Tout va bien

Sì,  è avvenuto a Nantes  –  i tg non ve l’hanno  detto –  durante l’ATTO TRENTOTTESIMO: sono  38 sabati che le manifestazioni contro Macron e  il suo regime burocratico proseguono, nonostante le randellate, i gas, gli arresti,  le mutilazioni e  le morti:  ovviamente La 7  non  ve l’ha detto.

Sì le morti:  i manifestanti del popolo  a Nantes   erano arrabbiati per l’uccisione di un loro giovane, Steve Maia Caniço,  24  anni. Scomparso nella notte del 21-22  giugno durante una carica egli agenti per far cessare un  concertino  non autorizzato durante la Festa della Musica (autorizzata ) in corso quella sera, la sua sparizione  ha  suscitato a Nantes un’ondata di emozione. La domanda: “Dov’è Steve?”   è  fiorita sopra tutti i muri della  città. Da polizia e  ministero dell’Interno, nessuna risposta.

Steve  –  un giovane precario “animatore periscolare” –  è stato  ritrovato cinque settimane dopo. Affogato.  Il suo corpo è riemerso dalla Loira, a  un chilometro da luogo dove la  carica della polizia, e i gas,   lo aveva spinto  nel fiume. Non era stato il solo a finire nella Loira,  ma altri sono tornati a riva. Lui  no.

La polizia dice che non vede alcun rapporto fra la sua carica e a morte  di  Steve.

 

Quindi   l’inquietudine della città  si è trasformata in collera.  la manifestazione di  sabato 3 agosto, a  Nantes, è stata dedicata a   «pour Steve et contre les violences policières», ed ha assunt rapidamente il livello dello scontro. Ovviamente la “celere” di Macron (IGPN)  non si è fata superare in violenza.  L’uomo che  si vede a terra con un agente che lo strangola, aveva cercato di attrarre  l’attenzione deg.li agenti su un altro manifestante  che stava  male za causa della  saturazione di gas lacrimogeni.

 

Qualcuno  infatti agonizzava o quasi.

https://twitter.com/i/status/1158470662551416840

I  telegiornali non  ve l’hanno detto. Vi hanno mostrato ampi reportage su Mosca e i suoi manifestanti  per la democrazia, fotografatisismi.  In Francia non perché la democrazia, come tutti sanno, c’è, e la popolazione è contenta.

Per cui ve lo diciamo noi, coi nostri  poveri mezzi: no, in Francia la gente non è contenta.  Il popolo francese lotta ancora.

La rivolta contro il regime Macron, e la miseria imposta dalla UE,  continua e da 38 settimane.  Con morti e feriti.

 

 

L’articolo CREDEVA FOSSE A MOSCA – E INVECE E’ MACRON proviene da Blondet & Friends.

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