Eurocrazia

Non essendo riuscito in Italia il programma di smantellamento della Costituzione, programma tentato da Matteo Renzi, sponsorizzato dalla grande Banca internazionale JP Morgan, bloccato da un referendum popolare, i grandi potentati finanziari oggi hanno una seconda opzione con il portare l’Italia in default tecnico e chiederne il commissariamento ed affidamento alla Troika.

Già pronti sull’uscio gli ispettori del FMI che si preparano ad intervenire con un governo tecnico di emergenza, magari nominato da Mattarella per traghettare l’Italia verso la dittatura finanziaria.

Coloro che ancora pensano in buona fede che l’Unione Europea sia una Istituzione creata per favorire gli interessi delle popolazioni e favorire la democrazia, la pace e la libertà, si devono oggi ricredere, la UE è stata costruita per favorire un’ élite di potere che potesse governare, non solo senza partecipazione popolare, ma soprattutto contro la volontà popolare, ritenuta incapace di comprendere i meccanismi austeri della politica e della finanza.

Per questo obiettivo si sono alleati i potentati finanziari  transnazionali con la sinistra globalista ed il vecchio centro destra, tutti uniti per affondare l’esperimento giallo/verde, approfittando delle sue contraddizioni.
Si provvederà dopo al cambiamento della costituzione, considerata ancora troppo socialista, troppo sovranista con quel suo prevedere che la sovranità appartiene al popolo e la preminenza del diritto al Lavoro rispetto alla stabilità dei mercati e della finanza.

“Oggi i tempi son cambiati, son venuti l’alleati”, si canticchiava nel dopoguerra ed oggi, quella canzonetta ritorna di moda, si poteva prevedere.

https://www.controinformazione.info/luomo-del-colle-si-prepara-a-dire-no/

4 thoughts on “Eurocrazia

  1. La discussione sul budget e le risposte ad esso è diventata un gioco di biasimo, ma è l’Italia che ne soffre soprattutto. Il più ovvio problema finanziario immediato riguarda le banche italiane piuttosto che il governo. La percezione di un aumento del rischio per il debito pubblico italiano spinge verso l’alto i rendimenti e fa abbassare il prezzo dei titoli di stato, la maggior parte dei quali sono detenuti nei libri delle banche. Le banche stesse hanno bisogno di finanziamenti e hanno una grande quantità di obbligazioni che hanno bisogno di rifinanziamento presto. La conseguenza della caduta dei valori patrimoniali riduce la capitalizzazione delle banche e sono necessarie nuove capitalizzazioni, forse da parte del governo, ma ciò andrebbe a scontrarsi con un’altra serie di norme dell’UE, questa volta sui salvataggi statali.

    Fonte: Foreign Policy

    Traduzione: Luciano Lago
    https://www.controinformazione.info/leuropa-dovrebbe-lasciare-vincere-litalia-se-non-vuole-suicidarsi/

  2. Tra questi vampiri insaziabili non dobbiamo dimenticare il posto d’onore a Mario Draghi: l’uomo che prima, come consigliere di Goldman Sachs consigliò ad Atene i trucchi contabili con cui entrare nell’euro falsificando i bilanci, e dopo come governatore della pseudo-Banca Centrale Europea, ha praticato sui greci la tortura del blocco dei bancomat, per indurli ad accettare la schiavitù. Un crimine – perché l’elementare dovere primo di una banca centrale è quello di mantenere la liquidità – che Draghi proverà ad usare contro di noi, perché lui, come ogni governatore o membro del consiglio dalla BCE, sono esenti da conseguenze penali. Nessun tribunale umano può giudicarli, essi se ne sono chiamati al disopra: il che fa della BCE, la centrale dell’Usura, un dispotismo, con l’usuraio-capo legibus solutus, da far sembrare l’impero ottomano uno stato di diritto.
    https://www.maurizioblondet.it/atene-vendera-anche-centinaia-di-siti-archeologici/

  3. L’Italia ha dovuto salvare con propri fondi le banche francesi e tedesche nel 2011 grazie al Governo Monti, fiduciario dei potentati finanziari. Quando sarà la volta del Governo italiano ad avere necessità di ottenere l’accesso ai fondi europei per interventi straordinari, allora gli saranno negati tali fondi per non essersi uniformato alle regole stabilite (guarda caso) da Berlino e dai suoi vassalli di Bruxelles. Chiaro quindi che i tedeschi e i tecno burocrati della UE hanno adottato il vecchio motto napoletano: “chi ha avuto ha avuto e chi ha dato a dato…..”.
    Qualcuno ci aveva avvertito che il sistema euro sarebbe stata una “trappola” ma Prodi, D’Alema, Ciampi, Veltroni e compagnia cantante ci dicevano che l’Italia sarebbe diventata finalmente un “paese moderno”, non ci devi far caso se gli usurai ti mettono la corda al collo.
    https://www.controinformazione.info/le-oligarchie-europee-pronte-alla-nuova-trappola-per-litalia/

  4. Roma, 21 novembre 2018

    Compulso, con un friccico di stupefazione, un articolo di Massimo Fini su Angela Merkel.
    Egli lo scrive dopo aver letto un altro articolo, pubblicato, a pagina 15, su “Il Corriere della Sera” del 14 novembre. In esso sono riportate alcune frasi di Dorothea Kasner tratte da un discorso rivolto al sedicente Parlamento Europeo; Ella vi afferma che:

    – occorre un vero esercito europeo “complementare alla NATO” per “dimostrare al mondo che tra nazioni d’Europa non ci potrà mai più essere guerra”
    – un bilancio europeo
    – una solidarietà europea (che si annida nel DNA europeo) contro gli egoismi nazionali
    – una libertà europea (di stampa e quant’altro).

    Infatti, secondo la Cancelliera, “il tempo con cui potevamo contare sugli altri è finito: oggi noi europei dobbiamo prendere il destino nelle nostre mani”.
    Dorothea poi tende una mano all’Italia … onde superare gli attriti … grazie al dialogo … senza l’intralcio degli egoismi nazionali … per cui è bene che ogni paese membro rispetti le regole di stabilità finanziaria … et cetera et cetera
    Fini legge tutto questo e vi intravede una speranza.
    La speranza di una autarchia europea che, in un prossimo futuro, ci affranchi dal giogo americano e ci ponga stabilmente – e con equidistanza – fra i due Imperi (America e Russia/Cina).
    Massimo Fini, purtroppo, ha compreso al contrario il discorso di Angelina.

    Le parole di Angelina sono vere, nei suoi riguardi e nei riguardi delle forze che rappresenta; solo nei nostri riguardi sono equivoche: vanno, perciò, soppesate e, quindi, valutate rettamente.
    Le si intenda al contrario: in luogo di “solidarietà” dobbiamo leggere “egoismo”; e laddove è scritto “egoismo”, “solidarietà”. In luogo di “autarchia” è bene scorgere “monarchia”; invece di “nelle nostre mani” intravedere “nelle mani di Qualcun Altro”; in luogo di “dialogo”, “monologo”, invece di “apertura” “chiusura”, di “complementare” “alleato in subordine”, di “modificabile” “irriformabile”, di “comunitario” “oligarchico” e così via. Fate così e vedrete che tutto s’appianerà nella comprensione piena; l’equazione della geopolitica, apparentemente ardua, inaspettatamente si rivelerà nella propria essenza, tanto che esclamerete, come studentelle: “Era così facile!”.
    https://alcesteilblog.blogspot.com/2018/11/angelina-i-adore-you.html

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