E questa precarietà sta crescendo, e stroncando le speranze di interi settori della società. Per il complesso delle riforme austeritarie imposte in queste stesse settimane da Macron, “l’aumento del 12% per cento degli emolumenti nei primi in cordata viene compensato – fortunatamente – dal taglio del 15% delle indennità di disoccupazione; che per i “quadri” licenziati per delocalizzazione delle loro aziende, sale a -30%”, notifica sarcastico l’economista Philippe Béchade (fondatore del think tank alternativo Econoclastes).
L’idea di Macron è infatti che i sussidi di disoccupazione erano troppo grassi, e quindi non invogliavano disoccupati a cercare un lavoro qualunque, anche a 450 euro – come i minijob tedeschi.
“Insomma non aggredisce la disoccupazione, aggredisce i disoccupati”, sunteggia Thomas Portes, responsabile del collettivo ferrovieri “ex PCF”, ossia che votavano comunista. “E questo, mentre i padroni del CAC 40 (le prime multinazionali quotate a Parigi) intascano 277 il salario minimo.
Ogni settore sociale è ferito. Nel 2017, il 20% degli agricoltori francesi “non hanno avuto alcun reddito”, per la pressione dei prezzi al ribasso operato dalla grande distribuzione , la concorrenza mondiale, l’euro sopravvalutato per i prodotti agricoli europei.
Per di più, gli agricoltori senza reddito sono stra-indebitati con le banche. Ogni due giorni si uccide un agricoltore francese, un sinistro crescendo che si avvicina alla marea di suicidi dei poliziotti; e a cui hanno cominciato ad adeguarsi anche gli insegnanti, che si tolgono la vita perché i giganteschi figli degli immigrati, loro studenti, non riconoscono la loro autorità e spesso li malmenano fisicamente (girano video di questi fatti).
In questa il “filosofo e saggista” Pascal Bruckner invita Macron ad alzare l’età della pensione a 70 anni, onde anche i decrepiti possano godere della “state indiana della vita” di cui lui ci comunica di godere, grazie alla sua ricetta: “Amare, filosofare, e lavorare”. Quando si sa che Bruckner è j, si raggiunge la certezza: questa Europa che schiaccia i poveri, soddisfa completamente i signori del discorso – come in Italia.

Che di questa immane tragedia sociale a cui i francesi si rivoltano e che denunciano, la UE, l’euro e la sua logica sia la causa prima, lo ha spiegato Mario Draghi in questo video messo inonda da Byoblu
Nell’euro, “i paesi che hanno perso la possibilità di svalutare la moneta” non devono far altro che “la svalutazione interna”: ossia svalutare i salari, avvicinandosi a quello “giusto” per lorsignori, sui 450 al mese.
estratto da https://www.maurizioblondet.it/non-avete-saputo-del-jan-palach-francese/
Questo infatti è il nuovo meccanismo del Mes, ovvero il Meccanismo europeo di stabilità il quale prevede che gli stati in difficoltà, ovvero quelli che una cupola finanziaria ordoliberista decide che debbano esserlo, prima di avere in prestito i soldi che hanno già versato in precedenza, siano costretti a una serie draconiana di tagli e di macelleria sociale per ristrutturare il proprio debito, secondo criteri stabiliti dall’Unione e che sono assolutamente irrealistici. Secondo molti osservatori, come ad esempio Scenari economici, questa nuova normativa è stata pensata specificamente contro l’Italia la quale in caso di difficoltà prima di essere aiutata dovrà chiudere ospedali, scuole e servizi, aumentare le tasse secondo le indicazioni direttamente provenienti da Bruxelles e mandare al macero quel po’ di welfare che le rimane. Dovrà insomma diventare la nuova Grecia. Ma questo per l’appunto dimostra come le istituzioni europee siano ormai del tutto impazzite e di fronte alla possibilità imminente di una nuova crisi non riescano a pensare altra via d’uscita se non stringere lo stesso cappio che ha provocato il declino e la stagnazione. Questo la dice lunga sull’ angustia intellettuale e morale nella quale si è costruita la Ue di Maastricht, la quale in fin dei conti ha nascosto dietro alcuni ideali di facciata un tentativo di politica neo reazionaria, sostanzialmente incarnata dalla moneta unica.
https://ilsimplicissimus2.com/2019/11/12/alto-tradimento/
Del resto ogni settore sociale sanguina, basta pensare che ogni due giorni un agricoltore si toglie la vita strangolato dai debiti: il 20% di loro ormai non ha più un reddito sia per la politica dei prezzi al ribasso fatta dalla grande distribuzione, sia perché agiscono attraverso una moneta sopravvalutata. Così anche se producono sono indebitati con le banche che bussano continuamente alle loro porte per impadronirsi della terra e degli edifici sia agricoli che di abitazione. Per non parlare del disagio che soffrono poliziotti, insegnanti di ogni livello, pompieri, piccoli commercianti e impiegati: sarebbe impossibile contenere la protesta.
https://ilsimplicissimus2.com/2019/11/13/i-sacrifici-umani-della-ue/
Ma che il cattivismo, traversato l’Atlantico, sia diventato l’ideologia delle oligarchie dominanti anche in Europa, bastano a dimostrarlo certe affermazioni di Mario Monti (“Stiamo efficacemente distruggendo la domanda interna, mai sprecare una bella crisi”) , o le note parole di Tommaso Padoa Schioppa sul vero senso delle “riforme” imposte della UE:
“Nell’Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali […] delle pensioni, della sanità, del mercato del lavoro, della scuola.., dev’essere guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l’ individuo dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità“.
Per non parlare della brutale assenza di compassione che Berlino e Bruxelles usano contro i Greci. Così l’intera “civiltà” occidentale è arrivata al punto descritto dal saggista Michael Ellner: “Proviamo solo a guardarci. Tutto va a rovescio. I medici distruggono la salute, gli avvocati distruggono la giustizia, le università distruggono il sapere, i governi distruggono la libertà, i media più influenti distruggono l’informazione e le religioni distruggono la spiritualità»
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/psicopatici-al-potere-plasmano-la-societa-della-malevolenza