Mare Nostrum

fregano Mare Nostrum

L’Algeria, che per atto unilaterale ha deciso nel 2018 di estendere la sua Zona economica esclusiva fino a 12 miglia dalle coste sarde, ha la società per l’energia nazionale, SONATRACH, completamente controllata dal governo. Il Presidente della Repubblica ne ha silurato dopo soli 4 mesi il Ceo, per questioni di corruzione (tangenti da SAIPEM), nominandone uno più vicino ancora alla sua idea di energia nazionale. Un’idea nazionale che comprende appunto lo scippo del Mar Sardo, visto che la Zona economica esclusiva che può arrivare fino a 200 miglia dalla linea base della costa (linea media basse maree) e fino a 350 miglia in alcuni casi, se il paese limitrofo non protesta, significa libertà di sfruttamento degli idrocarburi, oltre che della pesca e delle altre risorse marittime.

Per dire che l’Algeria, ex colonia della Francia, e per molti versi ancora strettamente legata ad essa, si comporta più sovranamente di noi.

L'estensione unilaterale della Zona economica esclusiva dell'Algeria, nel 2018

Tanto più che per la Francia è ancora attuale e valido, con un tratteggiato nero, la zona economica esclusiva derivante dall’accordo di Caen (2015) firmato da Gentiloni/Fabius, mai ratificato dal nostro parlamento ma apparentemente neanche mai abrogato né revocato dai due paesi.

(La cartina sotto è una piantina ufficiale della Repubblica francese che a tutt’oggi  delimita la zona economica esclusiva (ZEE) francese derivante dall’accordo tra i due paesi come se fosse ancora attuale la richiesta di ampliamento della Zee, sebbene l’accordo non sia mai stato ratificato dal parlamento italiano).

Che cosa aspetta l’Italia a richiedere la sua ZEE? Ah già il ministro degli Esteri non “parla” né francese né inglese. E per “parlare” intendo tutta la cultura che esiste dietro l’atto di parlare, negoziare, parlamentare, in un contesto culturale diverso dal proprio, con la fierezza e la consapevolezza di quello che siamo.

Un ministro degli Esteri normale e corretto comincerebbe una fitta negoziazione diplomatica per far cancellare quelle piantine ufficiali e formalmente revocare l’accordo di Caen.

Idem per l’Algeria, farebbe ufficiale richiesta della sua ZEE all’Onu invece di farfugliare timide proteste presso l’ONU.

Ma come se non bastasse, ci sono le trivellazioni della Croazia a qualche km dalle nostre cose orientali. Giusto per capire quanto poco esercitano la legittima sovranità i nostri politici.

Trivellazioni Croazia

Nforcheri 09/02/2020

Riferimenti

Sottobanco: cessione di mare e di risorse (di Nicoletta Forcheri)

Un pezzo di mare alla Francia per regalarle i gamberoni (di Nicoletta Forcheri)

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