Bullismo

Se pensiamo che il segno distintivo del controllo militare imperialistico è la presenza di basi miltari al di fuori del proprio territorio, è utile ricordare che i paesi da noi descritti come proverbialmente aggressivi e guerrafondai (Russia, Cina, Iran, Corea del Nord) possiedono tutti assieme una manciata di basi militari extraterritoriali (6 la Russia, 4 la Cina, tutte in paesi loro prossimi). Gli USA da soli possiedono invece oltre 800 basi militari extraterritoriali, distribuite su tutti i continenti.
Infine, come impeccabilmente documentato da Daniele Ganser (ne “Le guerre illegali della NATO”), dopo la caduta dell’URSS, la Nato, non si è limitata ad espandersi massivamente, in particolare verso Est, ma è intervenuta ripetutamente con iniziative di aggressione verso paesi terzi (iniziative non difensive, in violazione della funzione originaria dell’alleanza).
Ed è per queste, e altre, ragioni che sarebbe utile smettere di continuare a scandalizzarci della pagliuzza nell’occhio altrui senza notare il trave nel nostro.
Da occidentali spiace dirlo, ma nonostante il profluvio di autoassoluzioni hollywoodiane, da tempo agli occhi del resto del mondo gli USA appaiano come il bullo del quartiere e la Nato come la sua gang.

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Slittamento di paradigma

Fonte: Sinistra in rete

Nell’analisi che segue enuncio quelli che mi sembrano dei dati di fatto, tiro alcune somme, pongo una domanda per rispondere alla quale avanzo un’ipotesi sull’oggi e due sul domani concludendo con un’assunzione che in modo irrituale espongo alla fine e non all’inizio. In specifico:
Primo dato di fatto: la guerra contro Kiev ha sancito la fine del monopolio statunitense della violenza planetaria.
Secondo dato di fatto: la guerra stessa ha neutralizzato le sanzioni contro la guerra perché ha ampliato istantaneamente il campo d’attrazione russo.
Terzo dato di fatto: La Russia ha trasformato in una guerra sistemica quella che per lei è alla base una guerra esistenziale.

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La stalingrado dell’occidente

Con il sostegno di un’immigrazione che non ha mai smesso di essere positiva, la popolazione russa è tornata a crescere dal 2008, superando la soglia dei 145 milioni nel 2016 e avvicinandosi ai 146 milioni nel 2020, poco prima dell’epidemia di Covid-19;

ci si è persino stupiti che la gente non abbia cacciato Putin a furor di popolo per aver fatto mancare McDonald e similari fesserie, Insomma l’occidente è rimasto invischiato nella propria stupidità complessiva e nelle illusioni narrative create dalle cupole di potere che del resto sono molti simili a quelle.

Piove sul bagnato

In Siria, le città colpite sono state anche l’epicentro dalla guerra tanto che alcune di esse (Idlib la più importante) sono tutt’ora sottratte al controllo governativo e nelle mani dei terroristi (“ribelli”, per gli occidentali).
Molte notizie stanno arrivando infatti dal noto “Osservatorio siriano per i diritti umani” e, seppur pienamente immersi nella tragedia, non si perde tempo nel ripartire con la propaganda anti Assad.
Mentre l’UE esprime solidarietà e manifesta l’intenzione di apportare aiuti, ricordiamo che la Siria è sottoposta a pesanti SANZIONI da parte dei Paesi occidentali da dodici anni (https://www.sardegnagol.eu/siria-il-consiglio-proroga-le-sanzioni-contro-il-regime/).

Al contrario le forze internazionali che appoggiano il governo ucraino, vale a dire principalmente gli USA e quindi i suoi alleati – i paesi della NATO e dell’Unione Europea – indugiano fingendo d’ignorare le proposte russe oppure pretendono che sia pregiudizialmente il governo di Kiev a stabilire calendario e agenda delle trattative e che ciò avvenga solo se e quando da parte russa si accederà preliminarmente a richieste ucraine che al momento appaiono obiettivamente irricevibili, in quanto configurano una situazione che si presenterebbe di resa incondizionata da parte russa, in palese contraddizione con il quadro politico e militare caratterizzante l’attuale situazione.

Giorgio Bianchi fotogiornalista dal Donbass

L’Europa delle bugie

I bugiardi compulsivi di Bruxelles ci hanno detto da un anno di voler rifiutare il gas russo e che questo rifiuto avrebbe in sostanza messo in ginocchio la Russia. Questo ed anzi è proprio l’Europa ad essere stata messa al tappeto come del resto è ovvio visto che il venditore di un bene ambito e necessario non può certamente essere ricattato da un compratore. Elementare, ma evidentemente troppo complicato per i cialtroni della Ue. Però nemmeno l’ostinazione suicida in nome di una narrazione truffaldina è reale: il sacrificio europeo diventa un guazzabuglio levantino se si tiene conto che la Russia ha aumentato le sue esportazioni di Gnl nell’UE di quasi un terzo nel 2022 ed è ora il secondo fornitore di gas liquefatto davanti al Qatar

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Missili in giardino

L’invio di missili a lungo raggio per i sistemi HIMARS è un’escalation diretta ed estremamente grave da parte degli Stati Uniti, poiché con una portata missilistica di 150-170 chilometri, vi è una minaccia per i grandi aeroporti militari e le strutture importanti sia nelle nuove regioni della Russia e nelle regioni di Crimea, Bryansk, Belgorod, Kursk, Voronezh, Volgograd e Rostov. Sorprendentemente, gli Stati Uniti potrebbero tentare di coprire le loro forniture di armi all’Ucraina con la fornitura di sistemi missilistici Iskander alla Bielorussia, come riportato in precedenza dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
Fonte: Agenzie

Traduzione: Luciano Lago