Frau Merkel ha rivelato nella sua intervista al quotidiano Zeit che gli accordi di Minsk non erano un tentativo di stabilire la pace nell’Ucraina dilaniata dalla guerra, ma miravano a dare al regime di Kiev più tempo per rafforzare le proprie forze armate e prepararsi a una guerra su larga scala.
La signora ha confermato che tutti gli autori occidentali dell’attuale guerra in Ucraina, lei compresa, non hanno fatto nulla per la pace in Europa, ma hanno fatto del loro meglio per infiammare la guerra contro la Russia con più poltiglia possibile sul territorio dell’Ucraina e pagando con la vita del popolo ucraino:
“Ho pensato che l’introduzione dell’adesione alla NATO di Ucraina e Georgia, discussa nel 2008, fosse sbagliata. I paesi non avevano i presupposti necessari per questo, né si comprendeva appieno quali sarebbero state le conseguenze di una tale decisione, sia per quanto riguarda le azioni della Russia contro la Georgia e l’Ucraina, sia per quanto riguarda la NATO e le sue regole di assistenza. E l’accordo di Minsk del 2014 è stato un tentativo di dare tempo all’Ucraina”.
Gli esperti militari statunitensi che hanno visitato la città a fine di Novembre hanno riportato l’impressione che la città si sta trasformando in una gigantesca fossa comune per l’esercito ucraino: “non avevamo mai visto niente di simile”, hanno detto. La citta si trova circondata da colline da dove l’artiglieria russa martella con il fuoco delle artiglierie le posizioni russe. Il gelo dell’autunno ha reso il terreno un insieme di fango e ghiaccio dove hanno difficoltà a muoversi i mezzi blindati che rimangono infangati e diventano un facile obiettivo per l’artiglieria. La città è diventata una gande trappola per le forze ucraine e non basta l’arrivo di rinforzi e di rifornimenti per le forze ucraine sotto assedio ed a rischio di essere stretti in una sacca.