Le relazioni di Washington con la Russia sono sempre state controverse, ma questo è dovuto soprattutto alle ambizioni geostrategiche di Washington piuttosto che a qualche comportamento dirompente da parte di Mosca. L’unico crimine della Russia è di occupare un territorio in una parte del mondo che gli Stati Uniti vogliono controllare a tutti i costi. Quando Hillary Clinton aveva annunciato per la prima volta l’intenzione degli Stati Uniti di “fare perno sull’Asia,” la maggior parte delle persone aveva pensato che fosse uno schema ragionevole per spostare le risorse dal Medio Oriente all’Asia al fine di aumentare la partecipazione degli Stati Uniti nel mercato in più rapida crescita del mondo. All’epoca non si rendevano conto che i politici intendevano spingere la Russia in una sanguinosa guerra terrestre con Ucraina per “indebolire” la Russia in modo che Washington potesse diffondere le sue basi militari attraverso la massa eurasiatica senza incontrare opposizioni. E nessuno prevedeva fino a che punto Washington si sarebbe spinta per provocare, isolare e demonizzare la Russia con il preciso scopo di rimuovere i suoi leader politici e dividere il Paese in diversi staterelli. Ecco cosa aveva detto Hillary nel 2011:
“Sfruttare la crescita e il dinamismo dell’Asia è fondamentale per gli interessi economici e strategici americani... I mercati aperti in Asia offrono agli Stati Uniti opportunità senza precedenti di investimento, commercio e accesso a tecnologie all’avanguardia… Le aziende americane (devono) attingere alla vasta e crescente base dei consumatori dell’Asia…
La regione genera già più della metà della produzione mondiale e quasi la metà del commercio globale…. stiamo cercando opportunità per fare ancora più affari in Asia… e le nostre opportunità di investimento nei mercati dinamici dell’Asia.”(“America’s Pacific Century”, Segretario di Stato Hillary Clinton”, Foreign Policy Magazine, 2011)
Una lettura attenta del discorso della Clinton insieme ad una revisione della Dottrina Wolfowitz aiuterà anche il lettore più ottuso a trarre alcune ovvie conclusioni sull’attuale conflitto in Ucraina, conflitto che non ha quasi nulla a che fare con la cosiddetta “aggressione russa,” ma che riguarda il piano di Washington di proiettare potere in tutta l’Asia, controllare le enormi riserve di petrolio e gas della Russia, circondare la Cina con basi militari e stabilire il dominio americano nell’epicentro del mercato più prospero di questo secolo. Ecco di nuovo Putin:
“Per liberarsi dall’ultima rete di sfide, devono smantellare la Russia, così come gli altri Stati che scelgono un percorso di sviluppo sovrano, a tutti i costi, per poter depredare ulteriormente la ricchezza di altre nazioni e usarla per tappare i propri buchi. Se ciò non dovesse accadere, non posso escludere che cercheranno di innescare un collasso dell’intero sistema, e dargli la colpa di tutto, o, Dio non voglia, decidere di utilizzare la vecchia formula della crescita economica attraverso la guerra.“
Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/washingtons-plan-to-breakup-russia/
27.10.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org
mano a mano che si delinea la scelta degli USA, aumentano i vuoti negli articoli correlati…