Gli ultimi sviluppi della guerra ucraina sono particolarmente significativi anche se sembra che niente di nuovo sia accaduto. Certo le forze russe hanno esteso il controllo indiretto del territorio mentre quello diretto cresce di giorno in giorno; le ultime unità ucraine coerenti concentrate ai confini del Donbass sono completamente circondate. A Mariupol i difensori nazisti si stanno ritirando verso il complesso di Azovstal, l’acciaieria della città, mentre molti militanti nazisti cecano di uscire dalla città nel tentativo di presentarsi come profughi che scampano alla guerra e dunque pronti ad essere mantenuti da noi con tutti i riguardi. Mentre quelli che rimangono sparano sui pullman dei profughi, ma di certo questo non ve lo fanno sapere i bollettini Nato dei giornali. Si ritiene che martedì anche questo bubbone con la croce uncinata sarà definitivamente chiuso ed è probabile che questo possa far cadere la resistenza delle formazioni di ispirazione nazista anche in altri luoghi. A Odessa la marina e l’aviazione russa tengono ferme le superstiti forze ucraine attraverso la minaccia di sbarco e il martellamento delle difese attorno alla città e nell’entroterra che confina con la Moldova e la regione della Transnistria. Ma si è entrati evidentemente in un a seconda fase nella quale l’aviazione russa ha colpito a tappeto distruggendo 54 installazioni militari delle forze armate ucraine, tra cui 3 posti di comando, 4 lanciamissili multipli, 4 depositi di munizioni e 44 aree dove è concentrato l’equipaggiamento militare. In totale sono stati distrutti 184 veicoli aerei senza pilota, 1.412 tra carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 142 lanciarazzi multipli, 542 pezzi di artiglieria da campo e mortai e 1.211 unità di veicoli speciali. E’ evidente che l’invio di armi che a questo punto non si sa nemmeno più a chi possano andare e a chi possano giovare, è del tutto inutile a sostenere una resistenza ucraina, quanto piuttosto a stimolare un macello indiscriminato che Washington e tutti i fottuti amerikani d’Europa agognano per vendicarsi di una Russia che gli ha fatto perdere la faccia.
Ed è qui che si situa la novità: il Ministero della Difesa della Federazione Russa ha pubblicato filmati presi da un drone dell’impatto di un missile ipersonico “Kinzhal” su un deposito di missili e armi antiaeree situato nel villaggio di Delyatin, nella regione di Ivano-Frankivsk. Questo è stato il primo e completo successo dell’uso in combattimento di armi ipersoniche nel mondo, vale a dire di missili che possono superare di almeno 5 volte la velocità del suono. Il Kinzhal arriva fino a Mach dieci, mentre uno dei seguaci della scienza di Rete4 ha detto che raggiunge cento volte la velocità della luce, tanto per mostrare di quale infimo livello sia la nostra informazione. Qui potete vedere il filmato ed esercitavi a cogliere il brevissimo istante in cui il missile si scorge, cosa possibile solo per il fatto che la ripresa è ad alta velocità e che nell’ultima parte della traiettoria questo razzo diventa solo supersonico e colpisce a Mach 3. Secondo alcune informazioni il missile sarebbe stato “sparato” da un Mig 31 in volo ad alta quota sull’area di Rostov. Ci sono parecchie voci secondo le quali non si trattava di un deposito di armi, come parrebbe dimostrare il fatto che non vi è stata una seconda esplosione, ma di un centro direttivo segreto della Nato, ma in ogni caso non vi era alcuna necessità di usare un missile ipersonico per ottenere questo risultato, facilmente raggiungibile da qualunque arma più convenzionale e dunque il suo utilizzo, rappresenta un avvertimento contro chi sta accumulando armi nella Polonia sud orientale: il missile di fatto nemmeno visibile sui radar ( e infatti le stazioni Nato che circondano l’Ucraina non lo hanno rilevato) può colpire dovunque senza possibilità di essere intercettato e rappresenta un monito sul fatto che la Russia è decisa a colpire duro e con tutta la forza di cui dispone. .
Secondo altri l’entrata in scena del Kinzhal è sì sempre un avvertimento, ma per sventare qualche operazione di falsa bandiera che si andrebbe preparando nell’Ucraina occidentale. Le cose sono più complicate di quanto non si immagini: a questo punto infatti, mentre l’informazione occidentale è in preda al delirio, si apre il capitolo di come sarà l’Ucraina dopo la fine della guerra. E’ ben noto che la Polonia ha delle mire sulla regione di Leopoli e si opporrebbe alla creazione di una specie di Banderastan nella parte occidentale del Paese, quindi il gioco si complica e potrebbe portare a esiti imprevedibili e a inedite divisioni di fronte. Ma che questa ipotesi abbia una qualche consistenza o meno ora la Russia ha fatto sapere che non intende sottrarsi a qualsiasi livello di confronto.
riportato integralmente da https://ilsimplicissimus2.com/2022/03/20/ucraina-avvertimento-ipersonico/
Qualcuno si è accorto che avevamo già scritto dei dissapori tra RUSSIA E CRIMEA IN https://terzapaginainfo.com/2018/09/18/mar-dazov/
Sputnik la cui visione è interdetta in Italia) , citando fonti che hanno familiarità con la questione, ha riferito l’8 marzo che alti dirigenti del gruppo terroristico Hayat Tahrir Al-Sham (HTS) — guidato dal Fronte Al-Nusra — hanno tenuto incontri la scorsa settimana con membri del Partito islamico del Turkestan ( TIP), Ansar al-Tawhid e Hurras al-Din, tutti gruppi associati al gruppo terroristico Al-Qaeda, e hanno accettato di consentire a molti dei loro combattenti di entrare in Ucraina attraverso il territorio turco.
Nel frattempo, un rapporto pubblicato dal sito web siriano Al-Bas Media ha mostrato che la Central Intelligence Agency ( CIA) statunitense collabora strettamente con la Turchia nel trasferimento di un numero significativo di terroristi del Fronte Al-Nusra in Ucraina per combattere la Russia.
Fonte: Hispan Tv
Traduzione. Luciano Lago
Operazione speciale russa in Ucraina
Le forze speciali cecene hanno trovato nazionalisti in Ucraina che picchiavano i propri cittadini per le parole “Akhmat-Sila”. Secondo il capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov, i combattenti ceceni hanno rieducato gli autori dei crimini.
“I nazionalisti ucraini picchiano i propri cittadini per aver pronunciato una volta le parole “Akhmat-Sila”. Pensavano ingenuamente che non sarebbero stati trovati e il crimine sarebbe rimasto impunito. Fondare. Ha spiegato. Rieducato”, scrive Kadrov nel suo canale Telegram.
Ramzan Kadyrov ha affermato in precedenza che le forze di sicurezza cecene stanno combattendo in Ucraina con la massima attenzione per prevenire possibili perdite tra la popolazione civile.
Il capo della Cecenia aveva precedentemente affermato di essere a Gostomel (regione di Kiev in Ucraina). Nel frattempo, il Cremlino ha affermato di non avere informazioni affidabili su dove fosse il capo della Cecenia.Il 15 marzo Kadyrov è tornato in Russia . Ha esortato i civili a non rispondere agli appelli dei nazionalisti e a non unirsi ai ranghi dei volontari. Inoltre, il capo della Cecenia ha affermato che le forze di sicurezza cecene si sono avvicinate a Kiev .
Foto: Chingis Kondarov
Fonte: https://ura.news/news/1052539535?utm_source=smi2
Traduzione: Sergei Leonov