Una carta da giocare

L’Italia, terzo contributore   netto  con  quei miliardi si paga il biglietto per sedere al tavolo dove si approva il bilancio  preventivo della (dis)Unione.  E’ imminente la discussione del bilancio preventivo per  il quadriennio 2021-2027:  l’approvazione “spetta  al Consiglio, con delibera  all’unanimità, previa approvazione del Parlamento”.

All’unanimità. Dunque l’Italia ha un potere di veto. Con  i governi precedenti non l’ha mai usato, ovviamente. Adesso il nuovo governo, che gli euro-oligarchi odiano e che vogliono schiacciare, ha in mano l’arma per esigere molto in cambio, far pagare carissima l’approvazione. O ancor meglio, bloccare tutto fino alle elezioni europee del maggio 2019, quando il nuovo Parlamento UE vedrà  il crollo degli europeisti e l’affermazione dei “sovranisti e populisti”:  Perché dar la soddisfazione   di “far votare il budget a  questo Parlamento UE, quando  il prossimo sarà molto diverso?” (Musso).

Le euro-oligarchie sono ben consapevoli del pericolo. Tanto è  vero che nei documenti emananti da loro, si legge: “I   deputati chiedono  che i colloqui tra Parlamento, Commissione e Consiglio inizino subito, per cercare di raggiungere un accordo prima delle elezioni europee del 2019”.

No,  a noi conviene esercitare il veto, far passare le elezioni,  negare il sì al bilancio 2021-27 a  questo  parlamento collaborazionisti, negargli i soldi – e riparlarne  col Parlamento rinnovato  in cui, se non sarà maggioranza, lo schieramento sovranista sarà  una forte  minoranza, decisiva per rendere impossibile la solita  alleanza, centro  e socialisti. Abbiamo un grosso bastone in mano se vogliamo usarlo, perché l’Italia – oltre ad essere in avanzo primario e in attivo nella bilancia  commerciale –  è un contributore netto: ossia dà   alla UE  molti più soldi di quanti ne riceve:

Nel decennio 2007-2016 abbiamo versato all’Ue quasi 34 miliardi di euro in più di quanti ne abbiamo ricevuto.

Molti italiani non lo sanno, perché le opposizioni onnipresenti sui media gli fanno credere che noi “dipendiamo” dall’Europa.

Si veda la replica del povero  Maurizio  Martina  pd  alla minaccia di Di Maio:

Bloccare i fondi all’UE significa bloccare risorse per imprese e cittadini italiani (vedi agricoltura). Queste minacce sono solo un autogol per il nostro paese, giocato sulla pelle di esseri umani

O di Tajani, lo sciagurato berlusconiano:

Tagliare i fondi UE sarebbe un autogol, da essi vengono i fondi UE”.

E’ esattamente il contrario della verità, menzogne pronunciate per far credere all’opinione pubblica italiana che, se irritiamo l’oligarchia, se “ci isoliamo”,  restiamo senza i fondi UE. Invece  i fondi Ue, siamo noi che li diamo.

Per questo nei prossimi mesi, che  saranno tempestosi  (da  metà dicembre ci assoggetteranno alla “procedura per deficit eccessivo”;dandoci un ultimatum di sei mesi per   tagliare;  a giugno 2019, decideranno se applicarci le sanzioni,   ci faranno salire lo spread, i magistrati cercano di intimidire,  il Quirinale trama, i media urlano al “razzismo”) sarebbe essenziale di disporre almeno di un mezzo televisivo di massa:  per far capire all’opinione pubblica quello che sta avvenendo, cosa sta facendo il governo, e le corde che l’Italia ha al suo arco.

estratto da https://www.maurizioblondet.it/litalia-ha-unarma-porre-il-veto-sul-bilancio-ue/

One thought on “Una carta da giocare

  1. Come agire per prevenire un nuovo golpe, dopo tali premesse?

    Suggerisco di spiegare alla popolazione il suddescritto ruolo storico e costituzionale del Quirinale, il suo ruolo di garante obbligato di interessi di potenze straniere vincitrici e sopraordinate, spesso in danno agli Italiani. Un ruolo non colpevole proprio perché obbligato, ma che in ogni caso priva il Quirinale della qualità di rappresentante degli Italiani e della autorevolezza, della quasi-sacralità che questa qualità gli conferirebbe. Il Quirinale è piuttosto una controparte dell’Italia.

    Già il far entrare questa consapevolezza e questi concetti nella mente e nel dialogo dell’opinione pubblica può indebolire quel potere improprio e nocivo del Quirinale che gli consente di delegittimare i legittimi rappresentanti del popolo, sebbene esso non sia eletto dal popolo ma dalla partitocrazia, e di legittimare la loro illegittima sostituzione; quindi può aiutare la prevenzione di nuovi colpi di palazzo.
    http://marcodellaluna.info/sito/2018/08/29/come-prevenire-un-nuovo-euro-golpe/

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