I Cinesi al presente si sentono vincitori a livello mondiale, sebbene adottino una politica estera ispirata ad una prudenza bismarkiana. A loro non interessa conquistare militarmente il mondo. Del resto le uniche guerre di espansione territoriale le hanno condotte gli Imperatori nel 1700 per ottenere gli attuali confini naturali. Le altre guerre sono state causate da interventi esterni. Si dice anche che essi vogliono conquistare l’Africa; anche in questo caso lo sfruttamento di risorse naturali è compensato dalla costruzione di vie di comunicazione, di ospedali, scuole ed industrie. Etiopia, Tanzania, Angola stanno crescendo a ritmi altissimi grazie alla collaborazione cinese.
Infine bisogna sottolineare un’altra caratteristica fondamentale dello spirito cinese, ossia la credenza di una veduta circolare del tempo, che è scandito dai ritmi alternati dello Yin (l’oscurità e la debolezza) e dello Yang ( la luce e la forza). Oggi essi vivono una dimensione fortemente Yang, dopo essere stati dominati per 3 secoli dalla dimensione Yin. In più, secondo il confucianesimo, il Fato, il Destino del Cielo (Ming) incide ineluttabilmente sulle azioni degli uomini. Non per questo essi devono rassegnarsi, anzi devono operare sempre per il meglio, ovvero devono ottemperare al loro compito senza preoccuparsi se si otterrà il successo oppure no. Se si ottiene lo scopo prefissato è Ming, se si fallisce è Ming: l’importante è agire secondo le proprie inclinazioni e per il bene proprio ed altrui.
Ma al di là di queste considerazioni, si può osservare che la Cina di oggi è guidata da un despotismo alquanto attenuato. Xi Jinping si sta rivelando uno statista di eccezionale competenza e moderazione. Si stanno ricostruendo tutti i templi, le biblioteche, i teatri che Mao aveva ordinato di distruggere. Le scuole di ogni ordine e grado sono impostate verso l’impegno nello studio e nella serietà dei comportamenti verso gli insegnanti. In altre parole in Cina sta affermandosi una dinastia che durerà secoli.
Certamente il modello cinese non è conforme alla storia europea basata sui diritti della persona, della proprietà privata e della libertà. Però dobbiamo prepararci a convivere con questa super-potenza mondiale, che sarà egemone nel secolo a venire (ed anche nei futuri). La configurazione tecnica moderna (il Gestell heideggeriano) la favorirà senza alcun dubbio. Solo il confronto e la conoscenza ci potranno permettere una coesistenza proficua e pacifica.
Molti, invece, sono i dubbi che riguardano il nostro destino, visto la degenerazione nichilista che si è impossessata dell’Occidente.
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