Aspettando il 5 agosto

Sono gli stessi paesi detti “virtuosi”, come l’Olanda, quelli che applicano una politica di dumping fiscale per sottrarre agli altri gli investimenti delle grandi società estere. L’Italia è il paese più penalizzato che ha smesso di crescere da quando entrato nel sistema euro e arretra ogni anno nei suoi indici economici.
Risulta ormai evidente l’incapacità dei burocrati europei di trovare un via comune per uscire dalla crisi, prima di arrendersi di fronte all’evidenza, con l’effetto di distruggere una qualsiasi coesione sociale in Europa .
Appare inevitabile il fallimento di questa Unione fondata sulla moneta e sui grandi capitali, priva di una comune volontà politica e incapace di dare una risposta alle grandi sfide di questo tempo: sviluppo compatibile, lavoro, migrazioni di massa, difesa dei valori di civiltà che hanno contraddistinto la Storia Europea, preferendo la sottomissione alle centrali dominanti d’oltre Atlantico.
Da questa Unione Europea non ci aspettiamo niente di buono e ci auguriamo prossima la sua disgregazione prima di procurare ulteriori danni.

https://www.controinformazione.info/la-ue-definitivamente-incartata-nelle-sue-contraddizioni-cerca-di-salvare-la-faccia/

 

4 thoughts on “Aspettando il 5 agosto

  1. Ma quando l’Europa era un giovane sogno di primavera, fra XI e XV secolo, il suo simbolo identitario era duplice: la cattedrale e l’università, lo spirito e lo studio, la fede e il sapere. Per decenni e decenni abbiamo inseguito l’esangue fantasia di un debole fantasma, l’Europa dei litigi inutili e dei conti che non tornano, l’Europa che si lascia calpestare dagli eserciti stranieri guardando da un’altra parte e non riesce mai a dire una parola concorde sui temi che contano.
    Franco Cardini

  2. Oggi, lunedì 20 luglio, si svolge il primo Consiglio UE dei Ministri dell’Agricoltura sotto la presidenza tedesca per discutere temi strategici della riforma della PAC post 2020, fondamentali per l’avvio della transizione ecologica dell’agricoltura richiesta dalla Strategia UE “Farm to Fork”. La Coalizione #CambiamoAgricoltura chiede alla ministra Teresa Bellanova di collocare l’Italia su posizioni avanzate.
    https://www.ilcambiamento.it//articoli/consiglio-ue-italia-si-batta-per-transizione-ecologica-dell-agricoltura

  3. Questa storia del recovery fund sta diventando umiliante. Siamo contributori netti da sempre, finanziamo l’UE da quando è nata e oggi agli occhi del mondo stiamo sostanzialmente chiedendo di farci la carità, mentre paeselli che contano come una nostra caccola ci fanno la ramanzina e vogliono insegnarci a campare. Loro, che hanno vissuto sempre parassitando l’impero.
    Dobbiamo tornare padroni a casa nostra, disintegrare l’Unione Europea con il nostro recesso (che produrrà la dissoluzione definitiva di tutto), bruciare per sempre quella odiosa bandiera blu che è l’emblema di un oppressore e tornare a sventolare il nostro tricolore, battere la nostra moneta, ricostruire il nostro futuro.
    Gianluca Baldini

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