Lo sgarbo

Lo sgarbo che non era uno sgarbo. Oltre ad essere una riunione per stabilire per quanti euro la Turchia deve riaprire i suoi lagher per immigrati, in modo da non farceli arrivare, la contessa Von der Leyen non era neppure la sola ad essere sul divano distanziato (siamo in covid, se qualcuno ricorda), ma c’era anche un maschietto di fronte (presidente del Parlamento turco). I nostri media e la parte di sinistra libertaria e dirittocentrica della nostra opinione pubblica sono talmente pronti a saltare sopra ogni apparente polemica pur di affermare che siamo pieni di vittime da salvare (meglio salvare le contesse che i lavoratori vittimizzati) da scegliere le foto che lo confermano.Tra l’altro, come ricorda Paolo Desogus, la polemica è utilmente servita a nascondere che paghiamo sei miliardi di euro alla Turchia per schermarci il fronte tedesco dell’immigrazione. I campi di concentramento in Libia sono il male, quelli in Turchia, evidentemente, sono ottimi. Altro esempio della doppiezza della politica estera europea (?). Ha, dimenticavo, politica portata avanti da donne (se la cosa avesse un qualche significato, che non ha).da Alessandro Visalli

One thought on “Lo sgarbo

  1. Tuttavia qualcosa è successo, qualcosa di epocale che l’informazione vuole nascondere dietro il futile chiacchiericcio sessista che comunque fa sempre presa su un pubblico che non è più in grado di pensare lucidamente e di cui Michel sarà il capro espiatorio: in passato infatti i governi turchi, compresi quelli di Erdogan avevano fatto un’eccezione al cerimoniale facendo sedere il presidente della Commissione accanto al Capo dello Stato. Si trattava di una cortesia nei confronti della Ue che adesso è venuta meno. Il che è un segnale chiarissimo del declino dell’Unione, una sorta di patente della sua inesistenza in politica estera, totalmente surrogata da Washington per quanto riguarda le posizioni per così dire comunitarie, ma esercitata ancora dai singoli Paesi che tuttavia agiscono in funzione di interessi divergenti a ulteriore dimostrazione del fallimento del progetto continentale, così come si è incarnato. Perciò Erdogan, ponendo fine alla eccezione di cortesia ha fatto sapere, servendosi di un’ottomana che non gli interessa parlare con chi non ha alcun potere, ma semmai di voler confrontarsi con i singoli stati: e ha pienamente ragione vista la frattura che si è determinata dopo le forzature turche nei confronti della Grecia con Francia e Germania su fronti opposti.

    Altro che scandaletto para sessista, cibo ideale per neuroni stanchi e che naturalmente è stato chiamato sofàgate. Lo schiaffo è stato di quelli che lasciano a lungo l’impronta della mano anche perché viene da un Paese che per decenni ha bussato alle porte della Ue chiedendo umilmente di entrare, ma che adesso snobba apertamente una costruzione che si sta disgregando e tratta le sue delegazioni come fastidiosi postulanti, senza più i guanti bianchi di una volta. Ma è proprio questo che si cerca di non far vedere ai cittadini europei facendo scoppiettare i fuochi artificiali delle sciocchezze: la completa irrilevanza dell’Europa

    P.S L a foto all’inizio del post è davvero meravigliosa ed emblematica della mistificazione pandemica: i personaggi vicini ( Erdogan e Michel) sono senza mascherina, mentre quelli lontani, von der Leyen e il ministro degli esteri turco ce l’hanno.
    https://ilsimplicissimus2.com/2021/04/10/il-sultano-e-gli-eunuchi/

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