Sembra che questo doppio attacco missilistico sparato da Ansarallah dimostra che lo Yemen resiste ed è è arrabbiato con una “America che mente” e che, “pur continuando a far morire di fame migliaia di donne e bambini yemeniti per mezzo dell’embargo, parla spudoratamente di pace”, anche se Maarib il petrolio è quasi nelle mani di Ansarallah e che la Resistenza sta già pianificando di espandere la sua avanzata.

Come? “O” Cosa? Tra Jeddah e Yanbu ci sono solo 300 km da percorrere, il triplo della distanza tra Yanbu e Taëf. Quanto a Tabouk, che alcuni dicono sia stato scelto dal duo Biden-Austin perché si trova proprio di fronte a Port Sudan. Da notare che questo porto sudanese è quello dove la Russia ha appena inviato la sua prima nave da guerra dove ha piantato la sua prima base navale nel Mar Rosso , dista 900 chilometri da Jeddah.
Tutto ciò significa che da Sana’a, il raggio di missili Quds di Ansarallah ha la libertà necessaria per colpire Tabouk, Taëf e ovviamente Yanbu, con dispiacere delle truppe americane che McKenzie crede di aver messo alla prova ad Ain al-Asad. Il colpo a sorpresa della Resistenza Irachena contro la base Usa di Erbil, Il 16 febbraio e quello del 3 marzo contro Aïn al-Assad hanno dimostrato che le forze yemenite avevano un controllo perfetto della situazione.
Venerdì 5 marzo l’aviazione russa ha bombardato – ripetutamente (60 volte) e con estrema violenza usando missili balistici – posizioni di Daesh nel deserto siriano. Il numero di terroristi eliminati non è altissimo: undici. Ma il successo sembra essere stato pieno nella distruzione su larga scala alle strutture e attrezzature dei trafficanti di petrolio nelle aree occupate dai turchi nel sobborgo siriano settentrionale di Aleppo, e alle posizioni petrolifere “di Daesh”, ossia dei pozzi più o meno di fortuna che usano terroristi per rubare,letteralmente, il greggio siriano.
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