Campagna vaccinale

Ad oggi in Serbia sono state vaccinate contro il Covid-19 256mila persone. Il ministro della Salute Zlatibor Lončar ha dichiarato che la Serbia al momento dispone di 600mila dosi di vaccino. Il ministero ha deciso che a partire da martedì 26 gennaio presso tutti i punti di somministrazione dei vaccini anti Covid-19 potranno essere vaccinati solo i cittadini che si sono registrati sul portale della pubblica amministrazione e che hanno ricevuto una comunicazione con la data fissata per la vaccinazione.

“Per quanto riguarda la Serbia, so che siamo più avanti rispetto alla maggior parte dei paesi dell’Unione europea”, ha dichiarato la premier Ana Brnabić, facendo il punto sull’andamento della campagna vaccinale in Serbia.

Il presidente Aleksandar Vučić si è invece detto preoccupato riguardo all’acquisto dei vaccini anti Covid-19, affermando che si tratta di “un compito tremendo” e che oggi è più difficile procurarsi vaccini che armi nucleari.

“Se continuiamo a somministrare i vaccini con questo ritmo, tra 7-8 giorni finiremo le dosi che abbiamo in carico, soprattutto considerando che cresce il numero di cittadini che vogliono vaccinarsi, e noi dobbiamo garantire la somministrazione della seconda dose”, ha affermato Vučić.

Il presidente ha inoltre precisato che al momento la Serbia è al quarto posto in Europa per tasso di vaccinazioni – preceduta da Gran Bretagna, Malta e Danimarca – e al nono posto a livello mondiale, aggiungendo che in Montenegro, Macedonia del Nord, Bosnia Erzegovina e Kosovo la campagna vaccinale non è nemmeno iniziata.

Secondo Sandra Petrušić, giornalista del settimanale NIN, quell’affermazione di Vučić è puro populismo perché, a suo avviso, al presidente serbo non importa il numero di vaccini somministrati ma che qualunque cosa la leadership al potere faccia venga rappresentata come un successo.

“Se il presidente dice che abbiamo [i vaccini] ancora per una settimana, vuole dire che ne abbiamo per altre tre settimane. Lui non si permetterebbe mai di affermare che potremmo rimanere a corto di vaccini se non fosse sicuro di poter presentarsi in un certo momento come salvatore del paese”, afferma Sandra Petrušić.

È chiaro che in Serbia la campagna vaccinale si svolge tra realtà e propaganda. Il ruolo principale è interpretato, ovviamente, dal presidente Vučić senza il cui impegno – come spesso sottolineano i suoi collaboratori – la Serbia non sarebbe riuscita a procurarsi così tanti vaccini. Ecco perché in Serbia in questi giorni si sente spesso dire – è uno scherzo ma non del tutto slegato dalla realtà – che ai cittadini viene somministrato “il vaccino di Vučić”.

Quali vaccini?

Ad ogni modo, il primo vaccino ad arrivare in Serbia è stato quello di Pfizer: il primo carico, con 4875 dosi, è giunto il 22 dicembre 2020. Poi lo scorso 4 gennaio è arrivato un altro carico, con 18.500 dosi, e lo scorso 12 gennaio un terzo carico, con 19.500 dosi. I rappresentanti dell’azienda Pfizer in Serbia hanno inizialmente annunciato che ogni settimana sarebbe arrivato un carico con 15-20mila dosi, ma poco dopo l’azienda ha reso noto che smetterà di distribuire il vaccino finché non aumenterà la capacità produttiva, un annuncio che ha causato un vero e proprio caos nell’UE, che conta soprattutto sul vaccino Pfizer.

Contemporaneamente al vaccino Pfizer, in Serbia è arrivato anche un carico, con 2400 dosi, del vaccino russo Sputnik V. Lo scorso 19 gennaio il presidente Vučić ha annunciato l’arrivo di altre 250mila dosi dalla Russia, affermando inoltre che la Serbia avrebbe firmato un accordo con l’azienda AstraZeneca per una fornitura di vaccini.

Tuttavia, alcuni giorni dopo Vučić ha spiegato che, a causa di alcuni problemi legati alla produzione del vaccino in Russia, il primo carico dello Sputnik V arriverà in Serbia con almeno una settimana di ritardo.

Così la campagna vaccinale in Serbia prosegue esclusivamente grazie al vaccino cinese Sinopharm. Il primo carico di questo vaccino, con un milione di dosi, è arrivato in Serbia lo scorso 16 gennaio. Non si sa quando verranno esaurite queste dosi né se, una volta finite, arriverà un nuovo carico del vaccino cinese o di quello russo, né tanto meno si sa se l’azienda Pfizer deciderà di avviare una produzione più massiccia del vaccino.

Martedì 26 gennaio alcuni media hanno riportato la notizia che in Serbia sarebbe arrivato un carico con 11mila dosi del vaccino Pfizer.

Questa notizia, pur essendo positiva, è in perfetta sintonia con il clima di confusione generale che regna nel paese. È stato il presidente Vučić ad annunciare l’arrivo di un nuovo carico del vaccino Pfizer, definendolo una sorpresa positiva.

Si può scegliere il vaccino?

Nel frattempo, si è aperta una polemica sul diritto dei cittadini di scegliere a quale vaccino sottoporsi e sulle informazioni fornite ai cittadini sui benefici e su eventuali effetti collaterali del vaccino Pfizer e di quello Sinopharm.

Sofija Mandić del Centro di ricerche giuridiche mette in guardia dal fatto che sul sito ufficiale dell’Agenzia serba del farmaco c’è scritto che l’Agenzia ha approvato solo il vaccino Pfizer, rilasciando due autorizzazioni, un’autorizzazione provvisoria e una della durata di 12 mesi, mentre non vi è alcuna informazione sul vaccino cinese e quello russo. Sottolineando di non essere contro i vaccini, Mandić ha affermato che il problema sta nel fatto che nel corso dell’ultimo anno siamo stati “bombardati da notizie distorte e da bugie” perciò sarebbe opportuno se qualcuno dicesse ai cittadini: “Dovete scegliere tra due rischi”.

“Quello che mi dà fastidio è il fatto che le autorità hanno cercato di convincerci che stavamo scegliendo tra la malattia e un vaccino, cioè un farmaco assolutamente sicuro, ma mi sembra che le cose non siano così semplici”, ha affermato Mandić.

Miloš Marković, professore associato di immunologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Belgrado, ha dichiarato di aver deciso di sottoporsi al vaccino Pfizer per un solo motivo.

“Non tutti i vaccini prodotti sono disponibili [in Serbia], e tra quelli disponibili io personalmente raccomando quello su cui è stato fornito il maggior numero di informazioni, in questo caso il vaccino Pfizer che è stato autorizzato sia dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) che dall’Agenzia per gli alimenti e i medicinali degli Stati Uniti (FDA), e questo perché tutte, o la maggior parte delle informazioni sul vaccino sono state rese pubbliche”, ha spiegato Marković, sottolineando l’importanza del cosiddetto “consenso informato”.

Anche Anđelija Malenović, professoressa presso la Facoltà di Farmacia di Belgrado, è dello stesso parere. Malenović ha affermato che i cittadini dovrebbero vaccinarsi ma, prima di tutto, dovrebbero esigere che vengano loro fornite tutte le informazioni pertinenti per poter scegliere a quale vaccino sottoporsi. Stando alle sue parole, tutte le informazioni false che circolano sui social network sono pericolose perché incutono timore nei cittadini.

Malenović ha spiegato inoltre che in Serbia il vaccino Pfizer è stato registrato sotto due nomi diversi, ma si tratta dello stesso vaccino, ed è avviata la procedura di autorizzazione sia del vaccino russo che di quello cinese, una procedura che dura un mese e – come ha affermato Malenović – richiede uno sforzo sovrumano da parte dei dipendenti dell’Agenzia del farmaco.

“Al momento sia il vaccino Sputnik che quello Sinopharm arrivano in Serbia grazie a un’autorizzazione per importazione di medicinali, che però non coincide con l’autorizzazione alla distribuzione di medicinali. Questa non è una novità. La legge sui medicinali definisce le condizioni che consentono di importare i medicinali non registrati nel paese. A volte non è possibile registrare un farmaco perché il numero di pazienti che ne hanno bisogno e la quantità importata è irrisoria, ma ciononostante il farmaco, come tutta la documentazione richiesta, può essere importato”, ha spiegato Malenović, aggiungendo che per il carico di 100mila dosi del vaccino cinese è stata rilasciata un’autorizzazione per importazione, in attesa che il vaccino venga autorizzato.

Maja Stanojević, virologa, professoressa presso la Facoltà di Medicina di Belgrado e consulente presso l’Organizzazione mondiale della sanità ha spiegato che “in questo momento, nella letteratura scientifica il maggior numero di informazioni accertate sulle caratteristiche dei vaccini [anti Covid-19] riguardano il vaccino Pfizer. Mentre per quanto riguarda il vaccino Sputnik e quello Sinopharm la maggior parte delle informazioni disponibili sono state fornite dai produttori, e non si possono trovare nelle riviste scientifiche”. Stando alle sue parole, insistere sulla possibilità di scegliere a quale vaccino sottoporsi non è una buona strategia, perché quando una persona si ammala e va dal dottore, è il dottore a prescrivere un farmaco, non è il paziente a sceglierlo.

https://www.balcanicaucaso.org/aree/Serbia/Serbia-campagna-vaccinale-tra-realta-e-propaganda-208052

Lettera a Kennedy Jr

Robert F. Kennedy Jr., nipote del Presidente J.F. Kennedy e figlio del fratello Robert, che sta conducendo una dura battaglia per far luce sui gravi scandali che hanno caratterizzato la campagna vaccinale globale di Bill Gates e dell’OMS, pubblica sul suo sito la lettera a lui inviata dalla Dr.ssa Antonietta Gatti, in cui la ricercatrice denuncia il tentativo di fare degli italiani delle cavie da laboratorio tramite l’imposizione di un vaccino sconosciuto in termini di efficacia e di effetti collaterali, di cui sono state già acquistate milioni di dosi. 



(traduzione del Movimento 3V)

Caro Robert,

Non so se sei completamente consapevole della situazione italiana. Riassumendo tutto in poche parole, l’Italia è stata venduta a Big Pharma ed è diventata un enorme laboratorio in cui vengono condotti esperimenti sulla popolazione: adulti, bambini, anziani, persone sane, malate … non fa differenza, siamo tutti cavie. Ora il business, e non solo economico, è quello di costringere 60 milioni di italiani a vaccinarsi contro COVID, al punto che sono già state acquistate decine di milioni di dosi di prodotto, un prodotto che, in effetti, è sconosciuto sia in termini di efficacia e, soprattutto, in termini di effetti collaterali. Nel frattempo, in attesa di riceverli, è in corso di approvazione una legge in base alla quale tutti, compresi i bambini, devono essere vaccinati contro l’influenza (perché?), e questo in aggiunta ai 10 vaccini che sono già obbligatori.

 

Come se ciò non bastasse, molte libertà personali, sebbene garantite dalla Costituzione, sono state brutalmente cancellate.

Come sapete, da anni analizziamo i vaccini, trovandoli sempre pericolosamente inquinati e veniamo contattati quotidianamente da famiglie di bambini danneggiati dai vaccini.

Ora, nel nostro parlamento non c’è più alcuna differenza tra maggioranza e opposizione e, se la situazione rimane quella di oggi, non avremo scampo.

Da alcuni mesi, un gruppo di persone con un elevato livello di istruzione ha formato un partito politico chiamato MOVIMENTO 3V (Movimento Vogliamo la Verità riguardo ai Vaccini). Né Stefano né io siamo membri del partito, ma ci è stato chiesto di aiutarli da un punto di vista scientifico, e questo è ciò che stiamo facendo.

Saremmo tutti molto grati se potessi informare la gente che ti segue di ciò che sta accadendo in Italia e se potessi scrivere un appello per incoraggiare gli italiani a sostenere questo partito che, al momento, è l’unica possibilità di far sentire una voce diversa da quella del regime.

Grazie mille e cordiali saluti,

Antonietta*

PS Durante il lockdown non abbiamo avuto “Sindromi improvvise di morte infantile”. Dopo il lockdown, le vaccinazioni pediatriche sono ricominciate e abbiamo avuto un bambino morto a Torino e un altro, di due gemelli, è morto, mentre la femmina è sopravvissuta ma è in terapia intensiva.

*Dr. Antonietta M. Gatti

 

Membro internazionale USBE

Visiting professor al Clean Water Institute (Washington, Stati Uniti)

Presidente della Health, Law and Science Association

Consulente della Commissione governativa sull’uranio impoverito (XVI legislatura)

http://vocidallestero.blogspot.com/2020/07/robert-f-kennedy-jr-italia-venduta-alle.html

 

La Svezia si arrende a USA-NATO

Nel suo discorso di accettazione del Premio Nobel 2005, il drammaturgo Harold Pinter stronco l’impero USA e notò che esso “ora occupa 702 installazioni militari in 132 Paesi di tutto il mondo – con l’onorevole eccezione della Svezia, certamente”.
Da allora, la presenza militare globale degli Stati Uniti ha continuato a crescere; ma il premiato scrittore era disinformato circa l’onorevole eccezionalismo della Svezia. Circa nello stesso momento in cui il mortalmente malato Pinter stava registrando il suo discorso, un funzionario del Ministero della Difesa svedese osservava che il Paese era già così profondamente coinvolto nel dispositivo USA/NATO che avrebbe costituito una piccola trascurabile differenza se ne fosse diventato formalmente membro.
Ciò era vero nel 2005, e lo è ancora di più dieci anni dopo. Benché la Svezia non sia ancora ufficialmente un Paese membro, le sue forze armate sono ora quasi completamente incorporate nel sistema USA/NATO. Truppe svedesi hanno partecipato alle guerre di aggressione ed occupazione degli USA e dei suoi alleati in Afghanistan, Libia e nei Balcani. Un gruppo segreto dei reparti speciali ha combattuto a fianco delle truppe USA/NATO in luoghi lontani come il Ciad e il Congo, ed è rappresentato al quartier generale delle forze speciali statunitensi in Florida.
Esercitazioni militari congiunte sono svolte con crescente frequenza nei cieli, in terra e nelle acque territoriali della Svezia. A partire da aprile dell’anno scorso [2014 – ndt], ad USA/NATO è stato garantito libero accesso allo spazio aereo svedese al fine di spiare la Russia mediante i suoi velivoli di sorveglianza AWACS.
Lo scorso agosto, il governo ha firmato un accordo cosiddetto di nazione ospitante che aumenta grandemente l’accesso USA/NATO al territorio svedese in caso di guerra e, come al tempo attuale, per i preparativi bellici. L’accordo – che deve ancora essere ratificato dal parlamento svedese – sembra inoltre violare il rifiuto svedese di lunga data degli armamenti atomici e le politiche connesse. E proprio recentemente, USA/NATO ha condotto l’esercitazione aerea più grande al mondo sul terzo più settentrionale del territorio svedese. Parte della sempre più intensa lotta con la Russia per il controllo dell’Artico in via di scioglimento, “Arctic Challenge Exercise” ha coinvolto 100 velivoli militari da 10 Paesi, inclusi gli USA, Germania, Francia e Inghilterra. Leggi il resto dell’articolo

Epidemie e vaccini

Per non dimenticare le parole di David Rockefeller nell’indirizzo a un vertice della Commissione trilaterale nel giugno del 1991, “Siamo grati a Washington Post, New York Times, Time Magazine e altre grandi pubblicazioni i cui direttori partecipano ai nostri incontri e rispettano la promessa di discrezione da quasi 40 anni. … Ci sarebbe stato impossibile sviluppare il nostro piano mondiale se fossimo stati sottoposti alle luci della pubblicità in quegli anni. Ma il mondo è più sofisticato e pronto a marciare verso un governo mondiale. La sovranità sovranazionale dell’élite intellettuale e dei banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale esercitata nei secoli passati”.

https://aurorasito.wordpress.com/2016/02/04/la-fondazione-rockefeller-proprietaria-del-virus-zika/

Stati falliti

World Map, showing Failed States according to the “Failed States Index 2010”

legendaCome si vede dalla cartina Canada, Australia e stati Scandinavi sono gli unici che si possono chiamare “Stati”, secondo una valutazione basata su 12 indicatori di “vulnerabilità dello stato” – quattro sociali, due economici e sei politici. Gli indicatori non sono progettati prevedere quando gli Stati subiscono un collasso. Al contrario, essi sono destinati a misurare la vulnerabilità di crollo o di conflitto di esso. Tutti i paesi nella categoria rossa (Alert, FSI di 90 o più), arancione (Attenzione, FSI di 60 o più), o gialla (Moderato, FSI di 30 o più) manifestano alcune caratteristiche che tendono parti delle loro società e delle loro istituzioni vulnerabili al fallimento. Alcuni Stati nella zona gialla potrebbero fallire più velocemente di altri nella zona arancione o rossa. Al contrario, alcuni nella zona rossa, anche se in una situazione critica, possono manifestare alcuni segnali positivi di recupero o di lento deterioramento, dando loro il tempo di adottare strategie di attenuazione.

N.B. Non stiamo parlando qui del più banale default di bilancio (puramente finanziario), ma di indici sostanziali che riguardano noi come Italia, ma anche un gran novero di paesi (Stati Uniti compresi) che noi siamo abituati a considerare “Civili”.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Stato_fallito

Questione ex-ospedale Borselli

Per il punto della situazione rimandiamo al documentato articolo del blog “Albo pretorio” http://albo-pretorio-bondeno.blogspot.it/2012/12/rassegna-stampa-ex-ospedale-borselli.html

Qui ci limitiamo a postare i commenti finora presenti (di cui lamentiamo l’anonimato):

Anonimo08 dicembre 2012 14:19

Questa destra è ridicola. Sono anni che promettono di “riaprire” l’ospedale, ed ora salvaguardare l’esistente, ed invece la situazione è sempre peggio. E pure il “Gruppo Proposta” del figlio di un ex primo cittadino che specula sui problemi perché, all’interno dell’associazione soprammenzionata, ci sono persone che lavorano all’interno della struttura, quindi sfruttano la situazione a loro favore, ovvero cercando d’influenzare opinione pubblica ed Azienda USL non per migliorare i servizi ai cittadini, bensì per salvaguardare il proprio status lavorativo.
Insomma, vediamo tanta ‘mulinaza’ ma alla fine non sentiamo quasi mai proposte serie e concrete per migliorare i servizi socio-sanitari per la popolazione locale.
Servono soldi e idee per aiutare meglio le persone che stanno male e vivono in casa propria. Servono servizi celeri e non burocrati, penso ad alcuni medici di famiglia, buoni solo a fare ricette per mandare i cittadini a fare visite specialistiche o maree d’esami clinico-diagnostici.
Servono servizi tempestivi in grado di portare nel più breve tempo possibile i malati e/o le persone bisognose nei nosocomi più consoni e vicini.
Servono tagli decisi a tutti i tanti, troppi, impiegati amministrativi e dirigenti che non hanno funzione diretta di cura.
Serve un’innovazione organizzativa e tecnologica, la messa in rete delle competente e delle informazioni. L’ICT può offrire un importante contributo, così come strutture come la casa della salute.
Servono persone nuove, giovani e con mentalità aperta. Non solo nel mondo della sanità, bensì in tutta la nostra vetusta società.
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Araba Fenice08 dicembre 2012 17:10

Peccato che asserzioni così interessanti e condivisibili siano espresse in forma anonima (specie considerando che gli anonimi sono più di uno).
Possibile che nessuno di voi abbia un profilo qualsiasi?
Rispondi

Mad Max08 dicembre 2012 22:10

Possibile che tutti gli argomenti debbano essere sempre visti in ottica destra/sinistra. Se è questo il nuovo che avanza, allora stiamo freschi. Nessuno riesce a spostarsi un millimetro dalla vecchia polemica che è sepolta perchè l’Ospedale, inteso come tale, non esiste più! Rivendichiamo, invece, nelle sedi istituzionali deputate, alcuni servizi ambulatoriali essenziali e la presenza del medico sull’Ambulanza.
Rispondi
Anonimo09 dicembre 2012 11:15

Gentile Dr. Aleotti
Il destino ormai segnato del Nostro ex ospedale Borselli è evidentemente un dato oggettivo.
L’immobilismo della commissione di valutazione regionale post sisma, (che ad oggi non ha ancora quantificato l’onere del danno subito all’immobile), non è cosa casuale..
I nostri politici locali ( è una parola “grossa”) avrebbero dovuto assumere serie prese di posizione fin da subito ed in ordine di assoluta priorità, affinchè fossero tutelati i diritti dei cittadini. Invece .., si sono scatenati a posteriori sulla stampa, con ridicoli teatrini.
La vicenda nel suo complesso rappresenta il fallimento di una civiltà, non solo squisitamente comunale, ma di più ampio respiro…( il fiscal compact, il pareggio di bilancio e gli attuali vincoli europei).
Stiamo assistendo, di fatto, alla fine del diritto alla salute dei cittadini dimenticando che il diritto alla salute è tema centrale della nostra obliata Costituzione .
Non è più una questione di sinistra o di destra perché da destra e da sinistra sono state spese parole ed agitata la piazza. Dopo la Giunta Verri, si sono afflosciati vassalli e bandiere ed hanno taciuto tutti.
Per troppi anni c’è stato silenzio “consapervole” delle Giunte locali e regionali, troppo occupati a farsi gli affari propri piuttosto che occuparsi del bene pubblico. E’ una triste ed indignata disamina la mia, ma non percepisco tra le pieghe degli articoli riportati, l’onestà intellettuale di nessuno e l’impegno serio a voler trovare soluzioni alternative al destino dei nostri precari servizi.
“Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’eterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
… Noi siam venuti al loco ov’i’ t’ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c’hanno perduto il ben de l’intelletto»”

Non possiamo che condividere soprattutto quest’ultimo,  invitando l’autore a scriverci ancora in forma non anonima.

Guardia medica ai lidi ferraresi

Da Sabato 23  Giugno a Domenica 2 settembre 2012 è attivo il Servizio di Guardia Medica Turistica sui sette Lidi di Comacchio.

Gli ambulatori medici sono a disposizione di tutti i cittadini italiani assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale -con libretto sanitario o altro documento di identità- e di tutti i cittadini stranieri in possesso di tessera sanitaria europea TEAM o di documenti equivalenti.

I turisti, per fruire della Guardia Medica Turistica, sono tenuti a corrispondere un contributo di 15 euro per la Visita Ambulatoriale, e, per la Visita domiciliare di 25 euro, somme per le quali il medico rilascerà regolare ricevuta. I medici del Servizio di Guardia Medica Turistica non possono percepire compensi diversi da quelli indicati.

LIDO DI VOLANO:            Via Lido Volano, 79 – tel. +393357300198  Martedì e Venerdì dalle ore 9 alle 13.

LIDO DELLE NAZIONI:      Viale Spagna, 6/a – tel. +39335730017. Tutti i giorni dalle ore 9 alle 13.

LIDO DI POMPOSA:          Viale Mare Adriatico, 51 – tel. +393357300174. Tutti i giorni dalle ore 16 alle 20.

LIDO DEGLI SCACCHI:      Via Mare Ionio, 91 – tel. +39.335303612. Lunedì e il Giovedì dalle ore 9 alle 13.

LIDO DEGLI ESTENSI:       Viale dei Lecci, 9 – tel. +39.3357300185. Tutti i giorni dalle ore 9 alle 13.

LIDO DI SPINA:                  Via L. Da Vinci, 117- tel. +39.335.7300186. Tutti i giorni dalle ore 16 alle 20.

Con Te per una Vacanza Serena! Sette Lidi Card 2012.  In distribuzione da Giugno la carta dedicata ai Servizi Sanitari sul litorale di  Comacchio

Ferrara, 19 Giugno 2012. Per tutti  coloro che si trovano a passare l’estate in vacanza sui lidi adriatici di Comacchio ecco SetteLidi Estate 2012 – I Servizi Sanitari per l’Estate 2012, la card da tenere a portata di mano con tutte le informazioni sanitarie necessarie per trascorrere una vacanza serena.

Il formato “carta di credito” della pubblicazione, consente, infatti, di avere sempre con sé, anche nel portafoglio, recapiti e servizi indispensabili in caso di necessità.

La card contiene informazioni su sedi e recapiti del servizio di guardia medica, i numeri da chiamare in caso di emergenza ed i principali servizi sanitari presenti sulla nostra costa. Tutti i contenuti sono in italiano e inglese per favorire la consultazione anche agli ospiti straneri.

La SetteLidi Card sanitaria, disponibile al pubblico in un riconoscibile distributore, è stampata in trentacinquemila copie distribuite, in maniera capillare, nei centri di informazione turistica, nei campeggi, nei principali punti di interesse pubblico, nelle farmacie e negli stabilimenti balneari.

Ospedale di Cento

Al fine di dare una informazione corretta a tutti i cittadini del territorio di Cento, la direzione del Distretto Ovest ricorda che l’ospedale SS. Annunziata di Cento è completamente operativo e sono infondate le voci che riportano la chiusura dei reparti di ortopedia, ostetricia e ginecologia. A dimostrazione che il proseguo delle attività al SS. Annunziata risultano di estrema importanza, proseguono a pieno ritmo anche i lavori dello schema direttore pensati per migliorare la qualità complessiva dell’Ospedale. In questi giorni, infatti, c’è stata la consegna lavori del cantiere che coinvolge ill reparto di cardiologia -terapia intensiva.
I lavori consistono nella ristrutturazione per ricavare il nuovo reparto di terapia intensiva. Sarà edificato un tunnel che collegherà due corpi di fabbrica (zona nuova ortopedia con ex medicina) per ricavare un  ingresso per il nuovo reparto e la prevista nuova cardiologia.
Verrà, inoltre, realizzato un nuovo ascensore che collegherà i tre piani e sarà di servizio al gruppo dell’emergenza (blocco operatorio, terapia intensiva).
I lavori rientrano nella  2^ fase dallo schema direttore dell’Ospedale di Cento e avranno la durata di 365 giorni continuativi. Tutte le nuove strutture saranno progettate e costruite secondo le normative antisismiche di Legge. I lavori sono stati affidati al R.T.I.: CoopCostruzioni di Bologna (capogruppo) e CIAB di Bologna (mandante).
Sono inoltre terminati i lavori della 1^ fase dell’appalto di ristrutturazione Medicina-Ortopedia col completamento della Nuova Ortopedia i cui locali sono stati occupati attualmente gli ospiti dell’LPA di Bondeno, trasferiti lo scorso 24 maggio, a seguito dei danni provocati dagli eventi sismici nella struttura “Borselli” di Bondeno.

A completamento delle informazioni si comunica che, dopo gli eventi sismici che hanno imposto la chiusura della sede del Distretto di Cento – via XXV Aprile –, sono stati inseriti al SS. Annunziata i  servizi di seguito elencati:

•    Ambulatorio commissione invalidi: Ospedale SS.ma Annunziata di Cento (ingresso via Vicini n.2). Aperto al pubblico il mercoledì dalle 9,30 alle 12. Telefono 051 6838259.
•    Medicina del Lavoro, Igiene pubblica e Igiene Alimenti e Nutrizione: contattare il  0532 235275.
•    Servizio Veterinario: contattare il 0532 205770.
•    Sportello Unico e servizio CUP: sono state attivate 7 postazioni aperte dal lunedì al venerdì.
–    Villa Verde:  piano terra – ex centro servizi. 3 postazioni aperte dalle 8,00 alle 13.30; e  2 postazioni aperte dalle 8 alle 18.
–    Ospedale di Cento – entrata principale, via Vicini. 2 postazioni aperte dalle 8 alle 13,30.
•    Ambulatorio vaccinazioni adulti e visite per patenti: palazzina pediatria di Comunità, con ingresso da via Vicini.

Non ha subito interruzione l’attività del Servizio Assistenza Domiciliare che si trova ora collocata presso la palazzina della pediatria di Comunità – ingresso via Vicini, 2. Ospedale di Cento.

Esenzione ticket per terremotati

Da  Lunedì 11 Giugno per i Comuni della provincia di Ferrara danneggiati dal terremoto sono operativi i provvedimenti straordinari adottati dal servizio sanitario della regione a sostegno delle persone e delle zone colpite dal terremoto.

ESENZIONE DAL PAGAMENTO DEL TICKET

Sono esenti dal pagamento del ticket per le visite, gli esami specialistici e i farmaci

(Fascia A):

1. le persone residenti nei Comuni colpiti dal terremoto: Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda;

2. I residenti nei comuni capoluogo (Ferrara)  che abbiano fatto richiesta di dichiarazione di inagibilità della casa di abitazione, dello studio professionale o dell’azienda.

3. i lavoratori (e i loro familiari a carico) che hanno perso il lavoro in quanto impiegati in imprese che hanno subito danni dal terremoto e inseriti negli elenchi delle domande di sostegno al reddito.

Per il riconoscimento dell’esenzione è necessaria l’esibizione di uno dei seguenti documenti:

1. ricetta SSN con indicato il codice T12 (codice di esenzione specifico),

2. documento di identità attestante la residenza in uno dei comuni colpiti,

3. copia della domanda di ammortizzatore sociale che riporti la sede di lavoro,

4. richiesta di dichiarazione di inagibilità della casa di abitazione, dello studio professionale e o dell’azienda presentata agli uffici preposti.

In assenza di uno dei precedenti documenti è previsto l’utilizzo di un modulo di  autocertificazione disponibile sul sito dell’azienda USL di Ferrara e presso i punti CUP e presso le strutture che erogano prestazioni sanitarie specialistiche.

L’esenzione è valida per tutte le prestazioni erogate dal 11.06.2012 al 30.09.2012, indipendentemente dalla data di prescrizione e prenotazione.

MEDICO DI FAMIGLIA/PEDIATRA/CONTINUITA’ ASSISTENZIALE NELLE LOCALITA’ DI PROVVISORIA DIMORA
L
e persone residenti nei Comuni colpiti dal terremoto ( Bondeno, Cento, Mirabello, Poggio Renatico, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda),  che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, potranno ricevere l’assistenza del medico di famiglia/pediatra/continuità assistenziale (guardia medica) nelle località di provvisoria dimora senza alcuna spesa.
Nella zona dove sono sfollate potranno scegliere temporaneamente un medico di medicina generale o un pediatra di libera scelta.
Per ottenere questa assistenza è sufficiente mostrare un documento di identità che certifichi il Comune di residenza.
Per maggiori informazioni sull’assistenza ai cittadini dei comuni terremotati è attivo il Numero Verde Regionale  800 033 033.

Ospedale di Bondeno

Sempre per quanto riguarda il territorio di Bondeno, si informa che la direzione distrettuale dell’Asl ha deliberato la riattivazione di alcune attività del Borselli precedentemente sospese a causa dei danni sismici. Da lunedì 4 giugno riprendono i seguenti servizi: distribuzione ausili (lunedì dalle 14 alle 17.30); distribuzione presidi uro-enterostomie (martedì dalle 9 alle 12.30); distribuzione presidi per incontinenza (mercoledì dalle 9 alle 12); distribuzione farmaci (mercoledì dalle 15.30 alle 17); assistenza domiciliare (secondo le consuete modalità).

Da lunedì riprendono le attività dei medici di famiglia con conseguente chiusura del servizio di guardia medica diurna.