La grande truffa

di Carlo Bonaiti Cominciamo con due dati: abbiamo un debito pubblico di 2.230 mld. pari al 132% del PIL. Paghiamo ogni anno quasi 90 mld. di interessi (la terza spesa italiana dopo la previdenza e la sanità) senza, peraltro, riuscire ad intaccare il debito. E la narrazione corrente ci vuole direttamente responsabili (noi cittadini) per aver vissuto al di sopra delle nostre possibilità !!! La storia: dal 1960 al 1981 il rapporto D.P./PIL è sempre stato inferiore al 60% (circa il 58%) che rappresenta il valore che i burocrati di Bruxelles considerano adeguato per definire una economia sana. Dopo il 1981 il rapporto sale improvvisamente a circa il 130%. Ma cosa successe nel 1981? Per volere dell’allora ministro Andreatta avviene il divorzio tra la Banca d’Italia ed il Ministero del Tesoro, mettendo fine alla possibilità del governo di finanziare il disavanzo. Ma che succedeva prima? I titoli che lo stato emetteva per finanziarsi e che non riusciva a vendere erano comprati dalla Banca d’Italia ad un tasso prefissato, basso. Dopo il divorzio lo Stato, senza questo “effetto paracadute”, per poter vendere tutti i titoli emessi (cioè per renderli allettanti) si vede costretto ad innalzare i tassi di interesse e questa è una delle cause principali che ha comportato l’innalzamento del debito pubblico. Ma cosa spinse Andreatta a questa scellerata decisione? Come raccontò lui stesso dieci anni dopo in una lettera pubblicata sul Sole 24 Ore, questo stravolgimento strutturale fu necessario per salvaguardare i rapporti tra Unione Europea e Italia. Ad essere in pericolo era infatti la partecipazione del nostro Paese all’interno dello Sme (l’accordo precursore del sistema Euro). Sia Andreatta che Ciampi, quindi, agirono non nel rispetto dei principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale ma sotto la pressione di spinte sovranazionali.

Leggi tutto su https://www.controinformazione.info/debito-pubblico-la-grande-truffa/

One thought on “La grande truffa

  1. Spieghiamo per l’ennesima volta: “avanzo primario” significa quello che resta in attivo dopo aver pagato gli interessi sul debito pubblico. Significa che se facciamo bancarotta e “nessuno ci farà più credito”, possiamo reggere senza bisogno di indebitarci con l’estero. Anzi, se facciamo default come la Germania ha già fatto 7 volte, potremmo utilizzare a vantaggio dell’economia e dei lavori pubblici l’immensa cifra (85 miliardi) che oggi dedichiamo a pagare i nostri creditori. Inoltre gli italiani dispongono di quasi 4 mila miliardi di liquidità, più di quanto serve per “coprire” il debito acquistando BOT come abbiamo sempre fatto prima. https://www.maurizioblondet.it/ma-e-costituzionale-la-ue-gioco-del-pollo-contro-litalia/

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.