Considerando che l’Impero e la NATO – in questo caso la Turchia – non se ne andranno davvero, una possibilità futura potrebbe essere un’iniziativa della SCO, alleata con i Talebani (l’Afghanistan è anche un osservatore SCO), per mettere in sicurezza la nazione alle condizioni volute dai Talebani e concentrarsi sui progetti di sviluppo del CPEC. Ma è il primo passo che sembra essere il più difficile: come formare un vero, solido, governo di coalizione nazionale a Kabul.
La storia insegna che Washington voleva che l’Afghanistan diventasse il Vietnam dell’URSS; alcuni decenni dopo, si è ritrovata con un proprio, secondo Vietnam, ripetuto, ovviamente, come farsa. Si sta velocemente avvicinando una Saigon 2.0 e un’altra fase del Nuovo Grande Gioco eurasiatico è in pieno svolgimento, proprio davanti ai nostri occhi.

Fonte:asiatimes.com
Link: https://asiatimes.com/2021/07/a-saigon-moment-in-the-hindu-kush/
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
Se gli americani pensano, dopo il summit Biden-Putin di Ginevra, di avere neutralizzato la Russia e di potere ora dedicarsi al contenimento della Cina allo scopo di conservare la loro egemonia globale, si sbagliano. Mosca continuerà a muoversi di concerto con le potenze revisioniste per accelerare il passaggio dal tramontante ordine egemonico occidentale a un ordine internazionale multipolare.
È questa la conclusione più importante in termini geopolitici che si trae dalla lettura dell’articolo del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov dal titolo “La legge, i diritti e le regole” apparso sul sito del suo ministero il 28 giugno scorso.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/sergej-lavrov-sull-occidente-finita-la-sua-era