* Entro 10 settimane dal blocco, 2,1 milioni di persone nel Regno Unito erano in attesa di un esame per cancro al seno, al collo dell’utero o all’intestino.
* La diagnosi di 6 tipi di cancro (seno, colon-retto, polmone, pancreas, gastrico ed esofageo) è diminuita del 46,4% ad agosto 2020 rispetto al 2018.
* La diagnosi di cancro al pancreas è diminuita del 24,7% ad agosto 2020 rispetto al 2018.
* La diagnosi di cancro al seno è stata ridotta negli Stati Uniti del 51,8% ad agosto 2020 rispetto al 2018.
* Il registro dei tumori dei Paesi Bassi ha registrato una riduzione fino al 40% dell’incidenza settimanale del cancro.
* Prima del covid, la Medical University of South Carolina è passata da 20 chiamate giornaliere relative all’ictus (o 550 al mese) a circa nove a metà aprile 2020.
* I rinvii per cancro (presumibilmente) nel Regno Unito sono diminuiti del 75% da quando sono state applicate le restrizioni covid-19 fino ad agosto 2020.
* In Italia le procedure diagnostiche cardiologiche sono diminuite del 56%, gli interventi coronarici percutanei del 48%, gli interventi strutturali dell’81%.
* I ricoveri per chemioterapia nel Regno Unito sono diminuiti del 45-66%, mentre i rinvii urgenti per la diagnosi precoce del cancro sono diminuiti del 70-89%.
* Nel mese di aprile 2020 le visite settimanali ai servizi di emergenza sono diminuite del 42% rispetto alla media dell’anno precedente.
* I tassi di mortalità per malattia di Alzheimer/demenza sono raddoppiati tra il 21 marzo e l’11 aprile e tra il 6 giugno e il 25 luglio.
* Le notifiche di casi di tubercolosi sono diminuite significativamente in tutto il mondo, del 25-30% nei paesi colpiti (India, Indonesia, Filippine).
* 69 studi riscontrano un cambiamento nel modello di test di screening del cancro, diagnosi, liste di attesa e trattamenti relativi alle restrizioni durante la pandemia, 14 riscontrano un aumento nella presentazione del cancro in fase avanzata.
* Gli arresti cardiaci associati a overdose sono aumentati di circa il 40% negli Stati Uniti nel 2020.
* I ricoveri per i principali gruppi di malattie non covid-19 sono diminuiti durante i blocchi negli Stati Uniti rispetto al periodo di riferimento pre-pandemia.