe essere correttamente chiamato servizio di “scorta”, ha aggiunto il ministero
    Nota: Aerei e navi da guerra delle forze USA e della NATO si trovano continuamente nel Mar Nero e vicino alla penisola dell’Ucraina per compiere esercitazioni assieme alle forze ucraine. Ultimamente è entrato nel mar Nero anche un grosso incrociatore britannico equipaggiato con missili Tomhawk che ha attraversato da due giorni lo stretto dei Dardanelli ed assieme a questo vi sono nel Mar Nero unità navali di altri paesi della NATO fra cui unità francesi, italiane e spagnole. Non è chiaro il motivo di questa presenza massiccia di forze militari in una zona dove il transito e la permanenza di navi militari non appartenenti ai paesi dell’aerea è strettamente limitato da una convenzione internazionale (Convenzione di Montreux ) .
    https://www.controinformazione.info/continuano-le-provocazioni-degli-aerei-spia-usa-sullo-spazio-aereo-della-russia/

  4. Come il ministero degli Esteri russo ha dichiarato fin dall’inizio, la decisione degli Stati Uniti di stabilire sistemi missilistici sul territorio rumeno viola l’equilibrio delle forze strategiche in Europa e contraddice le disposizioni del trattato sui missili a corto raggio e intermedio. Ma le obiezioni di Mosca non sono state ascoltate. Né sono state ascoltate le promesse della Russia di prepararsi a “rispondere” ai sistemi missilistici americani in Romania e in Polonia. Lo spiegamento di Iskanders nella regione di Kaliningrad è presumibilmente un elemento dimostrativo di questa risposta. Un altro possibile passo potrebbe essere l’uso degli ultimi missili da crociera Kalibr che sono equipaggiati sulle navi di superficie e sui sottomarini della flotta Batlic russa, e che hanno una portata di 2.500 chilometri. La produzione di Kalibr potrebbe essere accelerata per lo spiegamento nel Baltico, ma questo è già nel campo delle proposte. Missili Kalibr sparati da navi russe La componente politica della disputa sugli Iskanders della Russia non è meno importante. Il 15 febbraio sono seguite le risposte verbali dei parlamentari russi della Duma di Stato e del Consiglio della Federazione. Ad esempio, in un’intervista a RT, il vicepresidente della Commissione per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione, Andrey Klimov, ha sottolineato: “Gli iskanders sono stati collocati lì [nella regione di Kaliningrad] a causa del fatto che la NATO sta espandendo la sua attività militare vicino i nostri confini … Noi, vale la pena notare, stiamo facendo questo sul nostro territorio sovrano. Questo è il punto più importante. I sistemi di difesa missilistica degli Stati Uniti sono dispiegati lontano dai loro confini. E un contingente di truppe circonda l’intero perimetro della Russia “. Possiamo aggiungere a questo commento del senatore russo che proprio l’altro giorno è venuto alla luce che il bilancio USA per il 2019 prevede $ 6,3 miliardi per “scoraggiare la Russia in Europa con mezzi militari”. Il piano prevede un aumento della presenza di truppe americane nei paesi dell’UE, addestrando le forze della NATO nell’Europa orientale e modernizzando le attrezzature militari statunitensi stazionate nell’UE. La “controversia sugli Iskander” è quindi un attacco al diritto della Russia di difendersi. Senza dubbio, entrambe le parti – Russia e NATO – non abbandoneranno le loro posizioni, il che non facilita la pace in Europa. I principali perdenti di ogni possibile conflitto imminente possono già essere nominati: Polonia e Romania, in quanto sono diventati il ​​bersaglio numero uno per gli attacchi missilistici di rappresaglia russi. Nel complesso, la NATO sta trasformando l’Europa dell’Est in una zona a rischio e la Russia intende difendersi. Questo è il vero significato dietro la “controversia di Iskander
    https://www.controinformazione.info/la-russia-dispiega-missili-sul-proprio-territorio-la-nato-diventa-balistica/

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