La CSI, che comprende gli ex Stati sovietici quali Russia, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakhistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan e Uzbekistan, è un blocco di Paesi per il quale gli Stati Uniti si sono a lungo sforzati per espandere al loro interno la propria influenza e il proprio soft power. Per questa ragione, l’USAID ha significativamente aumentato i suoi investimenti nella regione, con Armenia, Georgia e Moldavia, Stati periferici della CSI, che risultano essere i più grandi beneficiari delle nuove sovvenzioni, specialmente per quelle riguardanti le Ong e i media.
L’USAID ha stanziato 15 milioni di dollari a scopi educativi per la sola Georgia nella seconda metà di quest’anno, con un’enfasi particolare posta sulla necessità di abolire la presunta discriminazione di genere. Gli Americani intendono plasmare l’istruzione georgiana secondo il loro stampo, riqualificando gli insegnanti; per questo motivo fu assegnata una sovvenzione di 250.000 dollari a professori di giornalismo provenienti dalle università locali che soddisfano i loro criteri. Nel 2021, l’USAID lanciò un programma quinquennale in Georgia del costo di 330 milioni di dollari.
Tanto più che a questa scomparsa dei diriditti umani e delle libertà si accompagnano i poteri dittatoriali che vorrebbero essere attribuiti al direttore generale dell’Oms il quale potrà in qualsiasi momento, emettere un avviso preliminare di sanità pubblica a prescindere da qualsiasi parere del comitato scientifico, ma – udite udite – potrà anche valutare quali siano i farmaci da utilizzare e quale la loro distribuzione.
https://ilsimplicissimus2.com/2022/12/18/loms-vuole-abolire-i-diritti-umani-e-le-liberta-fondamentali/
l’Organizzazione Mondiale della Sanità del 1950, per la quale John Bowlby scrisse le sue prime importanti ricerche non era però assediata dai potenti finanziatori della LGBTetc. come invece sono oggi le grandi Organizzazioni Internazionali, e la Commissione dell’Unione Europea.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/l-unione-europea-che-odia-le-madri-e-per-forza-marcia