Era il titolo di una trasmissione condotta inizialmente da Lelio Luttazzi, che viene tuttora riproposta su Rai Storia; anche questo blog ha un glorioso passato: abbiamo iniziato nel 2009 come bondeno.com (quando abbiamo cambiato il provider), poi gradatamente abbiamo assunto l’attuale fisionomia.
Riguardando i primi articoli mi sembra ci fosse una vivacità culturale oggi totalmente spenta tanto da giustificare la dizione epocale aC/pC ante-Covid post-Covid: ecco un articolo del 11 agosto di Bondeno.online
Non vogliono andarsene
Ma si, che figura ci farebbero a credere a una macchinazione, loro che si sono fatti passare sulla testa ogni sorta di complotti, dalla liberalizzazione della circolazione di capitali, alla conclamata virtù delle svendite di settori parassitari, dalla finanziarizzazione alla necessità di licenziare per aiutare un ricambio qualificato e generazionale, della opportunità di affidare i destini delle nazioni a un personale non politico, quei tecnici e competenti autori dei più leggendari fallimenti della storia, per finire con la madre di tutte le congiure, quella che ha convinto pensatori, intellettuali e filosofi dell’impossibilità non solo di determinare una alternativa allo status quo, ma addirittura di immaginarla, colonizzati come siamo dell’ideologia neoliberista.
Così si è sgombrato il campo da ogni ipotesi oppositiva, da ogni azione critica concreta in attesa di “agire l’insurrezione”, affidata non si sa a quale blocco autorevole, dal quale andrebbe esclusa una massa differenziata che socialmente e culturalmente non è assimilabile a quello tradizionale, anche se in gran parte si tratta di ceti proletarizzati, sfruttati talmente da ridurli a nude vite grazie alla precarizzazione.
e il successivo ribadisce il concetto!!
Senza contare che l’affermarsi della teoria della disuguaglianza porta a una lotta di tutti contro tutti che isola l’individuo rendendolo insicuro e la mancanza di valori collettivi condivisi sgretola qualsiasi istituzione: lo stato, la scuola, la famiglia….
Emmanuel Todd
E.Todd, L’illusione economica, p.179